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MARTINI, LO ABBIAMO AMATO E CI HA TANTO AMATO

 

La morte del cardinale Carlo Maria Martini ci lascia tutti orfani di un padre, che la nostra comunità cristiana cernuschese ha particolarmente amato sin dall’inizio del suo episcopato. Un amore contraccambiato, come testimoniano le ben quattordici visite alla nostra città.

Questo è innanzitutto il momento della preghiera e della riflessione, e poi dei ricordi.

Tante saranno le testimonianze che sentiremo in questi giorni. Noi, come molti altri, conserviamo nel nostro cuore tanti motivi di particolare affetto e gratitudine verso il cardinal Martini. Accenniamo qui solo a due eventi, all’inizio e alla fine del suo cammino in mezzo a noi, che ci sembra diano bene il senso del suo esser stato un grande Pastore della Chiesa milanese.

 

Alla Festa dell’Oratorio del 1980 - Ecco cosa scrivevamo nel novembre 1980 su Voce Amica, dopo la seconda visita di Martini a Cernusco, in occasione dell’apertura del nuovo anno oratoriano (4 ottobre 1980).

In quell’incontro con l’arcivescovo Martini ci colpì «il suo stato d'animo, il suo muoversi in mezzo a noi, il suo ascoltare, l'informarsi, il suo sorridere a tutti e stringere le mani a tantissimi. Del suo stato d'animo ne ha parlato direttamente lui all'inizio del messaggio che ci ha rivolto: “Ho visto cose incredibili, avete superato la mia aspettativa e mi avete mostrato un mondo di cose che ci vorrà tempo a raccontare e a far conoscere”.

Quello che ha sorpreso tutti noi, nell'arcivescovo, è sta­ta la sua semplicità e disponibilità.

Semplicità nel modo di fare e di dire: chi ha avuto la fortuna di vederlo scendere dall'auto, davanti alla casa parrocchiale, ed essere subito circondato dai bambini con le loro bandierine multicolori che lo stringevano in una morsa suggestiva ha apprezzato come lui, senza scomporsi minimamente o mostrarsi infastidito per quell'assalto, si è subito chinato e ne ha accarezzato alcuni. Ed ancora nei momenti di maggiore ressa ha sempre conservato un caldo sorriso che rivolgeva a tutti indstintamente, anche a quelli che più da vicino lo pigia­vano. ha salutato e si è soffermato con i sofferenti confortandoli amorevolmente.

A noi giovani, che lo abbiamo seguito nella visita del nostro oratorio, ha sorpreso il suo grande desiderio di conoscere, capire tutto quanto gli stavamo mostrando. Si è sempre mostrato attento ed interessato.

Prima di lasciare l'oratorio si è fermato a pregare nel­la cappellina della Sacer. E' stato questo un gesto di grande significato spirituale che ci ha particolarmente commossi e ci ha anche dato un'immensa lezione di fede e d'amore: ricondurre tutto al Padre perchè è solo da lui che ci viene la forza di amare e servire i nostri fratelli

 

Agosto 2002, il nostro saluto ed il nostro grazie all’arcivescovo Martini – Al termine del suo mandato, alla guida della nostra diocesi, il cardinal Martini venne per l’ultima volta in visita alle nostre comunità e alla città. Così commentammo quel sorprendete incontro su Voce Amica di settembre 2002.

«Ci sono dei momenti che sono destinati a rimanere nella storia di una comunità, perché soprattutto il loro ricordo rimane vivo ed è capace di suscitare sempre forti emozioni nel cuore delle persone che quei momenti li hanno vissuti. E certamente, uno di questi, è stato l’incontro dello scorso tre agosto (eravamo nel 2002) del nostro Cardinale, Carlo Maria Martini, con la comunità cernuschese. Un appuntamento che poteva rischiare di rimanere un fatto tra pochi intimi, dato che si era all’inizio dell’esodo per le vacanze estive, e che invece si è tramutato in un caloroso abbraccio di popolo al nostro Arcivescovo.

Le prime avvisaglie di quello che sarebbe accaduto il sabato sera le avevamo raccolte nei giorni precedenti, quando amici e conoscenti ci dicevano di aver rinviato di un giorno la partenza per le sospirate ferie pur di essere presenti alla celebrazione. Alla richiesta di spiegarci i motivi di questa scelta le risposte erano semplici: “un gesto di affetto e di riconoscenza verso chi ci ha educato”, “il desiderio di sentire finalmente una Parola vera”, “dire al nostro Vescovo, siamo sempre con te”, “salutare per l’ultima volta un uomo che ha fatto la storia della nostra Chiesa Ambrosiana per oltre vent’anni”.  Sono le stesse risposte che abbiamo raccolto sul piazzale della prepositurale, che si è andato animando sin dalle cinque del pomeriggio. Una signora avanti negli anni ci dice: “Sono qui per dire al nostro Cardinale che gli sono vicina in questo momento del distacco, adesso che inizia a sentire il peso degli anni e di qualche sofferenza fisica.” Un altro signore di mezza età aggiunge: “l’Arcivescovo ha consacrato la nostra chiesa parrocchiale, ci ha aiutato a sentirci comunità, siamo qui a ringraziarlo per tutto questo.”  

E sabato sera, è stato una bella serata perché  non è stato solo l’incontro dei cernuschesi di Santa Maria Assunta ma di tutte e tre le parrocchie cittadine, rappresentate dai rispettivi parroci e soprattutto da tanta gente che abbiamo visto partecipare alla celebrazione eucaristica. E questo è stato senza dubbio un bel segno!»

Sul sagrato fu posta anche una mostra, in venti pannelli, rievocativa delle quattordici visite (il Cardinale dirà poi, nel suo inconfondibile stile, “due volte sette”) del nostro Pastore alla nostra città.

C&A

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