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HOME > Sguardi, Oltre il Naviglio > 27 Aprile 2015

CARITAS: 15.000 STRUTTURE CARITATIVE CON 1.148 INIZIATIVE

Oggi in Italia oltre quattro milioni di persone (di cui il 70 per cento cittadini italiani) sono sotto la soglia della povertà alimentare e il loro numero è in aumento. Le iniziative della Caritas.

 

Le persone in situazioni di povertà sono sostenute nei loro bisogni primari da quasi 15mila strutture caritative territoriali che attraverso i pacchi alimentari, le mense o altre forme di intervento più innovative offrono aiuto a chi ne ha bisogno. Sono alcuni dei dati più significativi fomiti da monsignor Domenico Pompili, sottosegretario della Cei e direttore dell’Ufficio nazionale comunicazioni sociali, intervenuto lo scorso 14 aprile alla presentazione del padiglione della Santa Sede a Expo 2015.

 

Gli interventi ecclesiali e in particolare delle Caritas, sono da un lato di tipo culturale (per sensibilizzare le comunità sul corretto uso dei beni alimentari) e, dall’altro, orientati ad attivare processi e percorsi tradizionali e innovativi per il reperimento delle scorte alimentari da destinare ai poveri. In tema di sensibilizzazione, ad esempio, c’è l’esperienza della Caritas di Savona, che propone corsi di cucina e gestione della spesa, o della Caritas di Caltagirone che organizza giornate di raccolta di generi alimentari davanti ai supermercati, o altre esperienze in varie diocesi relative all’avvio di "orti solidali".

 

Alcune iniziative in corso - Per quel che riguarda il secondo ambito, ha aggiunto il sottosegretario della Cei, «la Caritas di Vercelli si impegna a recuperare i pasti in avanzo dalle strutture Asl per distribuirli agli ospiti dei dormitori. Ad Avezzano, attraverso il progetto "Lo spreco utile", i prodotti prossimi alla scadenza della catena Coop vengono devoluti alle famiglie più svantaggiate o utilizzati nella mensa socio-assistenziale locale. Nella diocesi di Rieti si realizza una raccolta di prodotti avanzati da pizzerie e panifici del centro cittadino, con successiva distribuzione agli indigenti. Ad Arezzo vengono organizzate raccolte di prodotti alimentari in scadenza presso alcune catene di supermercati per poi utilizzarli all'interno dei servizi caritativi. A Catanzaro la Caritas diocesana paga l’affitto per il capannone utilizzato dal Banco Alimentare per conservare e distribuire il cibo raccolto».

 

Tuttavia i biso­gni aumentano, ha concluso Pompili. Non solo tra quanti non hanno un reddito, ma tra coloro per i quali lo stipendio non basta più. Dal 2010 ad oggi le iniziative anticrisi delle diocesi sono pressoché raddoppiate. Oggi sono 1.148. «Nei nostro Paese non c’è emergenza alimentare, ma la crisi economica sta avendo conseguenze significative».

 

 

Cernusco sul Naviglio, 27 aprile 2015

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