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HOME > Sguardi, Oltre il Naviglio > 23 Febbraio 2015

“CONDOMINIO SOLIDALE” PER AIUTARSI A VICENDA

 

Il progetto è impegnativo e ambizioso e sta prendendo forma a Cerro Maggiore (Milano) e vedrà coinvolte cinque famiglie. Ci saranno anche alcuni bilocali per persone in stato di bisogno.

 

 

Ci sono famiglie che scelgono di vivere insieme, per stare meglio, aiutarsi a vicenda nelle fatiche quotidiane e magari dare una mano a chi non ce la fa, aprendo la porta di casa a persone meno fortunate. Il progetto sta prendendo forma a Cerro Maggiore (Milano): una famiglia, papà mamma e tre bambini piccoli, qualche mese fa è andata ad abitare nell’ex convento dei francescani.

 

Il “condominio solidale” fa riferimento a progetti già realizzati dall’associazione “Comunità e famiglia”. Esistono già una ventina di comunità consolidate in tutt’Italia, la più vecchia e ispiratrice di questa idea è quel­la di Villapizzone a Milano, sorta alla fine degli an­ni Settanta attorno ad alcune coppie di sposi e a un gruppo di gesuiti. Altri soci dell’associazione sperimentano questa forma di vicinato solidale, per esempio, a Limbiate, Laveno Mombello, Bruzzano e diversi altri luoghi della Lombardia.

 

Tre i desideri alla base di questa scelta, che a Cerro Maggiore sta inizian­do ad abbozzare i suoi contorni: realizzare il con­dominio solidale, dove ciascuna famiglia ha i suoi spazi, accanto ad altri ambienti condivisi con tutti. Le famiglie che vivranno insieme, se­condo lo statuto associativo, metteranno in co­mune i propri stipendi e poi ciascuno mensil­mente attingerà quanto serve per vivere. «Stia­mo completando i lavori di ristrutturazione per creare cinque appartamenti per le famiglie del­la futura comunità. Accanto a questi, come se­condo passo, intendiamo creare due bilocali do­ve accogliere persone in stato di bisogno, o fa­miglie in difficoltà, aprendo concretamente le porte di casa». Infine, c’è il desiderio di “restituire” alla comunità locale un po’ dei doni ricevuti dai cappuccini. (fonte: Avvenire, 12 febbraio 2015)

 

Cernusco sul Naviglio, 23 febbraio 2015

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