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HOME > Sguardi, Oltre il Naviglio > 23 Giugno 2014

APERTURA SALE SLOT: CRITERI PIÙ RESTRITTIVI

 

Nuovi criteri per la concessione delle autorizzazioni per l’apertura di sale slot, grazie alla collaborazione avviata questura, prefettura, Regione e Comune di Milano.

 

Questura, prefettura, Regione Lombardia e Comune di Milano intensificheranno la loro collaborazione per mettere un freno al dilagare delle sale gioco: una lotta senza quartiere contro il diffondersi delle ludopatie,  in particolare nel capoluogo, usando ciascuno le armi a propria disposizione. Le autorità di pubblica sicurezza faranno leva sulle limitazioni già previste dalla legge statale, ma considerando fondamentale il rispetto delle nuove leggi regionali e dei regolamenti comunali. Da alcuni giorni le autorizzazioni rilasciate dalla questura a chi richiede il permesso di aprire una nuova sala slot contengono un’ulteriore prescrizione: la licenza viene concessa quando il titolare possieda non solo i requisiti già previsti dalla legge, ma siano rispettati anche gli ulteriori requi­siti imposti dalla Regione e dal Comune. E la legge regionale n. 8 del 2013, pen­sata per prevenire il gioco d’azzardo pa­tologico, prevede fra l’altro il divieto di collocare le macchinette mangiasoldi entro il limite di cinquecento metri da istituti scolastici, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture sanitarie o sociosani­tarie, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori.

Inoltre, il regolamento del Comune  di Milano obbliga queste categorie di locali al rispetto di orari di apertura disposti dal sindaco e di particolari norme in materia di edilizia e di urbanistica e anche questi verranno inseriti nelle prescrizioni che quanti vogliono aprire i locali di slot dovranno osservare.

Questi nuovi criteri per la concessione delle autorizzazioni è il frutto del lavoro svolto dal tavolo tecnico ludopatia voluto dal prefetto di Milano e a cui hanno preso parte Regione, Anci Lombardia e Comune di Milano. Le misure messe in atto dalla questura milanese, che sta svolgendo il ruolo di capofila in Lombardia, hanno ricevuto un primo positivo via libera da parte dell’Avvocatura generale dello Stato che ha apprezzato la collaborazione fra le varie istituzioni. Presto pertanto queste misu­re potrebbero essere adottate da tutte le altre questure lombarde. Si tratta, senz’altro, di un segnale importante, perché inco­raggia altri comuni a seguire l’esempio di Milano.

 

Anche quanto si è verificato recentemente nella nostra città, con la chiusura, disposta dalla questura di Milano, della sala scommesse di viale Assunta, rientra probabilmente in questa nuova collaborazione avviata tra i diversi enti ed autorità scesi in campo per contrastare il dilagare del fenomeno delle ludopatie. 

 

 

Cernusco sul Naviglio, 23 giugno 2014

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