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HOME > Sguardi, Oltre il Naviglio > 28 Aprile 2014

TRENTAMILA MINORI A RISCHIO SFRUTTAMENTO

Save the Children ha fatto la fotografia della realtà dello sfruttamento del lavoro minorile in Italia. Questa organizzazione segue, da anni, il fenomeno. «La nostra indagine si è concentrata sulla fascia trai 14 e i 15 anni e ci risulta che sono circa 30.000 i ragazzi che lavorano in attività a rischio sfruttamento»

 

Si parla di sfruttamento del lavoro minorile quando è svolto di sera o di notte, in condizioni pe­ricolose, oppure ha orari troppo lunghi che vanno a incidere sull' attività scolastica o sulla vita sociale dei ragazzi.

«L'indagine sul campo ha dimostrato che non si tratta soltanto di minori che fanno parte di famiglie che vivono in condizioni di povertà o difficoltà econo­mica e culturale – ha sottolineato la ricercatrice di Save the Children - Abbiamo, infatti, riscontrato che anche in fasce sociali più alte, che in questo periodo di crisi stanno soffrendo molto le vicissitudini economiche del nostro Paese, i figli possono trovarsi in condizioni lavorative molto pericolose o a rischio sfruttamento». Questo avviene in modo trasversale in tutta Italia. Molto spesso si tratta di famiglie medie con figli minori, che vogliono ricavarsi una piccola "indipendenza" economica.  

Lo sfruttamento dei minori sovente si accompagna a difficoltà educative delle famiglie di origine. Infatti, ha spiegato Save the Children, «i genitori hanno difficoltà a gestire i propri figli e le relazioni all'interno della casa, ma soprattutto hanno difficoltà a spiegare ai propri figli tutti quei messaggi che arrivano da fuori delle mura domestich. È un discorso che vale anche per gli insegnanti. «Vivono in condizioni difficili e, ogni qual volta si trovano di fronte a situazioni complesse, alla fine lasciano stare».

 

Cernusco sul Naviglio, 28 aprile 2014

 

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