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HOME > Sguardi, Oltre il Naviglio > 3 Marzo 2014

MILANO: ALLARME CANNABIS, TABACCO E ALCOOL

Un rialzo del consumo di sostanze stupefacenti (cannabis in testa) dopo il calo registrato nel 2010. La cocaina che perde il suo "status" di droga di tendenza (almeno tra i giovanissimi). E una preoccupante inclinazione da parte dei giovanissimi al poliabuso (alcolici, tabacco e cannabis).

 

Sono circa tredicimila i ragazzi di età compresa tra i 15 e i 24 anni che con­sumano contemporaneamente alcolici fino a stordirsi (il cosiddetto binge drinking), tabacco e cannabis. Tutto in una notte, fino a "sballare". Questi gli elementi emersi dal rapporto sui consumi cittadini di sostanze stupefacenti presentato lo scorso 25 febbraio dall’Asl. A preoccupare Riccardo Gatti, direttore del Dpartimento dipendenze dell'Asl di Milano, è soprattutto il poliabuso. Il 16% dei ragazzi con meno di 24 anni intervistati per la ricerca ha ammesso di aver assunto contemporaneamente alcol, tabacco e cannabis almeno una volta nell'ultimo mese. «Oggi non si vede questa situazione come un' e­mergenza – ha sottolineato Gatti -. Ma è probabile che molti di questi gio­vanissimi avranno una vita più breve e dovranno affrontare patologie molto gravi nel corso degli anni». Sono passati solo tre anni dall'ultimo rapporto dell'Asl di Milano, realizzato nel 2010. Eppure il quadro è mutato in maniera significativa. Il numero di quanti fanno uso di stupefacenti a Milano è aumentato, seppur di poco. Tra gli adolescenti (15-24 anni) si è passati dai circa ventunmi­la consumatori de1 2010 (il 28% del totale) agli oltre ventisettemila del 2013 (il 35,8%). Mentre tra i giovani adulti (25-34 anni) si passa dai 17.500 del 2010 agli oltre 26.000 de1 20l3. Solo tra gli over 25 si registra un calo: dai 50.000 consumatori (11,5%) del 2010 ai 38.000 del 20l3 (8,7%). Ci­fre che portano Milano ben al di sopra della media nazionale. Nel capoluogo lombardo il 35% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni (poco meno di 27.000 ragazzi) ha fumato cannabis almeno una volta negli ultimi 12 mesi, contro una media nazionale del 12,1%. Lo stesso vale per la fascia d'età suc­cessiva (25-34 anni): ha fumato almeno una volta il 26,8% dei milanesi contro il 6,1 % del­la media nazionale. «Segno – ha spiegato Gatti - di una normalizzazione dell'uso della cannabis: chi ha iniziato a fumarla da giovane continua l'uso con l'avanzare dell' età». Quel che sembra certo è che il tempo dell' ascesa della cocaina in città è finito. Non si tratta di un'inversione di tendenza, quanto piuttosto di una stabilizzazione dell'utilizzo di cocaina che risulta più frequente nella fascia d'età 25-34 anni: più di 5.000 persone (il 5,9%) afferma di averne fatto uso almeno una volta negli ultimi 12 mesi. Mentre tra gli under 25 si registra un calo significativo: dal 5,2% del 2010 all'l,4% del 20l3. E non sono solo le sostanze illegali a destare preoccupazione. Il report evidenzia che circa 60.000 milanesi hanno dichiarato di essersi ubriacate almeno una volta negli ultimi 30 giorni, mentre altre 1.000 / 1.500 hanno dichiarato di ubriacarsi quotidianamente. Ci sono poi oltre 15.000 persone che fumano più di dieci sigarette al giorno (circa il 25% degli intervistati) e 4.000 / 6.000 persone che hanno problemi con il gioco d’azzardo. (fonte: Avvenire)

 

Non abbiamo dati che ci possano dire se la situazione di Cernusco è diversa oppure no da quella di Milano. È bene – comunque, in particolare per chi ha responsabilità educative - porre la massima attenzione verso le nuove preoccupanti tendenze che si stanno manifestando, soprattutto da parte dei giovanissimi.

 

 

Cernusco sul Naviglio, 3 marzo 2014

 

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