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HOME > Sguardi, Oltre il Naviglio > 24 Febbraio 2014

«UNA RETE DI PROTEZIONE PER LE FAMIGLIE»

Recenti fatti di cronaca che si sono verificati in Brianza invitano ad una approfondita riflessione. Per il vicario episcopale di Monza è urgente recuperare “il significato della famiglia e la bellezza della vita familiare”; mentre per il sociologo Aldo Bonomi è necessario“ritornare a dialogare per potersi riconoscere, anche nella sofferenza”.

 

Il vicario episcopale della Zona pastorale di Monza, monsignor Patrizio Garascia, invita prima di tutto a esprimere la vicinanza alle famiglie e alle comunità cristiane coinvolte con la preghiera. Poi aggiunge che «C’è un grande lavoro da fare per riscoprire il significato della famiglia e la bellezza della vita familiare. Vanno riscoperti i rapporti, gli affetti e tutto quello che compone la vita familiare. Credo che all’interno delle famiglie sia importante parlarsi di più, dialogare, perché quello che vedo, accostando le famiglie in occasione degli incontri per la cresima o nei consigli pastorali, è l’incapacità di raccontarsi la vita. Per le famiglie cristiane vuol dire, inoltre, preghiera, lettura insieme della parola di Dio e quindi formazione a un cammino cristiano nelle comunità. L’emergenza educativa è emergenza a ricomprendere il senso della famiglia, aprendosi alla comunità e al mondo. Proponendo anche all’interno delle famiglie alcune esperienze di solidarietà, di attenzione, di apertura al vicinato. Infine - conclude - occorre riprendere le alleanze educative tra la famiglia, la parrocchia e la scuola».

Per il sociologo Aldo Bonomi, nel contesto di “crisi di senso” che stiamo vivendo, “non si è più capaci di trasformare i processi di cambiamento in valori condivisi” e così si genera rancore, “si è sopraffatti dalla paura e dall’incertezza”. Ma - aggiunge il sociologo – “esiste ancora, anche in Brianza, una comunità di cura, fatta di volontariato, associazioni e parrocchie. E resiste ancora anche la comunità operosa”. Perché le cose cambino è necessario che “la comunità operosa e la comunità di cura” prendano “per mano la comunità rancorosa”.

 

Per approfondire: Chiesadimilano

 

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