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BILANCIO PARTECIPATO e BILANCIO TAROCCATO. 


Nell’Assemblea pubblica del 24 maggio scorso aperta a tutti sul futuro Bilancio Comunale 2012, tra le tante idee dei presenti ho rilevato la necessità di migliorare la “partecipazione”. A fianco del filone “rivendicativo” per cose più o meno interessanti, si dovrebbe allargarla agli aspetti “propositivi-costruttivi” su questioni che, se meglio gestite, indurrebbero a “risparmi ed economie” altrettanto se non più importanti, magari attraverso la “spending re-view” la radiografia della spesa pubblica locale, voce per voce. Nella “lastra” rientrerebbero i mancati introiti per omissioni su incassi comunali certi, l’inazione per multe a contestazione dell’irregolare pubblicità stradale e l’indifesa civilistica per malfatte opere pubbliche con pesanti vizi costruttivi. Infrastrutture da rifare con ingenti fresche finanze pubbliche avendo “calato le braghe” senza contestare le responsabilità d’Imprese, Direzione Lavori, Collaudatori come in piazza Risorgimento, rotonde, rotondette. Facendo finta di nulla per il fatto che si parla di rifare la fontana di piazza Matteotti per la terza volta, non si può non menzionare lo stra-riparato lastricato del centro, pozzo di risorse senza fine, ormai ridotto ad un colabrodo marcio senza pensare al cambio del layout (osservazione al PGT scartata). Personalmente ribalterei i capitoli di spesa per dare prevalenza alle “manutenzioni & manutenzioni” anziché opere nuove, visto il degrado costante inarrestabile degli spazi pubblici. Forse però saremmo di fronte a “partecipazioni” troppo invadenti …

Il mio “j’accuse” è sul fatto omissivo del mancato invio degli avvisi di pagamento di “affitti” stimati in € 1.679.300 del Bilancio di previsione 2011, sotto la voce “concessioni e affitti”. Il tutto è ben evidenziato nel fascicoletto distribuito in tutte le famiglie cernuschesi. Non conoscendo l’entità delle “concessioni” rispetto agli “affitti” non ho certezze sull’entità del “buco” delle prossime entrate: trattasi comunque di cifra notevole rispetto al totale. Per intenderci se l’appostazione totale fosse tutta dovuta ai 225 alloggi comunali, risulterebbe una media di circa 7.500 euro di canone sociale per famiglia/anno: decisamente eccessivo. Digiuno come sono di contabilità e bilanci mi sono però trovato “sul piatto” il conforto alla mia idea di Bilancio “partecipato”. Diversamente dagli Amministratori presenti ho provato non poco imbarazzo (per loro…) nel far presente che la questione è grossa, sfuggita di mano, ufficialmente sottaciuta. Totale conferma delle mie precedenti intuizioni e “denunce” apparse, in passato, anche su Cernusco Insieme: l’indecente gestione delle case pubbliche sotto diversi aspetti pluridisciplinari (affitti, condomini, spese e mancati rinnovi). Critiche per le quali ho subito contraccolpi con non limpidi “avvertimenti trasversali” di stare alla larga da certi argomenti. Temi che ho ripreso con apposita osservazione al PGT (ovviamente scartata) per la redditività gestionale e pieno utilizzo degli immobili comunali, box compresi. Bombe ad orologeria che ogni tanto “scoppiano in mano” a qualche Pubblica Amministrazione. Da noi contesto la residualità con cui è trattato l’argomento e la mancanza di rispetto a coloro che, in passato, hanno lavorato per realizzare questo patrimonio “bene comune” di forte valore politico e sociale rimasto quantitativamente immutato da anni. Se le case fossero di nostra proprietà, come ci saremmo comportati? Eppure anche le case pubbliche sono “nostre”come quelle del Pio Albergo Trivulzio. Se a Cernusco, perla della Martesana, la situazione è questa, chissà in altre parti d’Italia! Sarà un caso che i mancati introiti sugli affitti milanesi sono ora sotto la lente di Pisapia?

Mancate entrate dunque per ingiustificati ritardi nel chiederli – e già questo è grave – forieri di “buchi” irrecuperabili. Per un Comune “virtuoso” come il nostro che si dibatte nel “patto di stabilità” a denti stretti per mantenere i servizi, quello di non aver bollettato gli “affitti” dei 225 alloggi Comunali a partire dall’ultima rata del 2009 a tutto il maggio 2011 (senza contare gli anni precedenti passati inosservati e finiti nel dimenticatoio) è davvero un bel “tupic”! Con tutti i “se” precedenti si tratterebbe di 2.500.000 euro (rateo 2009, tutto il 2010 e l’insorgente 2011). Nell’Assemblea ho condito il mio stupore alle responsabilità Politiche e Dirigenziali. Tutto dev’essere apparso siderale oltre il tempo e, ancora una volta, provocatorio. Dietro di me c’era chi sospirava non dandomi torto. Risponde il Sindaco: “Mi risulta che saranno diluiti fino al 2012”. Lo sapeva nonché esplicita ammissione dell’incredibile “flop” e del Bilancio “drogato”. Pura coincidenza con le prossime elezioni? Non sono un politico, quindi non penso male. Possibile che la colpa sarebbe tutta dell’andata a ramengo della prima Gara Pubblica d’incarico esterno per la gestione degli affitti? Quando si sono riscontrate difficoltà perché non si è tamponato riprendendo subito le redini fino al passaggio consegne? Che ci vuole a stampare bollette (provvisorie) su qualsiasi tabulato di excel in base ai precedenti? Ancora il Sindaco: “Un mese fa è stata mandata una circolare”. Che centra col problema caro Eugenio? Chi ti racconta “balle”? Come si fa a giustificare posizioni indifendibili? Ho verificato se “la pillola del giorno dopo” … pardon la circolare è stata inviata: pare proprio di no! L’Assessore: “Abbiamo fatto meglio rispetto a chi c’era prima … uno sfratto … ecc ecc.”. Grazie tante Assessore e scusi l’impertinenza. Che cavolo di risposta è? Io parlavo di bollette mai uscite da un anno e mezzo. Di “buchi” nel Bilancio. D’incasinare Inquilini assolutamente incolpevoli. Di recuperi impossibili. Di catastrofe amministrativa. Mica barzellette …

Come sono stati stimati gli affitti 2011 senza avere incassato nulla nel 2010? Com’e stato consolidato il Bilancio 2010 senza una rata degli affitti 2009? Quant’è questo rateo complessivo? Verrebbe da pensare che è stata una “furbata” per non contabilizzare disponibilità maggiori di quelle ufficiali… O forse nei decreti “milleproroghe-onnibus” sono previsti i Bilanci di “s-competenza”? Quali alchimie contabili si utilizzeranno per mantenere la “virtuosa verginità” del nostro Comune? La Gente, come potrà capire questo gravissimo fatto omissivo? Ancorché dilazionate come faranno, i più, a pagare doppie rate? La vecchietta col cagnolino, l’ultima che mi ha dato la “soffiata” per le mai ricevute bollette, non ci riuscirà mai! Prima paghi il canone e non spenda soldi in crocchette! Così ha sentenziato un Genio fustigatore-moralista presente quella sera …

Qual è stata in passato e quale sarà in futuro la differenza fra il “monte” generale degli affitti e l’effettivo incasso amplificato dall’inettitudine? Quali sono le quote per la sacrosanta assistenza sociale? Quale sarà l’entità della sanatoria per le variazioni anagrafiche irrecuperabili? Come sono stati pagate – se pagate - le imposte annuali fiscali senza conoscere il canone? Chi pagherà le sanzioni che presumibilmente arriveranno? Quali e quanti sono stati gl’interventi ingiuntivi per il recupero delle somme non pagate dai furbetti del quartierino? Perché non sono state bollettate tre rate di anticipo (anno 2010) in attesa del conguaglio sulla quarta rata? Quanti “interessi” ha perso il Comune? Saranno ancora esigibili i crediti-debiti passato il biennio? Anche il più scassato degli Amministratori sa benissimo che se non richiede le rate da subito o non paga le imposte fiscali perderà il lavoro e pagherà i danni al proprietario. Magari con quei “dindini” si sarebbe potuto investire nel “recupero” degli immobili ancor prima delle rinnovabili (Convegno 5 marzo 2011 – Azioni per una città sostenibile Assemblea pubblica).

La Giunta che fa? Che rappresentano i venti Consiglieri Comunali, alcuni presenti? Che dire dei partiti e raggruppamenti di maggioranza e opposizione: non sanno nulla? Possibile che nessuno parli con uno delle centinaia d’Inqulini delle case comunali? E’ così distante il solco fra la politica e la Gente? Si provi a chiedere ed ascoltare i loro commenti su cosa pensano di questa vicenda: Gabibbo Tapiro o la Gabanelli? La Corte dei Conti: che roba è? Revisori di Bilancio: che controllano? Se le giustificazioni ufficiali sono quelle del Sindaco e Assessore di quella sera stiamo freschi. Fino a che punto la “politica” accondiscende l’evidente flop del menagement comunale?

Com’è la situazione degli alloggi (non pubblici) che, oggetto di convenzione urbanistica, dovrebbero applicare canoni sociali? Quanti sono? Come e dove si trovano? Chi controlla abusi e imposizioni di cui si sente parlare?

Che dire delle Rappresentanze sindacali Inquilini? Ci sono ancora? E i patronati, Acli compresa, dove si sono cacciati? Nessuno pensa di proteggere e assistere gl’Inquilini in modo disinteressato? Dove sarebbe la sede della Ditta che si è vista assegnata l’incarico degli affitti? Nel contratto è prevista l’apertura di Ufficio a Cernusco? Dove si recheranno gli Affittuari comunali per chiedere spiegazioni? O saranno surrettiziamente suppliti in Comune? Mi par già di sentire: “Si rivolga a pinco palla”. Giordano Colombo e Angelo Spinelli guardate giù …

Nel loro “fondo” del 30 maggio scorso (Nota della settimana) dal titolo <<Fanno realmente politica tutti coloro che operano per il bene comune>> Carlo & Ambrogio commentano, tra l’altro, i recenti rinnovi dei Consigli di Amministrazioni di alcune Cooperative locali. Vale la pena rileggere l’ultimo capoverso: “Diversamente, si assisterà sempre di più al desolante spettacolo delle “cordate elettorali”, in occasione delle elezioni per il rinnovo delle cariche sociali, alla conquista dei posti di comando e non alla presentazione di candidature per assumere impegni al servizio dei soci e della comunità locale. Nel primo caso, come già accaduto, le competenze professionali dei candidati diventeranno sempre più un elemento secondario. Veramente sorprendente! Siamo pronti a criticare questi comportamenti quando accadono ai più alti livelli istituzionali, mentre poi ce ne stiamo tranquillamente in silenzio quando riguardano persone che conosciamo”. L’unica osservazione (negativa) che faccio all’autorevole binomio è di aver scritto “veramente sorprendente” invece di “mercato delle vacche”.

Ipotizzando che si prospetti lo stesso terribile meccanismo delle “cordate elettorali” cooperativistiche anche per le elezioni Amministrative del prossimo anno, spero di avere torto marcio affermando che a Cernusco i conti economici e sociali non quadrano. Complice l’antipolitica, il disinteresse e il tarocco.

Prossima puntata? La Gestione condominiale degli alloggi comunali e i “ripiani” che ci ri-mette il Comune, cioè noi senza recuperarli mai. Dove sono appostati nel Bilancio? Una puntata solo se ci sarà un risveglio delle responsabilità e collettiva voglia di chiarezza. Bisogna dare un taglio netto alla nostra “affittopoli-ripianopoli”.

Non me ne voglia l’entusiasta Assessore Zacchetti se continuo a pensare che, in aggiunta a quanto di ammirevole e bello nel suo campo già lui propone, ci sono cose più importanti degli Hot-spot / Fbook / CipCip(Twitter) / ecc. ecc.

Sergio Pozzi

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Precedenti pubblicati su CernuscoInsieme: “Chi ha paura di Virginia Woolf” del 15 febbraio 2006 / “Case comunali: una nebulosa con tanti buchi neri” dell’8 gennaio 2008 / “Case comunali: Dura lex, sed lex” del 7 marzo 2008 / “Ultimi tabù” del 16 giugno 2008. Qui mi ero fermato per quanto già riferito…

 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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