CernuscoInsieme

Condividi il contenuto di questa pagina con i tuoi amici:

Torna alla pagina precedente

comunità pastorale

voce amica agorà oasi cVillage

piazzetta

dalla città

CernuscoInsieme.it - Il Portale della tua Città

Stai navigando in
HOME > La Città > Piazzetta di CernuscoInsieme > Comunicato
GIULIO MANI DI FORBICE
TREMONTI, BOSSI E BERLUSCONI TAGLIANO… E NOI RICUCIAMO! 


Alla faccia delle promesse fatte in campagna elettorale (“non lasceremo indietro nessuno” aveva detto Berlusconi!), i tagli di Tremonti agli enti locali riguarderanno esclusivamente i soliti noti, peraltro già colpiti dalla crisi: famiglie di lavoratori e lavoratrici in mobilità e cassa integrazione, giovani precari e disoccupati, disabili e, in generale, tutte le categorie più deboli della popolazione.

A Cernusco la sforbiciata di Tremonti & C. si tradurrà indicativamente in una riduzione della spesa corrente di circa 2,5 milioni di euro, cifra equivalente alla metà del bilancio per le politiche sociali!

Che fare? Per affrontare questa difficile situazione, l’amministrazione comunale dovrà fare scelte impegnative (cosa tagliare e cosa mantenere), seguendo due principi fondamentali: la trasparenza e l’equità. In altre parole, nessun servizio o progetto rivolto ai soggetti più deboli dovrà essere cancellato, fornendo un’adeguata informazione sulle eventuali spese non indispensabili a cui si rinuncerà in questa fase così “calda”.

 

Scelte dunque difficili, che noi sintetizzeremmo in tre punti.

1. Nessuno solo nella crisi. Su questo versante, l’Assessore alle Politiche sociali, Rita Zecchini, sta già mettendo a punto un nuovo piano anticrisi del valore di 120.000 euro che, sommato ai due precedenti bandi degli scorsi mesi, porterà l’intervento dell’amministrazione comunale in questo ambito a un totale di 240 mila euro. Contestualmente verranno attuati interventi a difesa dell’occupazione e del diritto alla casa, con progetti di inserimento lavorativo e di sostegno ai nuclei in difficoltà per
emergenze abitative.

2. Rilanciare i servizi innovativi avviati dall’amministrazione comunale, per rispondere a domande sociali fino a poco tempo fa rimaste inevase. Ci riferiamo in particolare allo Sportello Donna, allo Sportello unico d’accesso per le persone disabili e alla Presa in carico, alle attività di prevenzione per la salute psico-fisica, ai progetti di sostegno alla genitorialità e alle attività socio-culturali per promuovere la cultura dei diritti per tutti (Festa delle culture).

3. Il lavoro prima di tutto. Ciò significa salvaguardare i livelli occupazionali sia del personale dell’ente, sia delle lavoratrici e dei lavoratori che operano presso importanti servizi comunali, come ad esempio l’assistenza educativa ai disabili. Ma significa anche investire in azioni e progetti volti a favorire l’autonomia e la dignità della persona attraverso il lavoro, superando l’oneroso e spesso inefficace assistenzialismo.

Queste sono solo alcune priorità relative all’ambito delle politiche sociali, il settore che più di altri subirà l’azione combinata di crisi e tagli, per effetto di una maggiore domanda d’intervento a fronte di minori disponibilità economiche.
L’immane lavoro che si sta approntando a Cernusco, rischia però di rappresentare una goccia nel mare, in assenza di una mobilitazione politica e sociale più ampia, a partire dalle forze politiche di opposizione che oggi siedono in parlamento. Procedendo di taglio in taglio, i comuni saranno infatti destinati ad impoverirsi sempre più, fino a trasformarsi in semplici passacarte o in inutili “carrozzoni”. Perché forse proprio in questo consiste il “nuovo miracolo italiano” di Pdl e Lega: servizi pubblici svenduti ai monopoli privati, insegnanti umiliati nella propria professionalità, dipendenti pubblici additati al pubblico ludibrio, enti locali svuotati di autonomia finanziaria e quindi di potere decisionale; un attacco generalizzato a tutte le strutture pubbliche, tanto sorgenti di pluralismo e di osservazione critica quanto dannose per i profitti privati.

Per contrastare il “centralismo antidemocratico” di Bossi e Berlusconi, occorre riaffermare con forza il ruolo del governo democratico e partecipato della cosa pubblica, a partire dalla condivisione delle scelte amministrative. Non è assolutamente un caso che quest’anno, per la prima volta nella storia di Cernusco, i cittadini saranno chiamati a decidere come destinare una quota di bilancio per realizzare alcune significative opere pubbliche. Se a Roma qualcuno taglia, a Cernusco qualcuno lavora invece per ricucire la sottile e delicata tela della democrazia e della giustizia sociale, per ricostruire un po’ di speranza nel futuro e restituire un po’ di futuro alla speranza.

Luca Forlani
Segretario PRC-SE Cernusco s/N

Ermes Severgnini
Capogruppo PRC-SE Cernusco s/N

 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

Sito continuativamente attivo dal 1 gennaio '01  -  Best View:  800x600 - IE 6