CernuscoInsieme

Condividi il contenuto di questa pagina con i tuoi amici:

Torna alla pagina precedente

comunità pastorale

voce amica agorà oasi cVillage

piazzetta

dalla città

CernuscoInsieme.it - Il Portale della tua Città

Stai navigando in
HOME > La Città > Piazzetta di CernuscoInsieme > Comunicato
1940 



Siamo nati con la seconda guerra mondiale, chi è stato partorito dopo il fatidico 10 giugno è venuto alla luce assieme al sibilo delle bombe. Eravamo troppo piccoli per ricordarci tutto, ma dal racconto dei nonni e dei genitori abbiamo recepito qualche notizia. Quando suonava l’allarme che precedeva i bombardamenti si andava in mezzo ai campi o nelle cantine delle case. Forse qualcuno ricorda la distruzione della scuola del quartiere di Gorla in cui persero la vita più di duecento bambini o i bombardamenti allo smistamento di Limito, che era un nodo nevralgico delle comunicazioni ferroviarie.
Abbiamo incominciato le scuole elementari: si andava alle lezioni cinque giorni la settimana la mattina e il pomeriggio; il giovedì era giorno di vacanza. La prima pagella portava ancora l’intestazione “Regno d’Italia”.
Le prime gite erano organizzate dalla parrocchia per festeggiare la prima comunione o altra occasione di festa: il mezzo di trasporto era il camion con il rimorchio.
Molti forse ricordano la piena del Po del 1951, tanti sfollati di quelle zone si stabilirono anche dalle nostre parti.
Dopo le elementari, alcuni andarono alle Scuole Commerciali, pochi alle Scuole Medie, diversi incominciavano i primi lavori saltuari e, a quattordici anni, tutti al lavoro salvo coloro che potevano proseguire gli studi. I più volonterosi andavano a lavorare di giorno e alla sera a scuola.
Per i maschi la leva militare era fissata ai ventuno anni (perché era quella l’età che consentiva la maggiore età) e la naja durava diciotto mesi, anzi diciassette mesi e dieci giorni.
Gli anni ’60 sono stati gli anni del miracolo economico, delle migrazioni dal Sud al Nord, della conseguente crisi e dell’esplosione dell’Europa: il maggio francese per la scuola, in Italia il libro “Lettera a una professoressa” della Scuola di Barbiana ha fatto scalpore nelle scuole, la Chiesa Cattolica aveva appena tenuto il Concilio Vaticano II° e l’emancipazione del mondo del lavoro portò alcune novità quali la retribuzione della malattia al 100% dello stipendio, (antecedentemente i primi tre giorni non erano riconosciuti e il resto al 60%), le ferie di agosto sono state portate alle quattro settimane e la riforma delle pensioni ha stabilito che, dopo quarant’anni di contributi, era acquisito con l’80% dello stipendio.
E’ di quegli anni la data del matrimonio dei più tra noi e incominciavano ad arrivare i figli con le gioie e gli oneri per la nostra iniziale inesperienza, poi per la ricerca di un posto all’asilo e alle elementari dove anche a Cernusco si facevano i doppi turni a causa dell’esplosione demografica di quegli anni. Poi i figli al lavoro e altri a proseguire gli studi. Molti di noi si sono poi trasferiti in altre città, altri sono arrivati a Cernusco, altri ancora ci hanno lasciato per sempre e, questa sera, siamo qui anche a ricordarli.
Attualmente stiamo attraversando una crisi economica mai vista in questi settant’anni, forse le conseguenze negative stanno toccando anche qualche nostro familiare (figlio, figlia, nuora o genero), è una crisi di non facile soluzione e non se ne vede la fine all’orizzonte, nonostante queste difficoltà, dobbiamo sperare e fare qualcosa per costruirci un futuro migliore.

Segno dei tempi: la nostra classe, nel 1960, quando avevamo vent’anni, era composta da 113 femmine e 97 maschi e per la festa del ventesimo ci siamo trovati in oratorio, oggi, dopo cinquantant’anni, ci troviamo in una struttura comunale per dare spazio a tutti i 385 quarantine e quarantini, affinché ciascuno si senta come a casa propria.

Stasera siamo usciti di casa, anche facendo qualche piccolo sforzo, per dimostrare il nostro coraggio di affrontare il futuro a noi stessi, ai nostri parenti e ai nostri concittadini, con speranza e fiducia nel futuro nonostante le difficoltà che ci verranno incontro.

Auguri quindi, auguri in abbondanza e… in bocca al lupo!

Angelo Levati

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

Sito continuativamente attivo dal 1 gennaio '01  -  Best View:  800x600 - IE 6