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FATEMI CAPIRE: IL TEMPO PIENO NELLE SCUOLE 


 
Di seguito riporto due articoli comparsi sulla stampa di oggi:
“Al ministero dell’Istruzione sono convinti. «Il tempo pieno nella scuola primaria aumenta e si rafforza. Siamo passati infatti da 36.493 classi di tempo pieno (2009/2010) a 37.275 (2010/2011), con un incremento di 782 classi. Nell’ultimo triennio le classi interessate al tempo pieno sono passate dal 23% ad oltre il 25%. Il Direttore Generale per il Personale Scolastico ha dato indicazione agli Uffici Scolastici Regionali di mantenere almeno lo stesso numero di classi a tempo pieno autorizzate nell’anno precedente, con possibilità di ulteriori incrementi da realizzare sull’organico di fatto»”. La Stampa 08 giugno 2010

“Adernò, preside dell'istituto comprensivo Parini di Catania che ieri, dopo avere invitato la ministra a presiedere l'evento, ha sorteggiato i posti a tempo pieno. "Nel corrente anno scolastico - spiega Adernò - all'Istituto Parini sono state attivate due classi a tempo pieno, servizio molto apprezzato dai genitori dei 50 bambini frequentanti. Per il prossimo anno le richieste sono aumentate a 77. Pertanto - prosegue - sono state richieste tre prime classi a tempo pieno". Ma sugli organici della scuola elementare incombe come un macigno il taglio di 8.709 cattedre. "In prima battuta - prosegue Adernò - non sono state autorizzate prime a tempo pieno nel mio istituto e solo dopo tante richieste ne è "arrivata" soltanto una".
In provincia di Milano ne salteranno 154, tra Roma e provincia 97 e a Palermo trovare una prima a tempo pieno sarà una specie di lotteria: appena 9 classi in tutto. E coloro che non avranno il tempo pieno a settembre, non lo otterranno neppure nelle classi successive. Il calo delle prime a tempo pieno è solo la punta dell'iceberg di un servizio richiesto in massa soprattutto dai genitori che lavorano, ma che il governo lesina. Per comprenderlo basta confrontare due dati. Gli alunni della scuola materna (ora dell'Infanzia) che fruiscono del tempo lungo (Tempo normale) sono 90 su 100, ma quando si accede all'elementare la percentuale precipita al 27%. Il calcolo è abbastanza semplice e dice che circa 150 mila bambini ogni anno restano fuori dal tempo pieno. Ecco spiegate proteste e sorteggi (fonte Repubblica 08 giugno 2010)”

Al momento sospendo il giudizio però pretendo come cittadino e contribuente e quindi come finanziatore della Scuola Pubblica di vedere i dati. La cosa pubblica esige trasparenza. Se il ministro ha mentito se ne deve andare. A meno che la situazione non sia di questo tipo: che le classi a tempo pieno siano passate dal 23% al 25% (come afferma il ministro) ma di fronte ad una domanda delle famiglie superiore al 25%; questo risulta nei fatti una incapacità del Ministero di dare risposte ad una domanda crescente che quindi viene percepita dalla popolazione come un taglio (anche se strictu sensu non lo è o sembra non esserlo).
Mi piacerebbe quindi che al Ministro venga fatta la seguente domanda: la capacità di rispondere alla domanda espressa dalle famiglie è aumentata o meno da parte del suo Ministero? Quanto spende il ministero o quante classi a tempo pieno vengono attivate non mi affascina particolarmente mentre gradirei una risposta sulla EFFICACIA della AZIONE del Ministro e del suo Ministero e quindi sulla sua capacità di dare una risposta alle esigenze ed ai bisogni delle famiglie e dei bambini. Se prima il giudizio era sospeso ora la risposta a questa domanda mi è molto chiara……


Emanuele Vendramini
 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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