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 IPSIA : L’OCCASIONE PERSA

 

Credo che sull’IPSIA si stia facendo una grande confusione senza  raccontare ciò che è gia stato previsto da oltre 8 anni e che  da allora attende, INVANO,  di essere attuato.

Mi perdoneranno Carlo e Ambrogio di Cernuscoinsieme.it  ma anche la loro cronaca manca di un pezzo di narrato fondamentale: ovvero  cosa aveva previsto il PRG ? Come avrebbe dovuto essere attuato? Perché oggi  si stravolge quella previsione senza neppure prenderla in considerazione?

“Ritenere, infine, che il nostro Comune possa reperire parzialmente o totalmente i soldi necessari per il trasferimento, magari con un apposito Programma  Integrato d’Intervento (P.I.I.), non ci sembra una scelta percorribile, se dovesse comportare consumo di nuovo territorio. “

Vorrei tranquillizzare Carlo e Ambrogio e tutti quelli che  credono che l’ l’IPSIA si sposti solo a costi prato\territoriali ingenti…..

L’ipsia si sposta in realtà  da sola, con o senza  i 3 milioni della provincia ( che SE CI SONO NON GUASTANO e  che usati per lo spostamento sarebbero comunque spesi meglio !)  e  senza bisogno di consumare territorio ma anzi, riqualificando una zona  pubblica degradata.

Mi perdoneranno Carlo e Ambrogio se taglio e incollo i loro editoriali, ma nella cronaca sull’IPSIA  manca a mio avviso una posizione fondamentale da nessuno scrutata fino in fondo.

Forse perché troppo facile ?

Forse perché troppo difficile da capire\attuare (intendo per qualche politico pro-tempore )?

O forse solo perché pensata da altri e quindi di per se non valida?

Vorrei dunque   provare a raccontare  quello che il PRG suggerisce  visto che rimane, a mio avviso, un’idea utile per la città, perfettamente  realizzabile ed economicamente  vantaggiosa e percorribile.

Provo   a riepilogare per punti

1)     Il PRG ha dapprima previsto la creazione del Campus Scolastico in via Masaccio con l’accorpamento di tutte le funzioni scolastiche superiori  (IPSIA COMPRESA)in quella zona (in verità sui documenti  di prg si parla di allargamento dell’itsos, ma  solo perché in quegli anni la riforma scolastica stava procedendo alla chiusura\accorpamento\accasamento degli istituti professionali  presso altre strutture…). L’IPSIA dunque per il prg trovava naturale collocazione in quella zona

2)     Il PRG vigente (che non è un libro di favole ) ha anche garantito  all’amministrazione comunale (e quindi a tutti noi ) le risorse economiche  per lo spostamento dell’IPSIA  attribuendo alle aree comunali di Via VOLTA ( attuale parcheggio+sedime ipsia)  un volume misto di funzioni pubbliche –commerciali- terziarie con un congruo valore commerciale (che ceduto nelle funzioni non pubbliche, avrebbe permesso il trasferimento della scuola + altre opere pubbliche)

3)     Non dal pertugio angusto mia fantasia ma da studi  seri già effettuati e protocollati (vedi quello urbanistico-economico elaborato da  studio Archietetti 5+1), nelle suddette funzioni, avrebbero potuto trovar casa spazi di aggregazione e ristorazione per i giovani nel lato verso MM, parcheggi sotterarranei , spazi di terziario commercialmente molto appetibili , funzioni pubbliche (ASL –presidio PL)  e addirittura un piccolo market-cooperativa che avrebbe dovuto funzionare sino alla chiusura del metrò  da collegare alla stazione mm.

4)     Lo studio prevedeva anche il collegamento di queste nuove funzioni dalla casa delle Arti  al centro storico pedonalizzato, allungando lo stesso sino ad inglobare la stazione MM che avrebbe avuto il pregio di essere la prima stazione MM della provincia che sbucava in una zona viva , moderna e pedonale e non in antro buio e pericoloso della nostra città

5)     Per chi poi fosse preoccupato che questa soluzione avrebbe allungato i tempi per preparare la nuova scuola, voglio rendere noto che l’allora amministrazione ha commissionato un altro studio all’attuale presidente dell’associazione  DIRETTORI GENERALI d’Italia, dott Bertola (gia DG di Cesena e credo anche di Cinisello) per creare la STU (società di trasformazione urbana ) che avrebbe  velocemente consentito all’amministrazione di valorizzare le aree di via Volta  attraverso una società da costituirsi insieme ad un soggetto privato da selezionarsi con gara europea (era già pronto anche il bando !).

6)     L’istituzione dell STU era un’idea VALIDISSIMA per fare costruire al soggetto  privato e  rapidamente la nuova scuola in via Masaccio,  mentre gli alunni avrebbe  potuto continuare  per un paio d’anni la  scuola nella vecchia sede (quindi senza scomodare provincia o altri enti).

Non vi voglio tediare oltre ma se qualcuno è interessato sono pronto ad ulteriori spiegazioni “tecniche”.

Politicamente parlando, mi preme sottolineare che sia  TECNICAMENTE che ECONOMICAMENTE che LOGISTICAMENTE  non valgono quindi le scuse addotte sino ad oggi da diversi esponenti dell’attuale maggioranza che, (forse consapevoli dell’immenso errore commesso),  NON vogliono neppure prendersi la responsabilità politica di quello che è da considerarsi un drammatico errore da loro commesso , che va contro gli interessi di  Cernusco e che qualcuno ora tenta di attribuire a scelte di altri ( mamma Provincia!!!).

 

A mio avviso dunque

1)      La scuola non andava ceduta alla provincia ma andava tenuta e valorizzata

2)     Occorreva rispettare  e attuare ciò che il PRG aveva sapientemente previsto

3)     Andavo seguiti gli schemi attuativi  già elaborati da diversi studi e che risolvevano rapidamente il problema IPSIA senza aggravio di spesa per i cittadini e con la creazione di una zona di socialità e aggregazione  dedicata principalmente ai giovani che stentano a trovare spazio nella nostra città

4)     La provincia andava convinta con questi argomenti e comunque, a fronte di un forte impegno comunale, non si sarebbe certo opposta allo spostamento

5)     Occorre (ma mi rendo conto che per qualcuno è davvero impossibile) smetterla di pensare ai problemi della città attraverso la luce distorta dell’ideologia e delle icone vecchie di decenni (insomma capiamo la difesa di una certa sinistra verso l’istruzione professionale, ma  la difesa  di quest’ultima non deve coincidere  necessariamente col rovinare una città, soprattutto quando possono essere valorizzate entrambe le istanze)

6)     Occorre dunque smetterla (a difesa di scelte davvero indifendibili) di invocare a discolpa la salvaguardia di  margherite e prati verdi che, in questa vicenda, contano davvero come il cavolo a merenda.

7)     Occorre che La Lega Nord,  coinvolgendo l’assessore  provinciale, si faccia partecipe di rivedere per il meglio e per Cernusco il piano Ipsia bloccando da subito l’inutile ristrutturazione e facendo volare un po’ più in alto la nostra città .

O dobbiamo dedurre  che anche ai  leghisti  il piano IPSIA  vada improvvisamente  bene così?

PAOLO FRIGERIO
EX SINDACO DI CERNUSCO

 
 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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