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NON CI SPEGNERETE! PERCHE’? ENTRIAMO NEL MERITO 



Appena conosciuti nel dettaglio i contenuti della Riforma Gelmini e le diverse Proposte-Bozze rese pubbliche, l’ITSOS Marie Curie di Cernusco sul Naviglio è entrato nel merito come nostra ultratrentennale abitudine da sempre, qualunque sia il Governo in carica, quando presenta proposte, cambiamenti che tocchino la nostra professionalità di docenti, formatori, educatori; quando queste proposte toccano i contenuti culturali, formativi, le conoscenze e le competenze dei giovani che ci sono affidati dai nostri concittadini: il cuore del nostro lavoro.

Sono oramai quasi due anni che, sotto la guida del Dirigente Scolastico e con il contributo delle diverse espressioni organizzative della nostra scuola nella sua complessità (Comitato Didattico-Scientifico, Coordinatori d’Indirizzo, Coordinatori di Materia, Responsabili dell’Orientamento, Responsabili dell’Alternanza Scuola-Lavoro, Responsabili dell’Alternanza Estero, Responsabili delle Funzioni Strumentali all’Offerta Formativa nelle diverse articolazioni, Collaboratori della Presidenza) è stata organizzata una Task Force operativa suddivisa in Commissioni e Sottocommisioni di Studio, di Lavoro e di Proposte.

Abbiamo studiato il problema nei diversi aspetti, consultato responsabili ed esperti esterni delle Istituzioni locali e nazionali, del Lavoro, delle Imprese e della Formazione, dell’Università; discusso, dibattuto fatto proposte. Come sempre in questi casi.

Tutto questo sul piano professionale.

Come cittadini e come lavoratori della scuola, invece, colpiti nell’immediato e nella prospettiva, abbiamo reagito con:

· mozioni presentate in Collegio Docenti e votate a stragrande maggioranza per chiedere il mantenimento-proseguimento, pur nella situazione data, della sperimentazione, cuore della nostra ultratrentennale proposta formativa;

· richieste presentate dal Dirigente Scolastico che perseguiva, nella sua funzione istituzionale, le stesse finalità;

Le nostre richieste, su questo punto per noi dirimente e centrale, non sono state accolte.

Per questi motivi abbiamo protestato, scioperato, manifestato a livello sindacale, locale e nazionale, come venerdì sera, ventidue gennaio scorso, per le strade di Cernusco. Per questo motivo abbiamo acceso anche simbolicamente le nostre fiaccole nella notte per far sentire la nostra voce ed esprimere il nostro dissenso gridando con la ragione, con il cuore e con la voce:



NON CI SPEGNERETE

Non cancellerete oltre trent’anni di lavoro, di storia, di passione professionale e civile, di riconoscimenti plurali di validità didattica, sia in Italia che in Europa.

Dall’altra parte gli stessi lavoratori della scuola che hanno protestato hanno operato per la riduzione del danno perché altrimenti:



Punto primo: l’ITSOS Marie Curie avrebbe rischiato di vedere dimezzati i propri indirizzi o eliminati alcuni attualmente esistenti e addirittura, in un primo momento, non previsti dalla Riforma.

Quali soluzioni abbiamo prodotto a tale riguardo:

a. abbiamo presentato proposte di modifica di alcune caratteristiche di qualche indirizzo; operato in solidarietà con altre scuole a livello nazionale; concordato proposte di modifica di contenuti e strutture curriculari.

b. Abbiamo richiesto, obbligati dalla situazione, la modifica anche nominativa della nostra scuola per conservare la pluralità della nostra offerta formativa: indirizzi liceali e indirizzi tecnici. Dal Liceo classico all’Indirizzo elettrotecnico. In tal modo siamo riusciti a salvaguardare la pluralità-complessità del nostro patrimonio formativo, richiedendo di diventare Istituto d’Istruzione Superiore Marie Curie.

In tal modo chi si iscrive alla nostra scuola ha davanti tutto l’esteso ventaglio formativo di cui disponiamo da oltre trent’anni: Liceo classico, Liceo linguistico, Liceo delle Scienze Umane (opzione economico-sociale), Indirizzo economico (Settore finanza e marketing, Indirizzo elettronico-elettrotecnico, Indirizzo informatico e telecomunicazioni, Indirizzo chimico (Materiali e Biotecnologie).



Punto secondo: il Biennio Unico-Biennio Unitario.

La stragrande maggioranza di noi ritiene che la scelta dell’indirizzo di studio debba essere guidata, perché non si decide la propria vita a tredici anni. Un Biennio unitario, evoluzione accettabile del nostro attuale Biennio Unico, era già stato preso da noi in attenta considerazione e ne stavamo studiando l’applicabilità ed i tempi di realizzazione. Un Biennio unitario risponde a nostro giudizio alle esigenze formative.

Nella Riforma Gelmini questo viene impedito: bisogna scegliere subito. Qualche giorno fa addirittura è stata avanzata la proposta dell’abbassamento di fatto dell’obbligo scolastico a quindici anni, retrocedendo rispetto all’innalzamento a sedici approvato dal precedente Governo con la prospettiva dell’obbligo a diciotto anni.

Impossibilitati a praticare la strada del Biennio guidato e unitario abbiamo attivato:

a. Incontri d’informazione in tutte le scuole medie di utenza potenziale del nostro territorio.

b. Giornate d’informazione di scuola aperta.

c. Assemblee d’Istituto con genitori e studenti.

d. Laboratori di orientamento per la scelta dell’indirizzo di studio, che stanno attualmente andando verso la conclusione, che hanno ottenuto uno straordinario successo di iscrizioni da parte degli studenti delle Medie Inferiori.

e. Stiamo predisponendo Passerelle di recupero e di riorientamento per accompagnare quegli studenti che, dopo qualche mese dalla frequenza, si accorgessero di avere sbagliato nella scelta dell’indirizzo e desiderassero cambiare indirizzo di studi: noi possiamo perché abbiamo tutta la varietà di scelta precedentemente indicata.



Punto terzo: I CONTENUTI DISCIPLINARI.

a. Geografia

La cancellazione dall’insegnamento curriculare, in particolare degli indirizzi tecnici, di alcune discipline come GEOGRAFIA, DIRITTO, FISICA, ARTE, FILOSOFIA, è uno degli aspetti più dolorosi del Riordino gelminiano della Scuola Secondaria Superiore, almeno per una scuola, come la nostra, che queste discipline le insegna ai propri studenti.

Spiegateci se ha senso, oggi più di ieri, che non si conoscano gli altri, le loro culture, le altre civiltà, la loro storia, la loro mentalità; tutto il mondo di quei ragazzi che diventeranno italiani a scuola, con noi, quelli che stanno in classe, in strada, accanto a te.

Spiegateci se ha senso che non si conosca la Geografia umana in un mondo multiculturale.

Spiegateci se la scuola non debba integrare giovani, studenti che vengono da famiglie con altre culture.

Se non ci si debba umanamente, reciprocamente arricchire, conoscere gli altri e non temerli ma integrarli nella nostra cultura e nella nostra civiltà rispettando la loro.

E’ per questo motivo che abbiamo deciso di presentare al nostro Collegio Docenti ed al nostro Consiglio d’Istituto la proposta di chiamare la nostra Biblioteca d’Istituto

Per Abba il ragazzo di Cernusco sul Naviglio ucciso per razzismo a Milano l’anno scorso, per qualche biscotto. Perché è con la cultura, con i libri che si fa integrazione civile e sociale.

b. Fisica

Spiegateci se ha senso che le/i giovani, i futuri periti tecnici, non conoscano la relazione tra la Matematica e il Mondo; se ha senso che tutto questo sia negato ai/alle giovani che hanno avuto il privilegio e l’onore di nascere e studiare nella patria di Galileo Galilei, che queste cose ha spiegato; nella patria di Guglielmo Marconi, nella patria di Enrico Fermi, per citare soltanto i primi nomi che vengono in mente a tutti.

Spiegateci se un tecnico debba essere un puro esecutore o debba comprendere fino in fondo le ragioni di quello che fa: per farlo meglio, per innovare, per essere cosciente e competente.

Ebbene, la Fisica verrà cancellata da quasi tutti i programmi degli indirizzi tecnici.

Noi diciamo No

c. Diritto

a. La Carta Costituzionale, i Diritti fondamentali, talora ignorati vergognosamente, guardare una recente trasmissione televisiva, anche da alcuni tra coloro che hanno la responsabilità di fare le leggi;

b. lo Statuto dei Diritti dei Lavoratori, per conoscere i propri diritti ed essere cittadine, cittadini consapevoli;

c. la difesa generale della legalità, la comprensione del valore delle Leggi come difesa dei Diritti di ciascuna/o e di tutte/i; il rispetto dovuto a chi ha perso la vita per combattere contro la prepotenza dei potenti, contro i criminali, contro l’illegalità.

Spiegateci perché tutte queste cose non si debbano studiare e conoscere.

E’ per questo motivo che abbiamo deciso di presentare al nostro Collegio Docenti ed al nostro Consiglio d’Istituto la proposta di chiamare il nostro Auditorium

Aula Magna Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

d. Arte

Spiegateci perché, nel Paese che possiede oltre il settanta per cento del patrimonio artistico di tutto il mondo occidentale, si debbano ignorare queste conoscenze.

Oggi più di ieri, nel mondo della multimedialità e delle immagini, togliere la conoscenza consapevole del linguaggio delle immagini, delle forme, dei colori, degli spazi, delle immagini in movimento è un assurdo formativo.

Avrebbe prodotto questo Paese, nell’età contemporanea, il cinema dei grandi registi italiani studiati all’Actor’s Studio, i maestri della moda, per fare soltanto qualche esempio; se non avesse avuto alle spalle il patrimonio artistico che ha nei musei e nelle piazze delle nostre città; se il nostro non fosse il " bel paese là dove 'l sì sona"; se non avesse storicamente il gusto del bello?

Ebbene, anche Arte sarà cancellata in quasi tutti i programmi di studio. E noi diciamo che non siamo d’accordo. Anzi, pensiamo che si dovrebbe inserire nei curricoli lo studio della Musica colta, d’opera e popolare, come pensava di fare qualche ministro di qualche legislatura passata, che pure aveva fatto altri errori ma non questo: bisogna ricordare i nomi dei nostri musicisti e dei nostri autori? Bisogna ricordare che siamo il paese della Scala, del San Carlo, della Fenice ?

e. Filosofia

E’ fin da bambini che ci chiediamo continuamente Perché?.

Aristotele, nel Primo libro della Metafisica, sostiene che questa domanda di senso che non ci lascia mai è quella che caratterizza l’origine della Filosofia ed è l’essenza dell’uomo.

Nella nostra scuola chi si prepara per diventare Ragioniere o Perito informatico o Perito chimico o…, studia almeno i temi e i fondamenti generali di questa disciplina delle discipline, anche e soprattutto per continuare ad interrogarsi sul perché delle cose, sul loro senso:

· sulle grandi questioni dell’Origine e del/della Fine;

· sul significato e i contenuti delle grandi correnti del pensiero politico: Democrazia, Liberalismo; Socialismo per citarne alcuni.

· Sulle relazioni tra la Scienza, le sue Teorie, il Mondo, la Matematica, la Tecnica.

Ebbene, anche questa disciplina delle discipline è cancellata da tutti gli indirizzi tecnici.

· Noi pensiamo che questi contenuti culturali abbiano un senso, uno scopo, una finalità, accanto agli altri, insegnati nel curricolo di studi.

· Noi faremo di tutto per continuare ad insegnarli, anche nelle condizioni mutate, troveremo la strada.

· Noi vogliamo cittadine e cittadini, lavoratrici e lavoratori esperte, esperti e consapevoli.

· Siamo infine convinti che Scuole Sperimentali, che vanno in avanscoperta, che cercano e sperimentano il cambiamento, scuole d’eccellenza, siano una risorsa e un bene per il Paese, abbiano il diritto di continuare ad esistere, non per noi ma per la nostra collettività. Scuole sperimentali ed innovative servono ai cittadini ed ai loro figli.

· Viviamo nella Società della Conoscenza, o Knowledge society, non possiamo ignorarlo.

· Non ignoriamo gli impegni internazionali che l’Italia ha assunto con il Trattato di Lisbona.

Questa è la ragione per cui diciamo che la sperimentazione e i contenuti indicati non potranno e non dovranno scomparire.

Questa è la ragione per cui sosteniamo convinti che NON CI SPEGNERETE!

prof. Enrico La Sala
ITSOS “Marie Curie” Cernusco sul Naviglio



 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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