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  FAVOLE LOCALI E NARCISISTI CERNUSCHESI


Fantasia e realtà
La stampa, si sa, ha il diritto di formulare ipotesi e prefigurare scenari futuri. Tuttavia, se non è accecato dalla bile o dalla malizia, chi legge è di solito in grado di distinguere le fantasie dai fatti. La Gazzetta della Martesana, nel numero di lunedì 18 gennaio, ha prospettato tra le eventualità l’ingresso del sottoscritto in giunta al posto di Paolo Della Cagnoletta, neo eletto portavoce del PD locale. Si tratta chiaramente di un’ipotesi giornalistica, priva di qualsiasi fondamento, frutto o della legittima immaginazione del giornalista o di una voce proveniente da persone molto poco informate. Infatti, fin dal momento in cui sono stato eletto non ho mai dato alcuna disponibilità ad entrare nella giunta Comincini con il ruolo di assessore. Il mio obiettivo è sempre stato quello di svolgere al meglio il mio ruolo di consigliere di maggioranza. Da allora, nulla è cambiato, né sono state formulate da alcuno ipotesi in diverse direzioni.
Tali fantasiose ipotesi sono però state cavalcate da un carnascialesco “comunicato” diffuso sui media locali dai Federalisti e intitolato “erba (minuscolo, ndr) matta”, con una arguta ironia degna di “Striscia la notizia” e dei film natalizi di Massimo Boldi. Su tale pezzo, che trasuda spessore politico e rispetto degli interlocutori, vorrei dilettarmi a fare alcune chiose. Restando, beninteso, sul tono della burletta, per non annoiare i lettori e per non offendere l’intelligenza degli estensori del “comunicato” fraintendendone le evidenti satiriche intenzioni e prendendoli troppo sul serio.

Le mie richieste
Durante il recente congresso del PD, in un mio intervento, ho chiesto di consolidare il dialogo con le forze politiche locali che hanno mostrato un atteggiamento costruttivo nei confronti dell’Amministrazione, muovendo critiche motivate e non strumentali e facendo proposte positive, come Obiettivo Cernusco. Ho chiesto inoltre al mio partito di aprire la discussione sulla presenza in Giunta dei Federalisti Cernuschesi. Ho espresso una posizione personale, anche se ritengo di non essere affatto il solo a pensarla così.
Premetto che ho personalmente apprezzato, sotto il profilo delle delibere prodotte, l’operato dell’Assessore Claudia Mandelli, la quale ha dimostrato a mio avviso capacità amministrativa. Ritengo però ormai da ripensare l’opportunità della sua presenza in Giunta alla luce delle prese di posizione del suo gruppo di appartenenza.
Tutti sanno, senza il bisogno di sbraitarlo a ogni piè sospinto, che questa presenza in Giunta è frutto di accordi programmatici presi al ballottaggio (senza però che vi fosse un impegno scritto sulla presenza in Giunta e tantomeno un “diritto” da accampare), in merito ai quali la maggioranza e l’Amministrazione si sono comportate lealmente. Ritengo sia giunto il momento di fare il punto della situazione su quegli accordi. Del resto gli stessi Federalisti Cernuschesi si sono a più riprese interrogati in eguale modo, restando però in Giunta e anticipando che alle prossime elezioni andranno con l’UDC.

Mettiamola sull’ironia…
Alla luce di questo scenario, qualsiasi semplice comune cittadino, che non ha certo l’eccelsa caratura politico-amministrativa dei Federalisti, potrebbe domandarsi nella sua comune semplicità come può un gruppo politico avere un Assessore in Giunta e, nel contempo, assumere dure posizioni contro molte delibere di assoluto rilievo prese dall’Amministrazione stessa. Il semplice comune cittadino potrebbe ricordare i duri attacchi effettuati da tempo dai Federalisti, dal loro leader o dai loro alleati dell’UDC, ad esempio sul piano che consentirà ad Aurora Bachelet di avere una scuola tutta sua. Il semplice comune cittadino potrebbe ricordare le parole di fuoco espresse in occasione della fase iniziale di costruzione del PGT. Il semplice comune cittadino potrebbe ripensare ai pretestuosi attacchi all’Assessore Rosci, accusato falsamente di voler attirare insediamenti illegali di nomadi sul nostro territorio. Attacchi irresponsabili e fondati sul nulla, volti a creare allarme e attirare attenzione su chi li lancia. E allora, nella sua comune semplicità, il confuso cittadino potrebbe lambiccarsi il cervello e chiedersi: “Perché i Federalisti restano in una Giunta che giudicano fallimentare e al capolinea? Perché restano in una Giunta quando sono ormai politicamente solidi alleati di una forza di dura opposizione come l’UDC e da oppositori agiscono sempre? Perché se ritengono che questa Giunta non rispetti i patti e sia spacciata non ne escono proprio per rispetto di quegli elettori che vogliono rappresentare? Perché rimettono il mandato politico nelle mani di un Sindaco che giudicano debole invece di prendere una decisione netta e chiara come i loro comunicati infuocati? Perché, se davvero chi amministra non è all’altezza, continuano a illudersi e a sperare?”. Domande alle quali forse nemmeno la Sibilla Cumana potrebbe rispondere.
A questo punto, nella sua semplicità, il comune cittadino potrebbe cadere vittima del sospetto e potrebbe iniziare a formulare fantasie giornalistiche, dicendosi: “Forse i Federalisti tengono i piedi in due scarpe, quella dell’oppositore e quella del membro della Giunta, per mantenere un ruolo politico e una visibilità da sfruttare nella prossima campagna elettorale. Forse vogliono uscire dalla Giunta in tempo utile per dire ai cernuschesi prima del voto: -Noi abbiamo provato a far amministrare bene Comincini e i suoi, ma non ci siamo riusciti. Siamo vittime. Votateci e faremo meglio!-“. E, ahimè, la semplice mente del cittadino, traviata ormai dalle teorie complottiste ma dotata di buona memoria, penserebbe: “Non stupirebbe un simile scenario: è lo stesso che si è verificato nella passata legislatura, quando i Federalisti se ne andarono e accusarono Cassamagnaghi di incapacità amministrativa. Ma i Federalisti sono così: forse affetti da una esagerata dose di narcisismo politico, apprezzano il lavoro amministrativo solo se ne sono assoluti protagonisti e se possono dettare la linea. Ciò che fanno gli altri non va mai bene, né a destra né a sinistra, né con Cassamagnaghi né con Comincini”. E tale ragionamento finirebbe nel baratro dell’impietoso e ideologico giudizio politico: “Quello dei Federalisti è l’atteggiamento sospetto di chi, lontano dalle leve del manovratore, è a disagio, perché vive la politica non come contributo di idee al servizio della città ma come lotta all’avversario e corsa per la vittoria, senza disdegnare insulti e sberleffi!”. Pensate un po’ quali scelleratezze ideologiche potrebbero produrre le scarse conoscenze della tattica politica, appannaggio dei narci-Federalisti ma non del nostro semplice comune cittadino!
Egli infatti potrebbe non capire nemmeno i tecnicismi del linguaggio dei comunicati federal-Narcisisti. Potrebbe addirittura finire per credere che le discussioni politiche debbano basarsi più sull’argomentazione razionale che sulla presa in giro dell’avversario, sullo sberleffo e sui toni astiosi. Potrebbe illudersi che ci sia una piccola differenza (impercettibile per qualcuno…) tra gli attacchi politici duri e pungenti e il cattivo gusto condito da colpi bassi. Potrebbe concludere che il comunicato narci-federalista sia stato scritto da un adolescente con le coliche e non da un qualche politico navigato. E, dato che i narci-Federalisti vantano come loro leader un ex sindaco e affermano di avere uno spessore politico impareggiabile, un grande consenso popolare e una capacità amministrativa superiore a tutti tranne che a loro stessi, il semplice comune cittadino potrebbe essere così ingenuo da aspettarsi toni differenti! Peccato: si perderebbe le magnifiche allegorie politologiche che si nascondono dietro a espressioni come: “L’ha fatta fuori dal vaso”. E finirebbe per togliere il suo voto ai Federal-narcisisti, come già molti semplici comuni cittadini hanno ingenuamente fatto tra la tornata amministrativa del 2002 e quella del 2007. In quest’ultima, il semplice comune cittadino si accorgerebbe che i Fed. Nar. hanno preso 516 voti. E, pignolo e gretto com’è, si accorgerebbe che si tratta di circa 500 persone, non circa 600, come i Federalisti ricordano parlando di erba matta. Dimenticherebbe, povero semplice cittadino, che i narcisisti tendono sempre ad approssimare per eccesso.

Politici eccelsi o impetuosi studentelli?
Mi fa piacere invece commentare in prima persona la frase: “Erba ha fumato il suo cognome”. So che il mio cognome suscita arguti doppi sensi riferibili al mondo delle droghe leggere, e ci scherzo volentieri, poiché ritengo l’autoironia una dote fondamentale. Rilevo, per la cronaca, che chi di solito fa queste battute sul mio cognome esaltandosi felicemente sono i ragazzi del biennio della scuola dove insegno (14-15 anni). Già al triennio il doppio senso non fa più presa, è ritenuto banale. Questa constatazione statistica mi costringe a dare ragione al semplice comune cittadino di cui sopra: il comunicato narci-federalista deve essere stato composto da un impetuoso liceale del gruppo. Complimenti ai leader Federalisti, che potendo contare su tali forze fresche e brillanti nell’ironia dimostrano di avere anche una sezione giovanile pronta a votarli appena raggiunta la maggiore età.

I maestri del sospetto
Su presunti e “segreti accordi di sacrestia di Erba” credo non ci sia nulla da aggiungere. Il sottoscritto ha semplicemente chiesto al PD di aprire una discussione sui narci-Federalisti in Giunta e sono certo che molti del mio partito e della maggioranza condivideranno le personali convinzioni da me espresse. È ovvio che spetta al sindaco prendere la decisione definitiva. Per il resto, ho sempre cercato di dialogare positivamente con le forze rappresentate in Consiglio, come tutti i colleghi anche di minoranza possono testimoniare, e con gli esponenti di quelle presenti sul territorio che puntano a un costruttivo dialogo al servizio della città. Chi ipotizza congiure segrete evidentemente conosce poco il mio modo di agire e mi applica forzosamente una maschera che lui stesso è abituato ad indossare. Nessun problema: un maestro del sospetto, dello sberleffo e dell’insinuazione in salsa cernuschese non riesce che a strapparmi un compassionevole sorriso. Se vogliono calmarsi, comunque, i narci-Federalisti mi cerchino pure. Non offrirò loro erba da fumare, la cui diffusione è incompatibile con la mia professione, ma una bella tazza di melissa o di valeriana.

Marco Erba
capogruppo PD
 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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