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IPSE DIXIT


 

“Più lontani da Roma, più vicini a te”

“Meno tasse a Roma, più soldi in busta paga”

“Difendi il tuo futuro, fuori i clandestini”

Fa un certo effetto passare di fianco ai tabelloni per la campagna elettorale…ancora liberi dai manifesti per il prossimo turno elettorale, spiccano quelli rimasti dalle politiche 2008 e, ironia del destino, un simbolo in particolare: quello della Lega Nord.

I primi due slogan sono anche vagamente condivisibili, peccato che siano rimasti tali!

Per il primo, chiedere ai sindaci dei comuni “virtuosi”, risparmiatori, che a causa della scellerata modalità del patto di stabilità hanno le mani legate sugli investimenti, incapaci quindi di far fronte ai bisogni dei cittadini.

Per quanto riguarda il secondo, ricordando che già il governo Prodi aveva tolto l’ICI sulla prima casa per i redditi medio-bassi, l’unico provvedimento di spicco di questo governo in materia tributaria è stato completare l’opera a favore dei “ricchi”. Di soldi in più in busta paga, però, davvero nulla; e d’altronde è inevitabile finché non si ammette che anche in Italia la crisi è arrivata, e significa calo del potere d’acquisto e disoccupazione. Se si continua a minimizzare, arrivando al punto di demagogie estreme che vedono un’Italia già di nuovo in crescita, è purtroppo naturale l’assenza di misure serie a sostegno del reddito, dei consumi, dell’occupazione.

Ma ciò che più fa scalpore (soprattutto per l’assenza di scalpore suscitato!) è il terzo slogan, quello che speravamo fosse solo una sparata elettorale, che rimanesse inchiostro su carta, promesse come se ne fanno tante per un pugno di voti in più. Invece no: detto, fatto!

Dopo le misure sempre più restrittive per gli stranieri in regola che già lavorano qui (vedi restrizioni sulla vendita di kebab), si è giunti all’oblio dei più elementari diritti umani, riconosciuti dall’UE e quindi in linea teorica anche dall’Italia. Rispedire a casa centinaia di PERSONE senza aver neppure effettuato una verifica sui diritti di asilo politico, è semplicemente ripugnante; efficace certo, è la soluzione più FACILE per risolvere il problema dell’immigrazione clandestina e i relativi risvolti sulla criminalità. Non sempre però la soluzione più facile è anche la più GIUSTA.

Risolvere il problema dell’immigrazione significa lavorare a monte, con interventi comunitari internazionali volti a risolvere le cause dell’immigrazione: guerre e povertà in primis.

Risolvere il problema delle conseguenze dell’immigrazione significa lavorare sulle politiche di integrazione: in primis, diritto all’istruzione per TUTTI i bambini e no alle classi-ponte-ghetto. Escludere, de iure o de facto, un piccolo immigrato dalla possibilità di andare a scuola, quale altro effetto può avere se non spingerlo verso la strada e il crimine? L’integrazione parte da qui: dall’istruzione di base e dalla capacità dei bambini di socializzare senza guardare il colore della pelle o il permesso di soggiorno.

E se un capo di governo può permettersi di dire, senza che le sue parole facciano inorridire i media e l’opinione pubblica, “no a un’Italia multietnica”, quando l’Italia è già multietnica e quando la globalizzazione in atto ha tra gli effetti principali lo status di “cittadini del mondo”…beh, la situazione comincia ad essere preoccupante.

E in questi casi, purtroppo, non si può che descrivere la situazione con due parole: xenofobia e razzismo.

Concludo ricordando a quanti dicono di seguire gli insegnamenti di un uomo vissuto due millenni fa, due concetti tanto semplici quanto fondamentali del suo messaggio e della predicazione di chi l’ha conosciuto: “Se uno dicesse: «Io amo Dio», e odiasse il suo fratello, è un mentitore. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede.” 1Gv 4,20; “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amati.” Lc 17,12…ipse dixit.

 

Daniele Pozzi
Partito Democratico

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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