Le forze di maggioranza del Consiglio Comunale di Cernusco sul Naviglio condannano con fermezza l’inqualificabile atto di profanazione compiuto, nella notte tra sabato e domenica, da un gruppo di ignoti contro il monumento che, in Largo Riboldi Mattavelli, ricorda i giovani partigiani cernuschesi uccisi dai nazifascisti.

Un episodio esecrabile, uno sfregio ad una grande festa civile, quella del 25 aprile, che anche quest’anno ha avuto nella nostra città un’ampia e convinta partecipazione, un’offesa a tutti coloro che hanno dato la propria vita perchè questo Paese avesse libertà e democrazia.

L’episodio fa venire in mente un celebre quadro di Francisco Goya, dall’eloquente titolo “Il sonno della ragione genera mostri”.

Questi mostri si chiamano ignoranza storica, assenza di valori, qualunquismo, vuoto esistenziale. Troppi giovani vivono oggi in un eterno presente, fatto di cose consumate in fretta, senza consapevolezza del passato e senza ideali su cui costruire il futuro. Un clima culturale, prima che politico, su cui molti oggi, al di là delle frasi di circostanza, dovrebbero fare un serio esame di coscienza.

Ci rammarica che questo oltraggio sia avvenuto proprio in un momento in cui le istituzioni, a partire dal Presidente della Repubblica, stanno compiendo uno sforzo per rendere sempre più il 25 aprile la festa di tutti gli Italiani, superando contrapposizioni storiche per creare una memoria comune fondata su valori e verità condivise.

Un sforzo che continuerà, al di là delle azioni ignobili di chi, vigliaccamente, nel buio, compie azioni come quella che purtroppo si è verificata nella nostra città. Il loro gesto resterà inutile e perduto, come ogni gesto che combatte la libertà con la violenza e la sopraffazione. Sono gesti che squalificano solo chi li compie e non offuscano minimamente la grande festa di popolo del 25 aprile, una festa che celebra l’eroismo di chi combatté per liberare l’Italia dal nazifascismo e il valore di chi, oggi come ieri, si spende per i diritti, per l’uguaglianza, per la libertà, per la dignità di tutte le persone.

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