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25 APRILE AFRO-CUBANO A CERNUSCO
 

Ci mancava, il 25 aprile Cernuschese quest’anno “è abbronzato” di Africa, Brasile, Haiti, e di tanti colori e musiche esotiche.
L’unico appuntamento “normale” è il Corteo con la famosa Banda de Cernusc, che sfilerà con i sombreri e i ponci peru.ani !!!!

Vediamo di capire e interpretare le motivazioni Culturali, Sociologiche, Storiche, Resistenziali, e Religiose dell’Assessore alla
Cultura e delle tante Associazioni che hanno promosso e sponsorizzate, questo “divertente e originalissimo” 25 aprile 2009.
Prendendo come epicentro Cernusco s/n, e base di partenza la 26° Brigata del Popolo  (dove Felice Frigerio era il responsabile
militare, Mario Pirola quello politico ed esponenti di rilievo Lino Penati e Franco Brambilla Pisoni ) la 105°Brigata Garibaldi con il Vanoli, e l’11° Brigata Matteotti con il Rurali, a cui bisogna aggiungere, uno per tutti, il Colombo Pierino del “20” morto a Gusen il 7-6-45 e gli internati a Mauthausen Mariani Giuseppe del”9” e l’amico Roberto Camerani.

Allarghiamo la conoscenza di questo “colorato 25 aprile“ all’Italia cercando motivi forti dimenticati, quali il “Il Triangolo della Morte” ovvero l’eccidio di partigiani “bianchi” e di religiosi cattolici nel post-guerra dal marzo-aprile 45 al 51, in alcune aree delle province di Bologna-Modena-Reggio Emilia.
Ufficialmente 729 sono stati i membri del clero italiano-dai vescovi ai seminaristi, dai religiosi ai fratelli laici, morti a causa Della seconda guerra mondiale, di questi 191 invece risultano morti durante la Resistenza, 158 trucidati dai tedeschi e 33 dai repubblichini, ancora 57 sacerdoti morti in combattimento, 31 in prigionia, 18 in campi di sterminio, ben 279 appartenenti al clero italiano sono rubricati alla voce”assassinati per rappresaglia o per odio di parte”come dire, non dai colpi diretti della guerra, bensì per motivi ideologici o addirittura”politici”.

L’Amnistia di Togliatti del ‘46 , com’era logico e corretto fu un provvedimento di clemenza per tutti i reati - eccetto quelli di particolare efferatezza commessi fino al 30 luglio 1945, quindi anche dopo la fine della guerra di liberazione(25 aprile1945).
Tale termine ultimo fa comprendere che scopo non secondario Dell’amnistia fu per Togliatti impedire il proseguimento giudiziario dei delitti politici commessi dai partigiani comunisti anche dopo il 25 aprile a spese non solo di fascisti ormai inermi ma anche di partigiani “bianchi” o “badogliani”, di ufficiali del Regio Esercito, di Sacerdoti e semplici “nemici di classe”.
Su molti di questi crimini aveva incominciato ad indagare la magistratura ordinaria, molto diversa da quella di oggi, creando non solo problemi ai “compagni” inquisiti, in molti casi risolti o differiti con il preventivo trasferimento o fuga nei paesi comunisti compiacenti , ma esumando scheletri che il P.C.I. faticava a tenere Nascosti nei suoi capienti e ben custoditi armadi. Basti pensare a casi come quello di Francesco Moranino senatore comunista e per qualche tempo sottosegretario alla Difesa, condannato all’ergastolo, commutato poi in dieci anni di reclusione, per un reato che neppure l’amnistia sarebbe bastata a cassare: l’assassinio di cinque partigiani “bianchi”.

Per concludere mi piace ricordare per questo “25 APRILE colorato” alcune figure che la prossima volta possono rientrare nella memoria storica di tutti particolarmente dei giovani, senza censure e senza timori, ROLANDO RIVI , giovane seminarista di 14 anni ucciso il 13 aprile del 1945 a S. Valentino di Castellarano Pr. Reggio Emilia-  dai partigiani comunisti Natalino Corghi e Narciso Rioli condannati nel 1947 a 22 di galera, ne scontarono solo 6 poi, tornarono in libertà.

TAROZZI don GIUSEPPE , parrroco di Riolo(Bologna) prelevato la notte del 26-5-1945 e fatto sparire. Il suo corpo fu bruciato in un forno del pane, in una casa colonica. Del suo omicidio venne accusato Dante Bottazzi condannato poi in contumacia all’ergastolo nel gennaio 1952 per questo e di altri 80 preti uccisi tra il 45 e il 51 a cui vanno aggiunti un maresciallo dei Carabinieri Attilio Vannelli e un partigiano comunista Renato Seghedoni. Il Bottazzi scomparve in Jugoslavia dove con la complicità dei “comunisti Titini” divenne professore col nome di Aldo Luppi. Bottazzi si rifece vivo 60 anni dopo per iscriversi ai Ds. La vicenda finì per scatenare un putiferio contro il giornalista Pansa che l’aveva raccontata.

BRUNO LAZZARI , impiegato democristiano di Nonantola, colpito da raffiche di mitra insieme a GIOVANNI ZOBOLI mentre sta andando a Bologna a denunciare gravi irregolarità commesse dalla locale sezione del Partito Comunista.
Il 19 maggio 1946 viene assassinato a pistolettate, mentre sta andando a messa il Dr. UMBERTO MONTANARI, La sera del 17 novembre 1947 nella canonica della Parrocchia di Freto, vengono uccisi ANGELO CASOLARI e ANNA DUCATI Membri del Consiglio parrocchiale, FANIN GIUSEPPE , nasce 8 gennaio del 1924 a S. Giovanni in Persiceto (BO) Non risponde alla chiamata della Rep.Sociale, ma ciò non gli evitò l’arresto con l’accusa di collaborare coi fascisti, portati Lui e il padre nella sede del C.N.L. furono prosciolti da ogni sospetto , nel ‘45 fonda la D.C. e le ACLI a S. Giovanni. Dopo l’attentato a Togliatti per mano di un neofascista-14 luglio 1948- Viene accusato dalla Lega braccianti di S. Giovanni di “Servo degli agrari” il 4 novembre mentre rientrava in bicicletta a casa, viene ucciso a colpi di sbarra da tre braccianti comunisti su mandato del Segretario della Sezione del P.C.I. di S.Giovanni.

Tanti sono i colori del 25 aprile 2009, ma il “rosso” del sangue è più vivo che mai.

Giuseppe Colombo
 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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