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Referendum elettorali:
si possono risparmiare 400 milioni di Euro
 


 

Sono tre le scadenze elettorali che ci aspettano nella prossima primavera: le Amministrative per la Provincia di Milano, le elezioni Europee e il referendum elettorale, che avrebbe dovuto tenersi l’anno scorso, ma le elezioni politiche anticipate l’hanno fatto slittare a quest’anno.
Per il momento, solo le prime due sono state fissate, per i giorni 6 e 7 giugno prossimi. La decisione della data per i referendum, invece, non è ancora sta presa ed il Governo, nella persona del Ministro dell’Interno, sembra orientato a non farlo coincidere con le altre due elezioni.
In questa ipotesi, il costo aggiuntivo a carico di tutti i cittadini, è stato stimato intorno ai 400 milioni di Euro

Detto in altri termini, semplicemente accorpando il voto referendario nelle stesse giornate di Provinciali ed Europee, si potrebbero risparmiare 400 milioni di Euro.

Vi rendete conto di quanti siano 400 milioni di euro e quante cose si potrebbero fare ? Ad esempio, acquistare tutti i libri di testo per gli alunni italiani, oppure acquistare 5000 vetture per le forze dell’ordine, oppure ripristinare il fondo per le famiglie che si occupano di persone non autosufficienti, oppure fare un’altra social card … insomma, è una cifra enorme che andrebbe completamente bruciata, proprio in questo momento in cui le famiglie italiane stentano, più che mai, ad arrivare a fine mese e tutti stanno stringendo la cinghia per risparmiare.

Ma viene naturalmente da chiedersi: perchè il Ministro dell’Interno vorrebbe buttare al vento 400 milioni di Euro ? il motivo è presto detto: perchè il partito del ministro (la Lega) non vuole che si raggiunga il quorum, vuole far fallire il referendum, perchè evidentemente il suo partito avrebbe qualcosa da perdere. E, a dire la verità, anche molti altri partiti, e non solo di maggioranza, non sono lontani da questa convinzione.

Io perciò invito tutti i cittadini seri e onesti a far sentire la propria voce ai partiti, a quella “casta” che non vuole mettere in discussione i propri privilegi, perchè il referendum si svolga assieme alle altre consultazioni elettorali, il 6 e 7 giugno. Poi si discuterà dei contenuti, ognuno dirà il suo parere ed i cittadini, liberamente, sceglieranno. Ma almeno, si risparmieranno un sacco di soldi e, almeno per una volta, i partiti potranno dare prova di pensare al bene dei cittadini e non solo e sempre ai propri interessi di bottega e di potere.

 

Fabio Battagion
Associazione Politichiamo

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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