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Siamo tutti bugiardi 


Gentile redazione di Cernuscoinsieme

Prendo spunto da una considerazione dei Pii “Carlo e Ambrogio” (a proposito colgo l’occasione del Carnevale per porgervi Ambrosiani saluti): “Siamo convinti che oggi nella nostra città ci sia bisogno di vero dialogo. L’alternativa è l’isolamento arcigno e timoroso, la falsità o il disprezzo…”

Mi rifaccio anche a qualche vostro vecchio editoriale in cui la vita della città era data come assopita, in preda ad uno strano torpore e colgo con piacere una vostra presa di posizione garbata ma significativa.
• sulla nostra (anche se non condivisa pienamente nel merito) garbata azione di proposta
• sull’incapacità dell’attuale amministrazione comunale di comunicare in maniera dialogante, profonda, continua ed efficace con chicchessia


A tal proposito vorrei citare un indicativo dato di verità, che forse sconvolgerà qualcuno che ha fatto politica attiva e che sfido chiunque a confutare.

Dalla data d’elezione di Comincini (Giugno 2007) i tre gruppi di maggioranza che ora bollano sul nascere come eversive, false o inutile qualsiasi iniziativa di critica o tentativo di dibattito su temi di forte interesse pubblico (se non lo è l’uso della Filanda ditemi che cosa lo è !), hanno sentito la “necessità” di incontrare i Federalisti UNA sola volta (giugno2008) e SOLO per discutere con noi la permanenza o meno dell’assessore Mandelli in Giunta dopo le polemiche nate sul tema sicurezza.


Noi quella volta avevamo offerto sul piatto le dimissioni dell’assessore, consapevoli come sempre che il confronto (anche quello aspro), fosse assai più importante che qualsiasi strapuntino e in ogni caso non fosse barattabile o da porre mai sotto scacco.

Ci dissero che ci saremmo incontrati nuovamente, a luglio, per una loro risposta definitiva in merito. Ad oggi, la risposta la stiamo ancora aspettando. Da allora non ci siamo più visti e anche solo per il piacere di conoscerci meglio (non è una battuta, ma io non ricordo neppure il cognome del segretario del PD cernuschese) ci piacerebbe rivederli, per iniziare a dare qualche contributo di crescita alla città.

Ma si sa, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e allora abbiamo deciso di uscire pubblicamente allo scoperto e di esporre alla città le nostre posizioni su diversi temi.
Credo sia un nostro diritto, ma anche un dovere per chi fa politica e un servizio alla città.
Abbiamo raccolto firme, abbiamo proposto soluzioni, abbiamo aperto dibattiti su temi che riteniamo per tutti fondamentali (il tutto con molta fatica), ma il tutto si è risolto, (come ben avete sottolineato) con attacchi personali a chi tenta di far ripartire la città silente.

Quello che spaventa, come anche voi avete colto, è che a fronte di nostre precise prese di posizione politica, da parte di Sindaco e maggioranza si ricevano sempre risposte astiose, farcite d’attacchi personali, risposte infastidite, sfuggenti e mai inerenti al tema in questione.
Ma il metodo ormai lo conosciamo e lo ascoltiamo ogni volta in consiglio: se qualcosa va male “ è colpa di chi ci ha preceduti”, se manca qualcosa “la stiamo programmando ma non ci sono i tempi tecnici “(?), se si vuole discutere e approfondire qualcosa il sindaco afferma (consiglio del 20 feb) “la gente vuole che noi decidiamo in fretta, cosa volete che importi quale funzione si metta alla Filanda …l’importante è finirla e decidere in fretta!” (sigh)

Cari Carlo e Ambrogio, è disarmante ma è così. La politica evidentemente non conta più nulla.
Il dialogo (quello vero in cui si è disposti a ridiscutere anche le proprie ragioni) che della politica è base fondante, ancor meno.

Abbiamo l’impressione poi che qualcuno scambi il termine condivisione con l’indottrinamento di bulgara memoria : della serie ” io decido e poi ti convinco a forza che la mia decisione è quella giusta”.

Siamo arrivati ad un consolidato: “Non disturbate il manovratore”.

Un triste risultato politico soprattutto per chi per anni ha criticato le precedenti maggioranze per i loro “ metodi di relazione” con gli altri, metodi che al confronto di quelli odierni appaiono come ha affermato l’assessore Mandelli nella lettera al Sindaco “dei monumenti alla reale e democratica condivisione delle scelte”.

Termino rilevando che sull’incapacità di dialogare di quest’amministrazione (anche tra le diverse componenti) gli episodi citabili e le testimonianze raccolte sono davvero molteplici, provenienti da attori diversi da noi e sicuramente più affidabili : dirigenti e funzionari comunali, consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, altri gruppi politici extra consiliari.

Siamo allora forse tutti bugiardi o è ora di cambiare registro (e acida maestra di comunicazione?)
Comincini vuole morire da martire con la bandana di VC sulla testa o si convince che è ora di fiutare l’aria che tira e di ascoltare con orecchie attente se non noi, almeno Carlo e Ambrogio?

Cordialmente

Per FEDERALISTI CERNUSCHESI
Paolo Frigerio
 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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