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Tolta di mezzo con sentenza ingiusta
 

La discesa in campo di ministri della Chiesa Cattolica prima, del Presidente del Consiglio poi, con posizioni nette a favore della difesa della vita di Eluana Englaro, potrebbero distrarci.

E far sembrare la battaglia perché Eluana viva solo un problema di fede ("per i cattolici" deve vivere, o addirittura, come ha scritto qualcuno, "per il Vaticano" deve vivere) o un problema politico ("per il Centro-Destra" deve vivere). C'è molto di più.

Eluana deve continuare ad essere alimentata e idratata perché lo chiede la RAGIONE dell'uomo!

La Chiesa, Maestra di umanità, e, dal far suo, Berlusconi, provano a farsi interpreti di quanto appartiene alla retta ragione di ciascuno e alle regole di civiltà che da essa sono derivate nella storia dell'uomo.

Non serve la Fede o l'appartenenza politica: un ammalato, anche gravissimo e non cosciente, va alimentato e sostenuto in vita fino a che il suo corpo ne chieda sostegno. Se una struttura sanitaria convenzionata non realizza questo principio fondamentale, occorre intervenire. L' "uccisione pietosa" non è lecita, è contraria all'ordinamento e al buon senso.

Qualche giudice stranamente motivato...  qualche operatore sanitario falsamente impietosito... qualche giornalista deformato... qualche "diritto" inesistente da rivendicare... non possono giustificare quanto sta accadendo e sconvolgendo l'opinione pubblica.

La "dolce morte" che stanno riservando a Eluana farà da apripista: altri casi sono già pronti, per analogia, alla sua applicazione. Una svolta ideologica?

Chi si permette di giudicare qual'é una "buona vita", meritevole di essere vissuta, di proporre "morti coscienti", muove un disegno irrazionale che porterà a una nuova barbarie. Chi pronuncia: "in una situazione simile è meglio farla morire" ripete quanto altri nella storia hanno applicato per far fuori deboli e minoranze.

L'epoca delle persecuzioni razziali, che giustamente tanto amareggia il nostro presidente della Repubblica Napolitano, può riaprirsi sotto nuove spoglie. Non più le vittime di guerre coi soldati e dittatori: le spoglie morenti di inermi vittime sacrificali, che qualche operatore di iniquità ha deciso di immolare sull'altare del falso progresso.

"Tolta di mezzo con sentenza ingiusta": ecco l'esito che stiamo procurando, lasciando lentamente morire di fame e sete una Persona.

Enrico Mauri


 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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