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Ecopass Milano:
ad un anno i risultati non sono buoni, bisogna osare di più 


L'Ecopas prometteva miracoli, con una bassa tassa d'ingresso alle categorie di auto più inquinanti il Sindaco di Milano Letizia Moratti, combattendo contro le resistenze della sua stessa maggioranza, introduceva la misura che avrebbe dovuto salvare i polmoni dei milanesi. A suo tempo esprimevo tutte le mie perplessità perchè la norma era molto diversa dai provvedimenti di Londra o Berlino dove o si paga molto o non si può proprio entrare, e comunque giungevano, le limitazioni, successive ad un massiccio piano di potenziamento della rete di trasporto pubblico che nella città lombarda non c'è stato.

Dopo i primi comunicati trionfalistici dell'amministrazione meneghina mi sono andato ad osservare i dati reali e veramente c'era stata una diminuzione del 37% dell'inquinamento in centro, ma, cosa assai rara, l'inquinamento era diminuito, nello stesso periodo, del 43% in una zona periferica come Pioltello. La differenza stava nella presenza nei primi giorni dell'anno di forte vento e di pioggia.

Ora, dopo la sperimentazione di un anno, la misura è stata prorogata tale e quale concedendo anche l'esenzione a veicoli molto inquinanti come gli Euro 4 diesel. La misura ridurrebbe davvero l'inquinamento se limitasse l'accesso a tutte le vetture e i permessi costassero tanto, in modo da scoraggiarne il pagamento. Ma la destra milanese sta su un altro fronte.

Per cominciare la Lega Nord, con Matteo Salvini, chiede l'annullamento delle multe per quanti non hanno pagato l'Ecopass, ma in questo modo non si scoraggerebbero altri trasgressori, anzi, un condono è proprio l'opposto della certezza della pena.

Il PDL invece difende tutti gli abbonamenti scontati e, a detta dell'assessore Croci, è timido nell'irrobustire il provvedimento perchè ha paura di perdere voti in vista delle prossime elezioni provinciali. L'assessore stesso ha dichiarato: "L'Ecopass è una creatura che deve essere nutrita in continuazione, o rischia di perdere i suoi effetti". Già perchè Milano non sta mai ferma e allora guardiamo i dati:

dati di marzo 2008, già molte perplessita, passa dal 24,5 al 17,3 (rispetto all'era pre-Ecopass) la riduzione degl'ingressi nella Cerchia, dal 30 al 19% il taglio al Pm10, dal 12,5 all'8% la diminuzione del traffico fuori dai Bastioni. Malino.
dati di dicembre 2008, prima dell'Ecopass entravano nei Bastioni una media di 98 mila veicoli al giorno. Da quando è scattato il ticket, il numero si è immediatamente ridotto, passando a una media di 80 mila al giorno. A partire da ottobre 2008, la tendenza si è però invertita: arrivando a 85, anche 87 mila auto al giorno. Ma queste 7 mila auto in più non sono veicoli che pagano. Entrano gratis.
dati di gennaio 2009, otto giorni fuorilegge su 10. Nonostante la neve, il vento. Nonostante l'Ecopass. E, notizia forse peggiore, la velocità dei mezzi Atm e gli incidenti sono tornati ai livelli pre-Ecopass.
Siamo all'eutanasia di un provvedimento timido che sta morendo per colpa dell'immobilismo della maggioranza. Oggi lancio una nuova proposta, che fa bene anche ai polmoni di chi vive in periferia, è il modello di Stoccolma (studiato recentemente anche dall'assessore Croci): pagano tutti, da uno a sei euro a seconda dell'orario, la cifra viene prelevata direttamente dal conto in banca, ma soprattutto si paga anche per uscire dalla città, Sono esentati solo i veicoli a minore emissione inquinante, gli ecologici, alimentati da benzine bio, come l’etanolo, e quelli a motore ibrido-elettrico. Certo anche lì, prima di introdurre la tassa si sono incrementati i mezzi di trasporto pubblico. Sono state introdotte 16 nuove linee e 200 pullman in più, solo per le aree limitrofe di Stoccolma. Il risultato è che il 60% delle persone usa autobus, treni e metro per andare a lavorare.

Forza, migliorare è possibile.

Roberto Codazzi

 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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