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 A LINATE SOLO IL MILANO-ROMA. SE LA LEGA PERMETTE

 

L’entrata nel capitale della Nuova Alitalia di Air France ha tappato la bocca a tutti i ciarlatani e, con pragmatica altezzosità a Parigi si brinda.

Ma non è delle molteplici forme che assume l’inganno che voglio parlare. Ho la sensazione che, oramai, solo Bonaiuti e qualche altro governativo di strettissima osservanza, possa credere che scaldi ancora il cuore di qualcuno il solo argomento dell’italianità, per quattro anni, degli ori di Alitalia, mentre tutti, (nessuno escluso, ripeto tutti) paghiamo il resto, cioè i costi (quelli sociali legati alle attività “improduttive”- mi viene in mente Scajola e il suo volo per Albenga- G.A.Stella docet).

Parliamo di Linate.

Il 28 agosto scorso, con la solita invidiabile tempestività l’ex sindaco Paolo Frigerio (che è solo “ex” di qualche carica mentre continua abilmente a macinare palloni nel centrocampo della politica cernuschese), proponeva di approfittare del momento per sollecitare i leghisti (e, quindi, SEA) a non strafare, e, quindi, indurli a mollare Linate per godersi la vittoria di un piano industriale CAI che prevedeva il “potenziamento” di Malpensa.

Ma la tempestività non è sempre un merito.

Non prendertela Paolo (non lo dico a me stesso, lo dico a te Paolo Frigerio), ma nel tentativo di imbonirti i parenti (non più serpenti) leghisti hai dato credito ad una classe dirigente che ha dimostrato di essere molto meno affidabile di quanto la nostra concreta banalità provinciale giustamente si aspetti.

Hanno parlato tutti per far prendere aria ai denti, mentre le trattative vere le conducevano i capitalisti (cioè quelli che del mestiere di far volare gli aerei non ne sanno niente e fanno un’operazione puramente finanziaria).

La sola politica che ha vinto è stata quella romana. Anche Malpensa è caduta.

Adesso speriamo che ce la caviamo. Mi viene da dire che quello che ha parlato di meno,  cioè Formigoni, forse è l’unica speranza per mettere in campo degli imprenditori veri, lombardi per davvero, che lavorano, e non vivono di rendita finanziaria, per essere sicuri che la Lombardia non sia isolata dai voli intercontinentali. Ma con una società vera, che sta sul mercato e non gode dei privilegi di modifiche normative preconfezionate il giorno prima della firma dello statuto.

Pensa te, devo avere fiducia in Formigoni, è l’ultima spiaggia, sorvoliamo sulla signora Moratti, e lasciamo stare Penati, che sappiamo che vale come il due di briscola, perché la Provincia di poteri su questa partita non ne ha.

E, allora, Linate ?

La conclusione resta corretta, anzi, a maggior ragione, Paolo, ora è il momento di affondare il coltello. SEA sta già correndo ai ripari concentrando l’attività di core business su Malpensa per non farsi trovare impreparata all’eventuale potenziamento degli accordi bilaterali (gli slot l’hanno capito tutti che sono una delle poche voci del lato attivo di CAI), e contenere il buco determinato dal cargo che non c’è più. SEA ridimensiona le partecipazioni non strategiche (vedi società di gestione di Orio), SEA molli la presa su tutto ciò che non è Milano-Roma a Linate.

Ma non vorrei che a mettersi di mezzo adesso siano i leghisti, che per salvare la faccia sono diventati anche loro difensori di Linate. Dimmi che sbaglio, ti prego, se no la cosa si complica parecchio.

Agenzia di ieri

14:07 Castelli: "Fare morire Linate è un'idea solo di Cai" :"Fare morire Linate è un'idea solo di Cai. Sono loro a dirlo, non il governo, non la Regione Lombardia, non il Comune di Milano". A sostenerlo è il sottosegretario alle Infrastrutture Roberto Castelli, al termine di un incontro al Pirellone con il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Giulio De Capitani. Proprio oggi in Consiglio saranno discusse due mozioni sul destino di Malpensa e a tale proposito, ha spiegato Castelli, "la Lega si è già espressa e senza la Lega in Parlamento non si va da nessuna parte".

Paolo, hai ragione tu: in tutto questo casino almeno non facciamo incazzare anche gli abitanti dell’est Milano.

In sequenza io lo dirò a: Comincini, Penati, (mi viene più facile contattarli), agli altri,leghisti in testa, Paolo, pensaci tu, che parli con tutti, e…. sii convincente.

 

Paolo Della Cagnoletta


 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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