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Avere la Lega a Roma e non accorgersi

 

Altro che vittoria elettorale, altro che forza del Nord a Roma, altro che fine degli sprechi capitali. In questo inizio i governo la Lega Nord ha dovuto cedere su tutto alle richieste dell'alleato di Arcore, che più che al Nord guarda con molto interesse, elettorale si intende, al sud.

Per prima cosa viene eliminata l'unica imposta veramente federale: l'ICI. Non che non andasse tolta, ma adesso i comuni deve mettere a bilancio la carità romana che Tremonti concederà (o non concederà, dilemma amletico). Però, in compenso, è stata introdotta una norma che permette di andare in deroga ad ogni Piano Regolatore e vendere pezzi di territorio a costruttori e amici.

Poi il Ponte sullo Stretto, opera megalitica, inutile e costosa, anzi costosissima, bloccata con fatica dal Governo Prodi, è subito stata rilanciata da Berlusconi, con il carico di appalti collusi con la mafia che si tirerà necessariamente dietro, con le consulenze milionarie e con i lavori protratti all'infinito.

Venne poi l'Alta Velocità Roma – Milano, forse per far arrivare i deputati del Nord in Parlamento, visto che i costi la rendono molto poco accessibile. In cambio sono stati tagliati i finanziamenti per oltre 1.000 treni dei pendolari, e chi deve andare ogni giorno a lavorare in treno non è molto contento.

Per quanto riguarda Malpensa, rubo le parole all'ex sindaco leghista Paolo Frigerio: “In questo momento mentre i primi voli CAI Alitalia-Air France staccano i carrelli dalla pista, una solenne e definitiva impressione è calata sulle brume padane. Bossi, Moratti, Formigoni, il "fronte del nord" incassa una solenne e definitiva “inculata”. (il francesismo è suo, ndK)” e ancora, più avanti: “Una vergogna per i politici che rappresentano gli interessi del nord. C'è ora da scervellarsi per capire come pensano ancora nel futuro di prenderci per il culo, lasciando a casa il personale di SEA per finire di pagare i debiti della Magliana.”. Non potrei essere più chiaro.

Ma non finisce qui, come spesso ci ricorda in consiglio comunale il consigliere leghista Rocchi, alcuni comuni del sud non rispettano affatto il patto di stabilità. E cosa fa il Governo con la Lega dentro? Prima vengono regalati 140 milioni di euro a Catania, poi, notizia fresca, un emendamento al decreto anti-crisi toglie i limiti di spesa a Roma, così che possa sforare liberamente (Milano, Torino, Venezia, Bologna, Genova no!)

E potrebbe anche essere finita qui, ma le vie che portano i soldi sono infinite infatti il 6 novembre viene presentato da alcuni ministri tra cui Maroni un decreto legge (n.172) che prevede, tra le altre cose, gli incentivi cosiddetti “Cip6” all’incenerimento della parte non biodegradabile dei rifiuti ed alle cosiddette “fonti assimilate” (articolo 9). Cioè risorse destinate alle energie rinnovabili vengono date a chi brucia i rifiuti. Non basta? E allora vi dirò anche che questi incentivi all’incenerimento che alterano il mercato, è stato calcolato, comporteranno una ulteriore spesa sulle bollette dei cittadini pari a 2 miliardi di euro. Di questi contributi circa 1.6 miliardi di euro, verranno inviati per i costruendi inceneritori nella Regione Sicilia, dove si progetta di bruciare il 65% dei rifiuti solidi urbani prodotti, mentre la legge nazionale italiana indica nell’obiettivo di legge del 65% la percentuale di raccolta differenziata da raggiungere entro il 2012 (il contrario) e quella europea sulla parte urbana del 50% a livello continentale sugli urbani e del 70% per gli industriali.

Solo piccoli esempi di come la politica che il Corriere della Sera definisce delle “norme annunciate” con cui la Lega è tornata al Governa in realtà sta profondamente danneggiando il sistema paese Italia proprio a partire da quel Nord che si fregia di rappresentare.

Roberto Codazzi


 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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