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SCUOLA:
IL LUME DELLA RAGIONE CONTRO LA BEATA IGNORANZA
 


Un piccolo ma significativo lume della ragione si è acceso anche a Cernusco. Mercoledì 29 ottobre la pioggia e la conversione in legge del decreto Gelmini non hanno infatti fermato studenti, insegnati e genitori, scesi in strada per dire no ai tagli alla scuola pubblica statale, all’università e al futuro del nostro paese.
Tutti sono ormai consapevoli che i primi effetti della controriforma Gelmini li misureremo proprio sulla nostra pelle. Basta pensare che in provincia di Milano il 90% degli alunni frequenta il tempo pieno, per cui oltre 140 mila famiglie saranno messe seriamente in difficoltà dalla riduzione dell’orario scolastico. Cernusco è in linea con questa media, con punte di straordinaria eccellenza.
È dunque doveroso impedire che la scuola faccia improvvisamente un balzo indietro di quarant’anni, con un colpo di mano che rimanda a metodi da regime autoritario. Le grandi mobilitazioni di questi giorni in tutta Italia dimostrano che c’è un ampia e crescente opposizione nei confronti della dismissione del diritto all’istruzione pubblica, all’accesso al sapere e ad un formazione di qualità.
Una battaglia di fondamentale importanza per la difesa della democrazia, per la concreta possibilità d’incontro tra culture differenti e anche per la ricerca di soluzioni utili ad uscire dalla crisi finanziaria ed economica in atto. Che speranze può avere, infatti, un paese che taglia i finanziamenti all’educazione e alla scuola pubblica, che non investe in ricerca e alta formazione universitaria o che divide i bambini in base al paese di provenienza e al colore della pelle?
Nessuna. Sarebbe il buio totale. E allora benvenuta fiaccolata! Benvenute tutte le iniziative e le mobilitazioni che si vorranno
mettere in campo per fermare la dismissione di tutto ciò che è pubblico – non a caso si parte con la scuola, ma il prossimo passo sarà la sanità –, per impedire che si imponga un sistema educativo discriminante ed escludente, per riaffermare l’importanza della partecipazione popolare alle scelte che riguardano il presente e soprattutto il futuro di tutti.
Questo non è che l’inizio di un percorso comune, che come forza politica ci vede partecipi e attivi accanto ai movimenti, alle associazioni e ai comitati, così come nelle istituzioni locali, per impedire che il progetto di distruzione della scuola e dell’università pubblica statale vadano definitivamente in porto.
Prossimo obiettivo, sul quale è già stato raggiunto un generale consenso anche tra le forze politiche di centrosinistra, sarà la battaglia referendaria per abrogare la legge appena approvata dal parlamento. Un altro lume da accendere contro la beata ignoranza.


Rifondazione Comunista
Circolo di Cernusco s/N

 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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