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IL NOBEL A GALLUZZO

 

Attesa con impazienza da tutti gli amici del Bar Sport, ardentemente desiderata da schiere di affezionati lettori, gagliardamente pretesa da coorti di guardie padane, l’ultima fatica letteraria del segretario cittadino della Lega Nord –uno scrittore di indubbia fama condominiale- ha finalmente visto la luce del sole delle Alpi.

La sapiente mescola di fantasie oniriche, visioni allucinate, avventurose interpretazioni della realtà ed acrobazie sintattiche -amalgamate dal consueto stile allusivo e raffinato- irrompe con autorevolezza nelle ovattate stanze dei nordici accademici oggi alle prese con l’assegnazione del prossimo Nobel per la letteratura.

Spassosa l’assimilazione del governo Prodi all’armata Brancaleone, fondamentale la dotta analisi degli ultimi risultati elettorali, coraggiosa la qualifica di “pagliacciata” dispensata da chi appartiene allo stesso movimento che ha venerato l’ampollina con l’acqua del dio Po.

Il successo ottenuto dall’iniziativa di distribuzione del pane ad 1 euro/kg, con l’esaurimento della scorta di 100 kg nella prima ora di presenza a Cernusco come nelle altre piazze della provincia di Milano, testimonia una sola cosa: la totale incomprensione della lucidità del pensiero Galluziano da parte del popolo. Un triste destino che accomuna tutti i grandi pensatori della storia, perennemente in anticipo sui tempi che ad essi tocca vivere. Lo stesso avviene per l’abolizione dell’ICI, introdotta dal governo Berlusconi subito dopo la vittoria elettorale, con l’appoggio della Lega Nord: l’unica imposta patrimoniale interamente gestita dai Comuni è stata sostituita da incerti trasferimenti dall’odiata Roma, in un impeto di federalismo fiscale contromano che sfugge ai poveri sindaci ma che certamente trova una sua giusta –anche se oggi purtroppo sconosciuta- collocazione nella logica che alberga nei pensieri leghisti.

Essere in anticipo sui tempi, indicare al volgo la via maestra, essere tanto lungimirante da apparire incompreso: questo il destino di chi è stato prescelto per indicare ai padani la strada verso l’indipendenza del proprio pianerottolo e la difesa dai barbari residenti nella via adiacente.

 Ermes Severgnini


 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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