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Linate city airport
Lettera aperta agli amici Sindaci della Martesana

 

 Con la presentazione del piano industriale della nuova cordata che andrà a rilevare Alitalia si intravedono, finalmente, spiragli di razionalizzazione del traffico aereo nell’area milanese.

Spiragli  che i “Sindaci combattenti” (ma al momento poco efficaci per la necessità di battagliarsi l’un l’altro per spostarsi il disagio dei sorvoli ) dovrebbero tener conto nel rinnovare presenti o future battaglie  comuni contro i sorvoli delle nostre città.

1)      Nel piano industriale la  nuova “Compagnia aerea Italiana” che nascerà dalla fusione delle attività di volo di Alitalia e Air One prevede una  razionalizzazione della propria attività  negli scali milanesi , proponendo per le proprie opzioni di trasporto un forte potenziamento degli slot a  Malpensa e un ridimensionamento di  quelli a Linate e Bergamo . Un’impostazione in palese “discontinuita’” rispetto alla presente impostazione di Alitalia palesemente romanocentrica

2)      E’ una linea coerente  con lo sviluppo del nostro territorio e  di Milano Città Expo  2015. Ben prima di quella data, sarà infatti  forte la  necessità di un aeroporto moderno ed efficiente per uno sviluppo dei collegamenti internazionali da e per Milano. Aeroporto che per ovvi motivi tecnici non può essere  quello di Linate.

3)      In questo senso la nuova compagnia di bandiera italiana prevede di potenziare a 44 le destinazioni raggiungibili direttamente da Malpensa e di ridurre notevolmente quelle da Fiumicino, riportando il baricentro del trasporto aereo internazionale nel naturale suo alveo , il nord, che da solo fornisce circa il 66% dei passeggeri internazionali

4)      Milano, la Lombardia, il nord  avranno così un vero aeroporto internazionale da cui decollare per raggiungere direttamente altre e svariate destinazioni

5)      Per Linate la nuova compagnia  aerea  italiana prevede la  scomparsa (o quasi) dei  propri collegamenti  internazionali  riportando Linate al più confacente ruolo di aeroporto cittadino (city airport): il collegamento punto a punto con Roma , con la conseguente   creazione di un servizio shuttle  per la capitale (un volo ogni 1\2 ora), migliorando quindi il servizio e le accessibilità  della tratta più usata dai viaggiatori italiani.

In questo quadro che sembra idilliaco, sicuramente numerose   potranno essere le problematiche  : 1)la creazione di un sostanziale monopolio della tratta MI-RO, 2)l’ulteriore trasferimento  di lavoratori  SEA a Malpensa e quindi noie sindacali in vista, 3)gli abitanti dell’est Milano  che si lamenteranno perché privati  del bel vizietto di mangiarsi un caldo croissant a Parigi con pochi minuti di viaggio extraereo , 4) gli inevitabili esuberi Alitali .

Ma  una cosa è certa : per quanto attiene il problema sorvoli  sul nostro territorio, il crollo di Alitalia e la sua ricomposizione  in altra compagnia con questi  nuovi obiettivi, diviene un’occasione unica e  imperdibile per  diminuire il rumore sopra le nostre teste.

A mio avviso, sperimentata l’estate in corso, 35 minuti di bus per raggiungere Malpensa valgono bene l’abbattimento del  quotidiano risveglio mattutino a suon di virate.

I sindaci della nostra zona dovranno comunque lottare e vincere molte insidie per mantenere più qualità sopra le nostre teste:

1)      Vigilare affinché, al di là del piano industriale della nuova  compagnia di bandiera , Linate diventi in breve tempo un reale city airport , con traffico ridotto e per pochissime destinazioni anche per le altre compagnie.

2)      Per fare ciò occorre da una lato disincentivare economicamente gli atterraggi a Linate ( prima che lo faccia la lunga mano della concorrenza) e dall’altro incentivare il trasferimento di altre compagnie aeree a  Malpensa  e a Bergamo (low cost) ed evitare che gli slot  lasciati liberi da Alitalia siano riempiti da altri (cioè che SEA abbia botte strapiena e moglie strafatta dall’alcol...)

3)      Occorrerà quindi rivolgere le  attenzioni  politiche  sull’ente gestore dei due aeroporti Milanesi  la  SEA,  governata da un capace presidente leghista , con capitale di controllo del comune di Milano e con buona partecipazione Provinciale.

4)      I sindaci uniti  e speriamo  con essi il presidente provinciale , dovranno convincere l’ingordo capoluogo che SEA, MILANO, HINTERLAND ,L’AREA del VARESOTTO tanto cara ai ministri leghisti, hanno già “portato a casa” (con sapienza e lungimiranza) un risultato politico ed economico di assoluta rilevanza : dalle ceneri di Alitalia (e dalla sua ricomposizione\razionalizzazione) è risorta Malpensa , è risorta Milano, è rinata SEA con prospettive grandiose  (Alemanno  infatti…non l’ha presa bene…).

 

Ora dunque  (quasi ) tutti sono felici ma vorremmo esserlo un po’ anche noi dell’Hinterland !

Sostituiamo quindi lo “stop ai sorvoli”  con un più adeguato  e raggiungibile “SEA e MILANO : Non fate gli ingordi” : la trasformazione in city airport  di Linate con una reale e sostanziosa  diminuzione di slot  a disposizione (  e quindi  di traffico  aereo complessivo),   diventano  la vera carta da giocare sui tavoli della politica per la qualità della vita delle nostre città.

SEA ha già vinto la sua battaglia con il potenziamento di Malpensa, ora sia clemente con le nostre orecchie .

 

 Cordialmente

Paolo Frigerio

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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