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GARZANTI, OCCASIONE PERDUTA! 


Poco più di tre anni or sono  abbandonavo la giunta comunale in disaccordo con le priorità urbanistiche  alle quali era costretto il sindaco.

Mio incarico, fresco di pochi mesi, era stato quello di dare ordine e valorizzare il comparto di Villa Alari, intendendosi per comparto, tutta l’area che ruotava attorno alla villa, comprese quindi le possibilità edificatorie  delle ali della villa stessa, dell’ex Alberti lungo la via Cavuor, dell’ex Garzanti, e della riqualificazione della stazione della metropolitana di Viale Assunta.

In un paio di mesi ero giunto all’accordo con i Frati Fatebenefratelli, siglato dopo le mie dimissioni dal sindaco stesso e dalla consigliera Terracciano e avevo fatto redigere un primo elaborato tecnico informale di valorizzazione del comparto

A fronte del sacrificio delle ali della villa in chiave residenziale, la stessa sarebbe dovuta diventare cuore pulsante della città con funzioni di prestigio, attraverso la pedonalizzazione di via Cavour, impedendo il traffico passante e rendendo agevolmente percorribile  a piedi il tratto di via  4 novembre  a fianco di Villa Gervasoni, da e per la stazione metropolitana.  

Al posto di via Cavour il traffico veicolare proveniente da fuori paese avrebbe potuto percorrere una nuova via che, attraversando il cannocchiale verde della villa, in trincea, avrebbe unito viale Mazzini a viale Assunta all’altezza ed a fianco delle linee celeri dell’Adda, dopo l’abbattimento della orribile struttura scolastica, che sarebbe stata riedificata a fianco dell’Itsos, al Giaggiolo,  andando a costituire un vero e proprio campus scolastico dotato di tutti gli impianti sportivi (del tutto assenti nell’attuale sede Ipsia).

Questo progetto di valorizzazione del comparto, solo abbozzato, prevedeva anche interventi edilizi di privati graduati negli anni  sulle ali della Villa,  sulla Garzanti per edilizia convenzionata, sull’ex Alberti e sulla stazione Metropolitana da ristrutturare quest’ultima attraverso un accordo di programma tra Atm Comune e Privati, in un nuovo contesto che prevedesse anche spazi commerciali e di svago. In pratica con questa operazione si sarebbe tolto il traffico su viale Assunta, dalla stazione verso il paese e su via Cavour fino all’innesto di via Fatebenefratelli. Il traffico in ascesa su viale Assunta prima della stazione sarebbe stato dirottato sulla nuova via in trincea fino a viale Mazzini per poi rientrare sulla via Cavour, sia che si  volesse tornare in   paese attraverso la via Fatebenefratelli, sia che si girasse in direzione Ronco. Anche l’attuale snodo dell’alzaia del naviglio  su viale Assunta, con la pedonalizzazione del tratto dalla stazione al paese avrebbe perduto la criticità attuale  per il continuo incrocio tra biciclette che la percorrono e  le auto in entrata o uscita del paese. Villa Alari con la chiusura e lo smantellamento di parte di via Cavour sarebbe divenuta un unicum con villa Greppi attraversi i giardini antistanti. Via Cavour sarebbe stata percorribile, provenendo da Viale Assunta, solo per il tratto  di fronte alle nuove attuali costruzioni e solo ai residenti  in centro ed a quanti avessero voluto utilizzare un centinai di posti macchina realizzati sotto gli attuali nuovi giardini all’italiana posto davanti a Santa Maria.  Sulla visione di insieme della proposta, per quanto non se ne fosse discusso in riunioni ufficiali, c’era unità di vedute nella maggioranza.

Era il crono programma  a dividere..

La mia linea era: Precedenza assoluta a Villa e Garzanti sulla quale realizzare solo edilizia convenzionata e affittanza di carattere sociale. Successivamente, negli anni, Alberti e via dicendo, privilegiando comunque Piani Integrati di Intervento su aree già edificate e da recuperare rispetto al sacrificio di nuove aree verdi.

Alla luce di queste convinzioni avevo insistito io che i progetti dei privati fossero resi pubblici nella tradizionale fiera di san Giuseppe del 2005, proprio perché i cittadini venissero a conoscenza di ciò che stava sul tavolo degli amministratori.

Per la verità proprio qualche giorno prima della Fiera di San Giuseppe arrivò anche il progetto Matplast di cui avevo sentito parlare, ma che non sfiorava minimamente le mie competenze. Ne presi atto e lo vidi affisso a fianco degli altri nello stand del comune in Fiera.

L’incidente di percosro che portò alle mie dimissioni fu un pretestuoso stop all’iter della villa posto in giunta da un assessore di Forza Italia, ma la motivazione vera che già agitava la situazione erano le priorità degli interventi edilizi, che, non vedevano  al primo posto, come io chiedevo, la realizzazione dell’intervento di edilizia convenzionata  e di affittanza sociale sull’area Garzanti, con la procrastinazione negli anni degli interventi di edilizia speculativa.

Vinse la speculazione e me ne andai.

A tre anni di distanza la situazione è sotto gli occhi di tutti.

Decine e decine di appartamenti realizzati  in città, inaccessibili alle giovani famiglie cernuschesi, restano invenduti o sfitti.

Il famoso e fumoso Pz naviga da anni nei meandri dei palazzi di giustizia.

Tutto questo per dire che cosa?

Che se la giunta di allora avesse avuto accortezza politica e senso pratico,dando priorità ai reali bisogni di alloggi per giovani coppie a prezzi accessibili, invece che saziare le brame di pochi privati, Cernusco ora avrebbe già pronti 150 e più alloggi in edilizia convenzionata ed in affittanza sociale su di un’area non periferica , di prestigio e servita ottimamente dalla metropolitana. Decine e decine di giovani famiglie cernuschesi, anzichè emigrare, avrebbero acquistato la propria casa in città al prezzo di 1600/ 1700 euro al metro quadrato.

E si sarebbe dato l’avvio alla valorizzazione del  comparto di Villa Alari, ignorato dalla nuova giunta che, prigioniera di un’incauta promessa elettorale, ha perso, negando alla Constantes la possibilità di procedere sulla ex Garzanti, un’occasione storica per dimostrare che davvero gli stanno a cuore le giovani coppie cernuschesi, agevolando la realizzazione di alloggi a prezzi accessibili e in affitto sociale in tempi rapidi e senza sacrificare ulteriore verde.

Dario Collio

 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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