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 EXPO 2015

 

Accogliendo l’invito del Prof. Gianstefano Frigerio, la sera del 3 giugno ho partecipato al convegno “Gli effetti dell’Expo 2015 sull’Est Milanese” organizzato dal Centro Culturale Tommaso Moro presso il Centro Civico di Segrate – Milano Due.

La sala non era sufficientemente capiente per ospitare il numerosissimo pubblico, fra cui numerose  personalità del mondo imprenditoriale e politico della ns. città.

I lavori sono stati aperti dai saluti del presidente D.ssa Ivana Raguzzi e dalla relazione introduttiva dell’Assessore Regionale alle Infrastrutture e Mobilità  Raffaele Cattaneo, dal quale abbiamo ascoltato con piacere che le infrastrutture già programmate dalla Regione e dalla Provincia subiranno un’accelerazione in vista dell’evento suddetto.

Sono poi intervenuti quasi tutti i sindaci della zona Est di Milano, coordinati dall’Assessore del Comune di Milano Gianni Verga (ha posto qualche interrogativo  l’assenza del ns. sindaco Eugenio Comincini).

È stato molto interessante constatare la qualità e la quantità delle aspettative manifestate dai relatori, nonché dagli interventi sulle infrastrutture suggerite o auspicate, ed è apparso a tutti evidente come questo evento accomuni tutti gli amministratori indipendentemente dal colore politico delle amministrazioni che presiedono: la trasversalità politica è determinata dall’importanza che l’Expo riveste per tutto il ns. territorio e per i riverberi che rappresenta.

Sette anni ci dividono dall’evento e conoscendo la lentezza della macchina amministrativa sono veramente pochi, ecco allora l’importanza di un convegno che promuove un processo di analisi sulle scelte, mette in relazione gli amministratori, detta le priorità degli interventi e attiva la clessidra in cui davvero il tempo  diventerà  l’arbitro e il giudice delle scelte che si potranno realizzare.

Nelle conclusioni, il Prof. Gianstefano Frigerio, ha auspicato  sostanzialmente tre cose che sono correlate fra di loro: che gli amministratori  facciano  “sistema” superando gli steccati politici, che si evitino i localismi e che le scelte che verranno compiute travalichino l’Expo e rimangano nel tempo con opere che possano determinare una crescita sostenibile.

Infine, ha sostenuto, quale elemento caratterizzante e  prioritario, la necessità di far emergere una identità leggibile, comune al ns. territorio, culturale, artistica  che rappresenti il faro, la luce che guidi le ns. scelte.

Un’analisi condivisibile così come gli interventi della maggior parte degli amministratori  mi sono sembrati carichi di buon senso.

In macchina, sulla strada di ritorno verso casa, discutendo con gli amici che hanno, con me, condiviso la serata ci si chiedeva se non sia urgente ed opportuno far decollare l’albergo Melghera suggerendo alla nostra Amministrazione, al sindaco Eugenio Comincini,  di invitare senza indugio l’imprenditore proprietario a riprendere i lavori senza che l’Amministrazione ponga vincoli particolari: ci sarà sicuramente bisogno di alberghi per alloggiare la quantità di visitatori previsti (280.000 giornalieri per 6 mesi).

Inoltre potrebbe essere interessante proporre ai turisti che vengono per l’Expo itinerari turistici alternativi proponendo per esempio la visita delle “ville della martesana” magari navigando il naviglio.

La ns. villa Alari con il relativo parco didattico potrebbe rientrare a pieno titolo in questo itinerario. La regione Lombardia potrebbe  essere sensibile a dare  un aiuto, un contributo se adeguatamente sostenuto da un valido progetto.

Forse, se l’Amministrazione precedente non avesse fatto lo “spezzatino” rendendo residenziali le ali della villa, si poteva essere più ambiziosi candidando  villa Alari a diventare  sede di una Facoltà delle numerose Università presenti a Milano, c’erano e ci sono tuttora tutti i requisiti per essere attraente quali la vicinanza alla metropolitana, alla biblioteca ed inserita in un grande parco.

La macchina comunque è partita, spetta ora ai ns. amministratori aprirsi nei confronti delle amministrazioni vicine e dialogare in modo costruttivo affinchè le potenzialità della ns. città non rimangano solo dei sogni chiusi in un cassetto.

Suggerirei infine ai cittadini di mettere al servizio della comunità e dell’Amministrazione l’ampio bagaglio culturale  e  di idee, di lasciarsi quindi coinvolgere da questo evento scrivendo le loro proposte sui canali mediatici della ns. città.  

 

 Vittorino Cazzulani


 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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