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 UN RISOTTO POLITICO

 

Molti cernuschesi devono ringraziarla , signora Raffaella, per aver posto una domanda fuori tema, ma non troppo.

Perché ha permesso di sollevare il coperchio su un “risotto” politico consumato nelle ultime elezioni amministrative.

E’ necessario, quindi, spiegare bene cosa è successo nelle ultime elezioni amministrative prima di tirare delle conclusioni.

Nelle ultime elezioni locali ci sono stati diversi candidati sindaci supportati da diverse liste di partito e/o civiche. Mi limiterò, nella mia analisi, ai tre candidati che hanno ottenuto il maggior consenso elettorale: Comincini, Cassamagnaghi e Cogliati.

Come lei sa al ballottaggio andarono Comincini e Cassamagnaghi.

Nelle due settimane che precedettero il voto del ballottaggio ci furono diversi contatti fra i due  candidati sindaci al ballottaggio o loro rappresentanti e le forze politiche escluse dal ballottaggio in particolare nei confronti delle forze politiche che componevano l’alleanza del “cuore” ovvero la Lega,  i Federalisti e Obiettivo Cernusco.

Un accordo elettorale  sancito tra le forze politiche dell’alleanza del cuore  lasciava libertà di scelta ai propri direttivi su chi appoggiare in sede di ballottaggio qualora  non fosse entrato al ballottaggio il proprio candidato sindaco ovvero Claudio Cogliati. 

Detto questo le tre forze politiche si mossero in ordine sparso: La Lega veniva richiamata all’ordine dagli organi di partito regionali che in ottemperanza all’alleanza politica nazionale con Forza Italia  chiedeva di appoggiare il candidato Cassamagnaghi  ma al tempo stesso era combattuta al proprio interno per un discorso di coerenza avendo impostato tutta la  campagna elettorale di forte critica nei confronti dello stesso.

I Federalisti forti di una campagna “contro”  Cassamagnaghi iniziarono un percorso di avvicinamento nei confronti di Comincini con il quale siglarono un “agreement” attraverso il quale Comincini in caso di vittoria avrebbe chiamato la Mandelli a partecipare alla Giunta a garanzia di alcuni punti del  programma elettorale “del cuore”   in cambio i Federalisti si impegnavano pubblicamente  a votare Comincini.

Noi di Obiettivo Cernusco, in quanto lista civica non schierata politicamente, siamo stati  contattati da entrambi i candidati, ma abbiamo deciso ufficialmente di lasciare libertà di voto ai nostri elettori.

Fu deciso, negli ultimi quattro giorni prima del ballotaggio, di votare  Comincini per un unico motivo:  perché ritenemmo totalmente inaffidabile l’altro candidato , il passa parola permise infatti ai 380 voti di preferenza su 470 circa ottenuti  di prendere la direzione dell’attuale sindaco.

Fu la vera differenza perché se quei 380 voti anziché votare a favore dell’attuale sindaco avessero votato per l’altro candidato la vittoria non avrebbe arriso a Comincini. Furono i voti determinanti, decisivi nell’attribuire la vittoria a Comincini (700 voti circa lo scarto fra i due candidati).

Questo era giusto dire per contribuire alla verità dei fatti e cioè che non sono stati solo i voti dei Federalisti ad essere decisivi.

I Federalisti, dobbiamo riconoscerlo, sono stati però più scaltri: a differenza di Obiettivo che non chiese nulla in cambio del voto dei suoi elettori,  i Federalisti  massimizzarono  il loro impegno verso l’attuale sindaco siglando  l’accordo suddetto.

In verità il sindaco Comincini promise in caso di vittoria di gratificare l’impegno “in zona cesarini” di Obiettivo Cernusco, anche se O.C. non ha mai chiesto nulla in cambio del voto. Il Sindaco ebbe modo di ribadirlo in alcune occasioni ma poi non diede alcun seguito alle promesse fatte perciò noi ci sentiamo ancora in credito, un credito ovviamente “in sofferenza” ma ripeto noi abbiamo dimostrato in diverse circostanze di non essere attaccati alle poltrone.

Oggi  l’attuale sindaco è in un angolo in un “cul de sac” da cui difficilmente potrà uscire: se deciderà di tenersi Claudia Mandelli in giunta onorando l’agreement con Paolo Frigerio dovrà accettare anche le critiche su temi sensibili ai cittadini cernuschesi quali per esempio la sicurezza, la viabilità e di conseguenza l’inquinamento se, al contrario, deciderà di stracciare l’accordo e toglierà le deleghe alla Mandelli avrà  attacchi ancora più virulenti da parte dei Federalisti e compatterà le opposizioni.

L’accordo elettorale  siglato da Frigerio rende superflua la presenza dei Federalisti in consiglio comunale. Al tempo stesso l’onestà  e l’etica di comportamento dell’attuale sindaco attribuiscono  all’accordo un impegno morale che sta a monte della maggioranza in  Consiglio Comunale.

Quindi Comincini è prigioniero e costantemente sotto scacco di Frigerio? Penso di sì è il prezzo che deve pagare alla vittoria ottenuta scendendo a compromessi con un politico navigato come Paolo Frigerio.

E’ un bene o un male questo pungolo nei confronti dell’amministrazione? Se spogliato dalle strumentalizzazioni  può essere un bene ovvero  servire alla città in aggiunta a quanto viene fatto in Consiglio Comunale.

C’è però molta miopia nell’ attuale maggioranza e quanto detto da Paolo Frigerio ci sembra condivisibile ovvero che malgrado il recente risultato politico nazionale abbia punito le forze politiche che compongono l’attuale maggioranza amministrativa la stessa non si preoccupi di allargare la propria base di consenso nei confronti dei protagonisti della vittoria elettorale, facendoli partecipi delle scelte politiche attribuendo loro  incarichi di responsabilità.

Le liste civiche sono una risorsa per la città, per la società, è puro entusiasmo politico finalizzato a  migliorare la qualità della vita della città in cui viviamo. Non ci interessa la carriera politica nei grandi partiti. Le liste civiche, non schierate, dovrebbero essere coinvolte indipendentemente dal colore politico della maggioranza perché il loro vero patrimonio sono li idee e la capacità di realizzarle.

Abbiamo nei confronti dell’attuale sindaco e della maggioranza un rapporto di stima e di fiducia. Inoltre abbiamo avuto degli incontri costruttivi con Assessori in particolare con Claudia Mandelli e Maurizio Rosci dei quali abbiamo apprezzato l’opera sin qui svolta e quella prospettica, siamo però al tempo stesso preoccupati del silenzio politico relativo alla condivisione delle scelte e delle responsabilità su temi importanti quali la destinazione futura di Villa Alari, della vecchia filanda, dell’albergo Melghera, dell’elettrodotto, della nuova scuola …  

Forse qualcuno dentro il “Sinedrio” pensa che i quattro anni di governo siano un’eternità?

Forse qualcuno pensa che i Samaritani siano sempre disponibili?

Qualcuno dentro la maggioranza dovrebbe suonare la sveglia: l’ora di ricreazione è finita!

Come vede, signora Raffaella, oggi la politica si fa anche su internet, sulla Piazzetta, e noi la ringraziamo per questa opportunità di chiarezza che ci ha permesso di realizzare: probabilmente oggi la Piazzetta ha più “voce” e più “ascolti” del Consiglio Comunale.


Enrico Quartiroli
Presidente di
Obiettivo Cernusco

 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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