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Galluzzo e i soldi dei cittadini


 

Mi duole fare polemica con la Lega di Cernusco sul Naviglio perché ho avuto modo di conoscere alcuni suoi esponenti, come Mapelli e Cogliati, ragionevoli e garbati ma il signor Galluzzo evidentemente è di una pasta diversa, ragiona per slogan triti e ritriti come quello della prima Repubblica causa di tutti i mali d'Italia.

Avventurieri, ladri ed imbecilli ci sono stati e ancora ci sono in circolazione anzi pare oggi ancor di più di ieri come confermano autorevoli ricerche internazionali che pongono l'Italia, ancora oggi, tra i paesi maggiormente corrotti del globo.

Ma veniamo a noi signor Galluzzo perché questa volta a proposito di "mettere le mani nelle tasche dei cittadini senza rendere conto a nessuno" con le sue affermazioni personalmente indirizzatemi è proprio andato a cercarsela.

Non è forse lei l'ex sindaco di Vimodrone che, anni orsono, per motivi inspiegabili fece demolire (costo circa 300 milioni di lire) il palazzo municipale realizzato negli anni '80 del valore stimato di 2,5 miliardi di lire?

Se sbaglio con le cifre mi corregga.

Con le cifre invece non sbaglio sulla Vimoservizi SPA, società di multiservizi del comune di Vimodrone, da lei creata e di cui ho fatto il presidente per tre anni riportandola in attivo dopo anni di gestioni spericolate, e da lei sempre approvate come azionista, che sono costate ben 600 milioni di lire di perdite.

Ed è sempre lei il sindaco che rifiutò la transazione con l'Eni su un vecchissimo esproprio (perché fatto, diceva lei, dai "comunisti") che avrebbe consentito al comune di Vimodrone di cavarsela con 1,5 miliardi di lire, non coltivò la causa per dimenticanza (affermazione fatta in consiglio comunale) e che oggi costerà, dopo la decisione della Cassazione, ai cittadini di Vimodrone la strabiliante cifra di 7 milioni di euro ovvero 13,5 miliardi di vecchie lire?

Come ben si può capire non è proprio il caso di venire da lei a prendere lezioni su come spendere bene i soldi dei cittadini, prima o seconda repubblica che sia.

Quanto al referendum sulla Tangenziale Nord se si farà sarà, come in tutto il mondo democratico, a spese dell'amministrazione comunale perché dei risultati dei referendum "fatti in casa", come quello da lei annunciato, non c'è proprio da fidarsi.

 

Enzo Collio
presidente Unione Laica di Cernusco sul Naviglio

 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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