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UN CAPOLAVORO POLITICO

 

Martedì sera ho assistito ai lavori del Consiglio comunale. Ero interessato all’argomento riguardante la caserma della Guardia di Finanza: voluta dall’Amministrazione Cassamagnaghi, doveva essere realizzata con i soldi di un operatore privato (valore: circa 1.500.000 euro), ma ora pare che quei soldi non bastino più e la Guardia di Finanza vorrebbe portarsi a casa la caserma senza tirar fuori un euro; il Sindaco Comincini ha quindi chiesto al Consiglio comunale cosa fosse opportuno fare.

In questo periodo anche nella nostra città sono montate, sulla scia di quanto accade a livello nazionale, polemiche sulla questione della sicurezza: ho pensato che su questo tema ci sarebbe stato un dibattito acceso ed interessante. In effetti così è stato.

La minoranza ha da subito cercato di portare la discussione sul tema “Sì alla caserma = più sicurezza per la città”. La maggioranza (ed anche la Lega Nord) hanno confutato il fatto che la presenza dei finanzieri sul territorio significhi automaticamente più sicurezza (tale presidio compete infatti ai Carabinieri). Il Sindaco Comincini, dopo aver snocciolato una serie di dati sulla sicurezza in città e sulle misure che la Giunta e la maggioranza hanno già adottato per tutelare i cittadini, ha stoppato il tentativo in atto di far apparire una realtà che non esiste, affermando che “Le emergenze passano, servono scelte concrete che restino”.

Comincini ha portato a casa una delibera votata non solo dalla sua maggioranza, ma anche dalla Lega Nord (che si fa paladina della sicurezza) che rappresenta un vero capolavoro politico. Perché? È presto detto:

1.    sì alla caserma a patto che il Comune non debba spendere di più di quanto previsto;

2.   se l’Amministrazione dello Stato non ha intenzione di tirar fuori un soldo, il gruzzolo che l’operatore privato avrebbe speso per la caserme verrebbe versato nelle casse comunali per finanziare un’altra opera pubblica (la scuola? magari!) e per un 20% a finanziare investimenti a favore della sicurezza;

3.   la minoranza si è spaccata: la Lega Nord ha votato con la maggioranza lasciando Forza Italia e il consigliere Angrisano da soli.

Con questa delibera Comincini ha dimostrato che né lui né la sua maggioranza hanno il tabù della sicurezza: tematica affrontata intelligentemente, maggioranza compatta, minoranza divisa.

Il tutto è avvenuto in assenza dell’Assessore alla Polizia Locale Mandelli, in questi giorni “coprotagonista” suo malgrado del locale dibattito sulla sicurezza (io tra l’altro non ho ancora capito se condivide o no le azioni che Comincini sta compiendo su tale tema e se ne riconosce l’impegno della maggioranza. Perché non parla?).

Cogliati, che è della Lega, ma che ha detto di parlare anche a nome di Federalisti Cernuschesi e di Obiettivo Cernusco, e Rocchi con il loro voto hanno di fatto “benedetto” l’Amministrazione Comincini: ma allora le polemiche dei giorni scorsi apparse su Cernuscoinsieme e la stampa locale? Chi ha sollevato quelle discussioni ora dovrebbe ammettere che l’Amministrazione comunale non è affatto insensibile alla sicurezza e che non c’è bisogno né di controllori né di vigilantes.

Che non si dica più che Sindaco e maggioranza non sono attenti al tema…

Dopo i recenti attacchi sulla sicurezza in città, riuscire in un risultato del genere che cosa è se non un capolavoro politico? Complimenti e grazie signor Sindaco! E complimenti anche alla sua maggioranza che ha dimostrato ancora una volta di saper dialogare con la minoranza (o almeno una parte di essa).

Nicola Baboni
Partito Democratico di Cernusco s/N


 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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