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Un monumento per l’assessore Rosci 

 

No, non ci prenda sul serio assessore. Non inizi gli scavi! Non programmi inaugurazioni !

Per lei abbiamo solo un monumento virtuale, simbolico, politico: una sorta di totem di ringraziamento che noi, con gli amici leghisti, le stiamo preparando. Siamo consci  infatti che a Cernusco lei con le sue decisioni e il suo ostinato presenzialismo sulla carta stampata, è  davvero il  nostro miglior alleato, il vero grande traghettatore di voti (quelli che fuggono dalla sinistra…s’intende!).

Le ragioni di una simile riconoscenza sono molteplici e variegate (anche se accumulate  in  pochi mesi di “lavoro”).

Ma non vorremmo oggi dilungarci sulle sue catramate contro la tradizione (della pietra in centro) o sulle piante  decennali segate senza il minimo “dibattito”  o senza verificare possibili e nuove soluzioni viarie ( dimenticandosi in un attimo quanto detto quando altri erano al governo cittadino).

Non intendiamo neppure chiederle il senso  estetico e funzionale di pochi metri di ciclabile che finisce nel nulla, ma che fa bella mostra di se in centro cittadino, corredata da tanti orridi paletti.

Non le chiediamo neanche della “grande prova di democrazia” dimostrata nel confronto con l’ennesimo comitato e con la celebre frase “si fa così e basta …..” (ma lei non era un fautore della “democrazia dal basso”?)

Non le chiediamo conto  dell’”arguta definizione” con cui ha bollato con disprezzo  (“chiacchiere da bar”) il sistema di “cross pricing” (al bar in effetti il Rosci lo vediamo spesso…..forse dovrebbe frequentarlo meno e guardarsi un po’ meglio le carte  amministrative visto  che il progetto di cross pricing era da tempo nei cassetti del suo assessorato mentre lui  non sapeva neppure di averlo!

Vorremo  invece condividere con chi ci legge, una sua “trovata” dell’ultima settimana .

Una “cosina” che potrebbe apparire  di per se “di poco conto”, ma che denota una sua  scelta politica  davvero grave ai nostri occhi, nel metodo e nel merito.

Vi è da premettere che a Roma, a Milano, a Venezia, a Bologna, a Padova, a Reggio Emilia il partito (quello di Rosci appunto) PD discute, dopo la batosta  elettorale del 13 aprile, l’opportunità della creazione di un PD del Nord.

Nel quadro di questa amabile auto-fustigazione tipica della sinistra, anche i sindaci del partito di Rosci si sono accorti che il problema SICUREZZA viene identificato come il principale malessere percepito dai cittadini e che  le risposte del PD sino ad oggi elaborate su questo tema  sono risultate, agli occhi degli elettori, del tutto insoddisfacenti: da qui la diserzione ideologica di molti primi cittadini targati PD che adottano (finalmente!) misure drastiche (molto spesso “fai da te!”) contro immigrazione selvaggia, spacciatori, stupratori,finti arrotini e compagnia cantante.

Ma in questo quadro politico ” in evoluzione”  il “nostro” Rosci che fa? S’inventa un diversivo!

Sfruttando una doppia delega che sembra consentirgli di spaziare nella sua azione amministrativa a 360 gradi (Sindaco…per favore…. faccia qualcosa per spiegargli che essere l’assessore al bilancio non significa poter decidere tutto per tutti!)  Rosci  interviene ma …controcorrente!

Con atto d’imperio, in un battibaleno, propone di togliere le barriere “anti Rom” ad alcuni parcheggi cittadini in zona industriale (ndr: archi di ferro all’ingresso per impedire l’ingresso e lo stazionamento di roulottes e caravan) che sono stati messi da tempo e che  hanno funzionato sempre molto bene come deterrente anti-sosta per le lussuose roulottes dei “senghen”.

Il tutto contro il  vigoroso parere espresso dall’assessore Mandelli (vigilanza urbana), ben  sconsigliato delle forze dell’ordine e crediamo anche contro il parere del Sindaco, che tra mille problemi irrisolti non vorrebbe vedersi aggiungere  anche  quello della presenza in città di qualche comitiva di allegri Gitani che, “spediti” da Milano, stanno giustappunto cercando ”casa” !

Quindi, con perfetto tempismo, mentre da Milano arrivano le prime avvisaglie di “nuovi arrivi” di rom (al confine con Cernusco ne abbiamo 500…) e mente le forze dell’ordine chiedono preoccupate di “sigillare” con urgenza prati e parcheggi di periferia per evitare la sosta di indesiderate comitive, ecco il nostro Rosci che ci riprova con l’ospitalità pelosa, facendosi forza su una “circolare “ ministeriale che richiede di non installare più gli archi suddetti perché un “camperista”  (poverino!!!) si è sentito limitato nella sua  libera circolazione di campeggiatore .

Sappiamo che la tentata decisione di Rosci (al momento congelata grazie all’opposizione della Mandelli) è stata tutta politica perché, parliamoci chiaro, l’amministrazione  comunale volendo gli archi  può conservarli, “resistendo” all’ insulsa circolare e a eventuali azioni legali di qualche camperista buontempone.

(Anzi dovrebbe davvero muoversi a metterne altri  nei parcheggi  sprovvisti ed a creare impedimenti per  evitare stazionamenti  di carovane indesiderate nei campi e nei parchi pubblici.)

Per questo tentato bliz  pro campeggiatori  a Rosci, raffinato politico cernuschese, faremo  dunque una statua con la seguente dedica : “All’assessore prezzemolino Rosci, amico dei camperisti e dei rom. Nemico della sicurezza di Cernusco e dei Cernuschesi.”   Firmato. Gli amici leghisti che grazie a lui guadagnano un altro 5 %” .

FEDERALISTI CERNUSCHESI

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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