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Restituiamo la fiaccola 

 

Si sa, Cernusco contro Cina sarebbe una bella lotta, ma anche dalle piccole comunità può nascere una grande idea.

  • Pochi giorni fa avevo evidenziato su questo sito  il tema della dormita collettiva sul Tibet, e sulla minaccia futura alla nostra autodeterminazione, alla nostra libertà di stampa, di religione, di movimento.

  • Oggi lancio un invito a tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale  : proporre e votare una solida mozione politica contro la Cina  e contro l’atteggiamento del nostro governo (che ha deciso molte cose prima di morire, ma sullo scontro Tibet\ Cina ha deciso…. di non decidere, forse in ricordo delle belle giornate passate da Prodi in Cina…)

Per evitare equivoci propongo però di affiancare alle parole, azioni visibili e impegni concreti perché le vergate ai monaci  hanno lasciano il segno e a mio avviso anche noi, nel nostro piccolo, lo dobbiamo lasciare ai cinesi, preciso e profondo.

Per rendere la protesta  cernuschese efficace, istituzionale e politica (e non un mero esercizio internettiano), propongo poche semplici azioni che potrebbero distinguere Cernusco come primo concreto  esempio della lotta di una comunità locale contro un regime odioso, che tutti a parole sembrano combattere, ma contro cui nessuno osa schierarsi (Paura? Paura di discriminare i poveri cinesi che ci comprano un pezzo alla volta?).

 

Proposte amministrative

  1. mettere al bando (leggasi “sequestrare come da legge vigente”) con intense misure di controllo tutte le merci illegali in vendita sul territorio comunale di prodotti cinesi (vedi vari abusivi, negozietti e  bancarelle varie)

  2. controllare con assiduità i lavoratori cinesi presenti sul territorio comunale ed espellere i numerosi clandestini presenti in centrali di lavoro cinesi

  3. verificare il rispetto delle norme di somministrazione di cibi e bevande dei numerosi locali di ristorazione “made in Cina” che non appaiono solidamente  in regola con le basilari norme d’igiene

  4. utilizzare l’ informatore comunale per spiegare ai cittadini le misure intraprese e le motivazioni

 

Proposte politico-simboliche

  1. restituire al CONI e al governo Italiano con cerimonia ufficiale, la fiaccola olimpica (quella transitata in città per Torino) che fa bella mostra di se nell’ufficio del sindaco. Questo gesto per significare la profonda delusione della nostra comunità di fronte all’atteggiamento pavido del governo italiano e del massimo organismo sportivo che non si sono sentiti in  dovere neppure di boicottare non dico i giochi olimpici, ma persino la cerimonia inaugurale (che rappresenta la parte “politica “ dei giochi)

  2. proporre (naturalmente se ne condividerà lo spirito e se  lo potrà fare senza deconcentrasi sul suo obiettivo sportivo ) al nostro grande atleta Cernuschese Simone Collio, (che parteciperà alle olimpiadi di Pechino) di indossare almeno un polsino con la scritta  CERNUSCO FOR FREE TIBET

  3. ringraziare ufficialmente il Papa, il Governo Francese  e quello Norvegese che hanno ben compreso la partita che si sta giocando sul Tibet e il grande errore di aver attribuito alla Cina l’organizzazione dei Giochi Olimpici

Codazzi  nel frattempo ci comunica che dal suo blog ha espresso indignazione. Ci rallegriamo per lui che evidentemente è un persona importante ed influente nel mondo della sinistra, ma continuiamo registrare l’assenza di quelle masse di persone che per molto, molto meno scendevano in piazza a protestare .

Notiamo in particolare una persistente e  preoccupante assenza ufficiale della maggior forza della politica della sinistra  nel dibattito Tibet. Forza  che, attraverso uno dei suoi massimi esponenti, alle prime vergate ai monaci si è espresso da ministro degli esteri proprio come un novello Ponzio Pilato :  “sul Tibet…deciderà l’Europa…”

Vedremo se in una siffatta  proposta mozione nel Consiglio  Comunale  di Cernusco le forze LOCALI della sinistra cernuschese e le nostre istituzioni sapranno opporsi con un gesto politico ufficiale alla “realpolitik” di D’Alema  & Co.

Cordialmente

Paolo Frigerio


 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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