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Ancora ecopass

 

Forse è solo una nota marginale alla discussione, ma, avendo giá detto la mia ed avendo giá illustrato il modello berlinese sotto il titolo “Ecopass, una tassa inutile”, mi permetto di rettificare quanto scritto da Paolo Frigerio.

Paolo Frigerio ha scritto:

“Prenotando un hotel a Berlino mi hanno comunicato (via internet) che se fossi arrivato con auto privata avrei dovuto acquistare un pass per la zona “protetta” (proprio..come le oasi naturali…) che non è altro che il centro città. Ho curiosato sulle modalità di acquisto del ticket ed ho scoperto che più si inquina e più si paga ! Il potenziale inquinante dell’auto è determinato a priori “scientificamente” da tecnici della motorizzazione che evidentemente analizzano e verificano i dati della aziende costruttrici.
Per cui anche qui non serve dividerci tra suvvisti e pandisti …… basterebbe sistemare meglio le classi di pagamento (ma non credo che questo sia un problema irrisolvibile….con le tecnologie moderne.)”

1) Protetto non è il centro della cittá, ma una zona molto vasta compresa dentro la cerchia della linea di trasporti sopraelevati chiamata “Ring”.

2) Non è vero che chi piú inquina piú paga. Ci si presenta ad un’officina autorizzata (oltre 800), alle associazioni automobilistiche, alle associazioni dei consumatori o agli uffici comunali con il libretto di circolazione e, a secondo del dato di emissione lí riportato, si ottiene una vignetta rossa (Euro 2) o gialla (Euro 3) o verde (Euro 4). Questo è tutto ció che è “scientificamente” necessario. A secondo di dove fate la richiesta, il rilascio della vignetta puó durare da due minuti (uffici comunali e associazioni automobilistiche) ad un massimo di 24 ore (officina sotto casa). Automobili con la vignetta rossa e gialla possono circolare all’interno della zona del “Ring” fino al 31 dicembre 2008 e poi MAI PIÚ. Le vetture munite di vignetta verde potranno circolare oltre il 31 dicembre 2008. L’acquisto della vignetta costa 5 € di spese d’ufficio (6 € se lo richiedete per posta) e vale per sempre. Se avete una ragione per circolare nella zona con un mezzo non idoneo, è possibile chiedere un permesso (molto caro) che è limitato nel tempo, presentare una documentazione tecnica del vostro veicolo e una documentazione che specifichi le ragioni per cui è assolutamente necessario l’uso dello stesso entro il perimetro stabilito. I primi controlli agli inizi di febbraio hanno rivelato una percentuale di infrazione del 2% (duepercento).

3) La vignetta non è valida solo a Berlino, ma in tutte le cittá e comuni che adotteranno il sistema. Quindi niente balzelli, regolamenti o clausole che cambiano di comune in comune, ma una regola unitaria su tutto il territorio.

4) “Chi piú inquina piú paga” è giá in vigore da almeno un decennio e riguarda la tassa di circolazione che varia a secondo l’indice Euro giá indicato. Euro 1 paga piú di Euro 2, Euro due paga piú di Euro 3 e cosí via, indipendentemente quindi se guidate a Berlino o a Störkathen (106 abitanti).

5) Con l’entrata in vigore delle nuove norme europee sulle emissioni nel 2012, il discorso non cambierá, poiché non si tratta di una tassa, ma della certificazione visibile delle emissioni della vostra auto.

6) I trasporti urbani funzionano giá senza bisogno di finanziamenti straordinari, dal momento che generazioni di amministratori hanno speso i soldi pubblici per fornire servizi efficienti e non per finanziare partiti, imprese pubbliche o private e parenti di primo, secondo e terzo grado.

Per ulteriori informazioni, vedere anche il sito Berlin.de in tedesco (Umweltzone) o in inglese (information for drivers). Quindi concordo con il signor Frigerio: non serve dividerci in pandisti e suvvisti, i parametri ci sono giá e saranno nel duemiladodici ancora piú precisi.

Ribadisco quindi la mia opinione: niente tasse e balzelli locali, CHI INQUINA RESTA FUORI DALLE ZONE STABILITE. I diritti di passaggio sono stati aboliti nel medio-evo. Vale di piú un’azione che perdura nel tempo e vale per tutti, dentro e fuori le zone “protette” e che sia quindi legata al bollo di circolazione e non a determinate zone. È inoltre necessario adottare misure che incidono su tutti i fattori di inquinamento (riscaldamento, isolamento termico, industria) e non l’azione demagogica e clamorosa e magari un commissario straordinario che alla fine lasciano il tempo che trovano, tranne nutrirsi del clamore del momento per dare l’impressione che si stá facendo qualcosa in un paese disgraziatamente vittima di politiche immobiliste e confuse.

Cordialmente,

Stefano Comi


 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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