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REGISTRO DELLE COPPIE DI FATTO:
NIET DAL CENTRO SINISTRA E DALLA DESTRA 


Abbiamo letto con interesse le professioni di laicità fatte dai rappresentanti nostrani di Rifondazione Comunista anche se mal si conciliano con la sostanza finale di questa vicenda: il loro voto contrario alla mozione che chiedeva la istituzione del registro delle coppie di fatto.

E a poco aiutano una serie di considerazioni molto gesuitiche come la collocazione e le propensioni politiche di Cassamagnaghi. Perché gli esponenti di Rifondazione non hanno accolto il nostro appello contenuto nella lettera aperta che abbiamo inviata a tutti i consiglieri comunali, sollecitato un confronto per discutere la nostra proposta, certo dimostrativa e provocatoria, ma di grande civiltà ed impatto sociale?

Dovevamo forse opporci alla disponibilità di Cassamagnaghi? No di certo e ci compiaciamo che alcuni abbiano il coraggio anche di cambiare opinioni perché siamo convinti, come recita l'antico detto ,che solo gli imbecilli non ne cambiano mai.

Non ci siamo stupiti dell'atteggiamento contrario degli ex esponenti della Margherita e del supino accodarsi degli ex DS, la loro compromissioria alleanza di potere "val pure una messa" , ma da Rifondazione ci attendavamo una posizione di grande responsabilità ed autonomia.

Invece gli attuali rappresentanti di Rifondazione in Consiglio Comunale non hanno fatto molto onore al loro segretario provinciale che li aveva preceduti sul seggio comunale se è vero quel che si legge tra i curriculum dei consiglieri provinciali dove l'ex consigliere comunale di Rifondazione si definisce “Consigliere Comunale per il partito della Rifondazione Comunista a Cernusco sul Naviglio dove è riconosciuto per le battaglie in difesa dei servizi sociali, dei diritti e dell’ambiente, per una città più vivibile aperta e solidale.”

E ancora: perché si dice che Cassamagnaghi abbia voluto "mettere il bastone tra le ruote della maggioranza" di centro sinistra? Ma allora Rifondazione riconosce che quello della laicità è un vero "bastone tra le ruote", ovvero un reale problema nella convivenza tra le forze politiche di questa maggioranza, proprio come i dissensi e le divisioni nell'ormai defunto governo Prodi?

E allora essendo un ostacolo è meglio glissare, dire che i registri hanno fallito, spostare il tema in "avanti", scaricarlo sul Parlamento, ma così non si è fatto per ben altri temi come ad esempio quello della pace o delle missioni all'estero, sui quali temi i comuni non hanno nessuna competenza eppure si è, giustamente sommersa la capitale di ordini del giorno, cortei , manifestazioni e bandiere.

Ma non si può litigare con il novello partito democratico e mettere a repentaglio il potere locale così faticosamente conquistato, meglio ignorare e girare il capo dall'altra parte anche quando tutti gongolano in consiglio nell'esaltare il profondo spirito oratoriano della più vera cultura di Cernusco sul Naviglio, poi poco importa che i giovani si sposino sempre meno, che i matrimoni religiosi siano in clamoroso calo, che le separazioni siano in continuo aumento, che le vocazioni siano ridotte al lumicino, che siano sempre più numerosi coloro che rifiutano l'ora di religione e che la gerarchia eclesiastica non abbia sempre (per non dire di più) comportamenti di vita esemplari.

Mettiamo anche noi da parte questo spiacevole incidente che però non sarà dimenticato dagli elettori della sinistra perché la verità è che non c'è più nessuno in questo consiglio comunale che possa essere considerato di sinistra, di quella laica, democratica e libertaria, vale solo il potere ma per far cosa non si sa visto il progressivo degrado della nostra città che appare come abbandonata a se stessa, quasi senza governo.

Invece c'è molto da fare a Cernusco in tutti i campi ed anche nella difesa dei diritti civili e sociali e noi continueremo, nonostante tutto, nel nostro lavoro di proposta e di denuncia.

UNIONE LAICA
Enzo Collio, presidente
Patrizio Sirtori, segretario


 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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