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DIRITTO DI SUPERFICIE:
si chiude un capitolo; si aprono altri problemi?
 



Non ho mai mancato, in passato, di esprimere tesi ed opinioni su quest’importante argomento, impregnato di sostanza per chi è direttamente interessato. Purtroppo non hanno mai avuto riscontro le mie sollecitazioni culturali. Non mi resta che suggerire alcune raccomandazioni in vista del provvedimento che adotterà fra poco il Consiglio Comunale.

1. Verificare se, preventivamente alla trasformazione del Diritto di Superficie di aree ex Piano di Zona 167/1962, occorra dismetterle dal “pubblico patrimonio” con atto separato. Il fatto è scontato?

2. In ogni caso, predisporre una delibera quadro e d’intenti che troverà la sua piena attuazione solo se tutti i soggetti interessati di ciascun comparto-lotto parteciperanno al riscatto-trasformazione. Diversamente l’area resterebbe nello stato di fatto e di diritto attuale. Che senso ha provvedervi se poi i soggetti interessati non vi aderiscono o alcuni sì e altri no? In caso negativo, la possibilità deve decadere per tutti.

3. L’area d’ogni fabbricato è giuridicamente indivisibile e non può sopportare due diritti diversi. Temo si creerà un mostro giuridico insuperabile se si realizzasse la coesistenza e la contemporaneità del diritto di superficie e di proprietà sulla stessa area e quindi nel fabbricato. Per legge, è il fabbricato che segue le vicende dell’area e non viceversa. Impossibile da non capire!

4. Si metta una parola definitiva sul criterio tecnico di base per il computo del valore di riscatto. Una volta deciso il parametro economico, non si dovrebbe mai utilizzare il criterio millesimale del tutto fuori luogo e adatto per altre determinazioni (spese condominiali). La “misura” irrinunciabile d’ogni singola posizione che si concretizza nella “dimensione” dell’alloggio è facilmente ricavabile dai quadri tecnico-economici della convenzione di partenza. Come non riconoscerlo?

Si guardi oltre e lontano e si correggano atti precedenti palesemente erronei. La legge su cui si basa la trasformazione del diritto di superficie, pessima per la mancanza di regolamentazione, può essere attuata adottando delibere di buon senso e logiche, proprio per renderla gestibile a attuabile.

Grazie.

SERGIO POZZI

 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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