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Elettrodotti: guardare al di fuori dei propri confini…

Desidero dare un suggerimento, anche se non richiesto, al sindaco Eugenio Comincini, relativamente al problema, che lo vede protagonista insieme alla giunta, della dichiarata impossibilità dell’interramento dell’elettrodotto, da lui promesso in campagna elettorale, a causa dei costi ritenuti eccessivamente elevati.

Prima di archiviare iniziative di cui la cittadinanza si fa voce attiva è importante vagliare tutte le possibilità che un’ amministrazione pubblica ha a sua disposizione e analizzare se comuni vicini o lontani hanno trovato soluzioni alternative a problemi analoghi.

Il costo esorbitante di interramento dell’elettrodotto era a noi, di Obiettivo Cernusco, noto , forse sarebbe stato più utile  vagliare delle possibilità alternative all’interramento quali lo “spostamento” dei cavi su altri elettrodotti già esistenti lontano dalle abitazioni.

Porto qui di seguito un articolo che rappresenta la strada percorsa da un comune non così lontano da noi,  San Giuliano Milanese, che ha fatto dello “spostamento” dei suoi elettrodotti un metodo a mio avviso applicabile anche ad altri comuni , ‘’forse applicabile anche al nostro’’.

ELETTROSMOG SAN GIULIANO MILANESE, IN PRIMA LINEA PER LA DIFESA DELLA SALUTE DEI CITTADINI 
San Giuliano Milanese, 28 marzo 2003 - "Con il decreto Gasparri si è liberalizzata in maniera indiscriminata la localizzazione di infrastrutture che generano fonti elettromagnetiche dannose". Ad affermarlo Marco Toni, sindaco di San Giuliano Milanese, primo comune italiano a realizzare entro il 2003 il risanamento ambientale del suo territorio con un progetto di rimozione degli elettrodotti dell'alta tensione disseminati nel centro cittadino dal 1941, e promosso dall'amministrazione comunale con oneri a proprio carico. Una battaglia condotta insieme alla popolazione che ha portato al raggiungimento di un risultato importante e unico a livello nazionale. "L'Italia è il paese del paradosso dove si approvano al contempo leggi antifumo e decreti per installare in modo selvaggio le antenne per la telefonia mobile e gli elettrodotti dell'alta tensione; una bella dimostrazione di coerenza." prosegue il Primo Cittadino, in risposta alle recenti dichiarazioni del ministro Matteoli che parla di libertà di coscienza in merito al referendum sull'abrogazione dell'elettrodotto coattivo. "Ma la coscienza dell'individuo non può prescindere dalla coscienza collettiva che vuole il rispetto dell'ambiente e la tutela della salute umana. E' paradossale che principi e valori così fortemente condivisi divengano oggetto di un referendum per colpa di leggi e decreti assunti contro la qualità ambientale.". L'Amministrazione Comunale ha già previsto un finanziamento di 3,5 milioni di euro per la realizzazione dell'opera di spostamento dei tralicci dell'alta tensione: finanziamento che traduce una forte sinergia tra pubblico e privati cittadini, dando vita alla prima azione concreta di federalismo fiscale. L'ente locale si fa carico di un'azione di risanamento ambientale e propone ai privati - unico in Italia - una sorta di tassa di scopo, vale a dire una quota degli oneri di urbanizzazione destinata al risanamento ambientale. Quota pari a circa 7 mila lire di vecchie lire al metro cubo, che vengono restituite qualora non si riesca a raggiungere lo scopo prefisso. San Giuliano Milanese è attraversata da una fitta rete di elettrodotti di proprietà di enti diversi - Aem, Enel, Montedison, Ferrovie dello Stato - in zone densamente abitate, dove sono presenti anche edifici pubblici quali scuole e asili: il centro cittadino è attraversato da tre linee di alta tensione da 132 mila volts che alimentano la ferrovia. In questi ultimi due anni l'Amministrazione Comunale ha già avuto molti incontri con le Ferrovie per valutare l'ipotesi di spostare i tralicci lontano dal centro abitato. Ipotesi sfociata in un'Accordo di Programma con il quale gli elettrodotti verranno portati lungo un tracciato alternativo a sud del territorio sangiulianese, affiancando le nuove linee a quelle già in essere lungo la ferrovia Milano Rogoredo-Genova. Il Comune ha già elaborato il progetto, autorizzato dalle stesse Ferrovie dello Stato che, a garanzia degli impegni assunti nella convenzione, hanno già provveduto a rimuovere 3 dei 9 cavi dell'alta tensione esistenti. Il riconoscimento ministeriale di "Città sostenibile dell'Ambiente" per San Giuliano Milanese viene quindi suggellato da un fondamentale atto concreto di tutela della salute pubblica e di riqualificazione di parti importanti dell'area metropolitana milanese.

 

Il suggerimento che intendo dare al sindaco Comincini è di contattare il sindaco di San Giulano Milanese per verificare se quanto fatto dal quel comune è applicabile anche  al ns. territorio,  conoscere la lunghezza della tratta oggetto dello spostamento, i costi totali, i tempi di realizzazione e la metodologia  per l’applicazione della tassa di scopo.

Anche noi di Obiettivo Cernusco abbiamo sostenuto in campagna elettorale la necessità dello spostamento dell’elettrodotto perché transita in città sopra le teste di tanti concittadini con elevati rischi alla salute.

Pensiamo che alla luce di quanto è stato fatto dal comune di  S. Giuliano Milanese si possa ripristinare tale spostamento facendo correre i cavi a ridosso di elettrodotti già presenti lungo la tangenzialina est e poi lungo la gronda nord, così com’è evidenziata sul piano regolatore. Anche se la gronda nord non verrà mai realizzata, ugualmente tali cavi correrebbero in mezzo ai campi e lontano dalle abitazioni.

Si potrebbe inoltre differenziare nel tempo il costo complessivo dell’operazione ovvero inizialmente si può procedere allo spostamento dei cavi  su altri elettrodotti già esistenti e solo successivamente si può effettuare lo smantellamento di quelli sui quali transitano ora i cavi (privi di cavi sarebbero solo un problema estetico).

In presenza di oggettive alternative all’interramento, già effettuate dal comune suddetto, a costi sensibilmente più contenuti rispetto all’interramento, riteniamo corretto un riesame del problema in modo da salvaguardare l’interesse dei cittadini, la promessa fatta agli elettori e infine una via d’uscita alle giuste critiche dell’opposizione.

 

Enrico Quartiroli
LISTA CIVICA OBIETTIVO CERNUSCO
 


 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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