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Lettera a “Voce Amica”

 

A Voce Amica è pervenuta la lettera che di seguito pubblichiamo integralmente, con la risposta della Redazione; mentre a pagina 38 del numero di ottobre del mensile, in distribuzione da sabato 13, ne sono stati riportati, per esigenze di spazio, ampi stralci. 

 

Al signor V.A.

(con riferimento all’articolo di pagina 39 di Voce Amica di luglio-agosto 2007: come sarebbe bello se, invece di nascondersi dietro a sigle, le persone avessero l'abitudine di presentarsi col proprio nome!)

Per conoscenza:
al signor parroco, Don Luigi Caldera - direttore responsabile
al signor parroco, Don Ettore Colombo - condirettore

Egregio signor V.A.,

io sono una persona che, come il dott. Monti, è convinta non di una presunta ma di una certissima e determinante ingerenza della Chiesa locale nelle elezioni cittadine. Infatti ho letto sempre le pagine di Voce Amica, con sincero raccapriccio, per tutte le prediche che vi è piaciuto impartire al centrodestra, e tutte le passatoie rosse che avete steso al centrosinistra.

Eccoli qualcuno fra i tanti esempi che dimostrano ciò che è la vostra "equidistanza": si parla del dott. Monti che, oltre ad essere il consigliere anziano, è colui che siede nel consiglio comunale accreditato dai cittadini del maggior numero di consensi, maggiore di qualsiasi altro esponente del centro-sinistra. (Io non ho votato per lui, ma per Gianluigi Frigerio che è stato il secondo più votato). Lo si redarguisce come un bimbo trovato a compiere una marachella, perché ha evidenziato ciò che era vero, cioè che vi sono evidenti contraddizioni e solo chi vuol vedere unicamente quelle degli altri, può digerirle in modo così indolore (esempio: la rappresentante dell'ex sindaco Paolo Frigerio o andrà insieme a quella di Rifondazione Comunista a buttare sterco sui rom, oppure ringrazierà per una poltrona che vuol dire soldini e se ne starà zitta zitta).

E la sua predica al dott. Monti, caro V.A., termina con uno sconcertante sculaccione perché non doveva permettersi di parlare così a lungo, lui che nel passato è sempre stato zitto. (Questa è la democrazia!)

Al contrario neppure un buffetto per quei bravi ragazzi che non hanno avuto la pazienza e l'educazione di lasciare che il dott. Monti dicesse ciò che gli pareva giusto dire. Ma certe persone, come ben vediamo anche a livello nazionale, non si accontentano di vincere, amano zittire chi la pensa diversamente.

Di ben diverso tono il suo commento ai tanti luoghi comuni che infarciscono il discorso del sindaco (non mi dica, caro V.A. che non ha mai sentito un sindaco dire che si spenderà per aver cura di tutti, perché è il sindaco di tutti, che i più deboli sono nel suo cuore, e così via; a parte che parole come scontro, intolleranza, egoismo ecc. sono state a piene mani o a piena bocca usate anche dalla sinistra, insieme ad altri colpi bassi nei quali la correttezza assolutamente non allignava). Dicevo il suo commento, lacrime agli occhi: "è stata una lezione di correttezza istituzionale e di ampio respiro prospettico"...!!!

Riesce anche a mostrarmi un Giorgio Perego commosso stigmatizzare "una preconcetta polemica ed infruttuosa litigiosità” quando nella scorsa giunta comunale era sempre lì ad urlare per i fascisti che vedeva spuntare da tutti gli angoli, povero, baffuto comunista doc, che ha conquistato gli onori della menzione niente di meno che sul bollettino parrocchiale!

Ecco mostrata l'imparzialità e la fantastica equidistanza della "Chiesa locale" come lei la chiama. Se voleva dare un resoconto dell'insediamento del nuovo consiglio comunale, doveva darlo risparmiandoci i suoi personali commenti che molti lettori di Voce Amica, come me, malamente digeriranno. In questo modo voi non fate politica, ma "partitica".

Del resto, a quanto ne so, coloro che si firmano per esteso, e penso anche gli altri, sono tutti di area Ds - Margherita. Come fate a dare una visione "super partes" se siete tutti distesi all'ombra della quercia? Solo una Politica con la P maiuscola, una politica delle idee e senza pesanti scelte... botaniche potrebbe attenere ad una parrocchia; la politica dei partiti non vi appartiene. Se non riuscite, come non riuscite, ad essere imparziali, non per colpa vostra ma perché vi manca proprio un qualsiasi diverso angolo di visuale, lasciate perdere.

Visto che le pagine dal titolo "in città" (nota della redazione: le pagine hanno come titolo “la città”) sono sempre infarcite di giudizi e considerazioni che ledono la libertà di chi avrebbe da spartire con voi degli ideali, ma ha altre idee sulla strada da percorrere per raggiungerli, e comunque mai all'ombra della quercia, per favore, sopprimetele, ne avremo tutti da guadagnare.

Ormai Comincini lo avete trascinato alla poltrona di sindaco, non siete contenti? Lasciateci leggere una Voce Amica che sia veramente amica di tutti, elettori del centrosinistra, ma anche elettori del centrodestra o non elettori affatto, che sia di nuovo e finalmente un magnifico, condivisibile, semplice bollettino parrocchiale.

Continuando così le cose, finirò col non comprare più Voce Amica così non avrò le notizie della parrocchia ma non mi rifarò il fegato tutte le volte con pagine come queste.

Pazienza, direte, tante volte bisogna togliere i frutti più piccoli perché i più grandi vengano ancora più belli. Certamente, vi rispondo, ricordatevi però che Gesù dice che il buon pastore non perde neppure una delle sue pecorelle ed invita lui stesso a tener distinto ciò che è di Cesare (da dare a Cesare) e ciò che è di Dio (da dare a Dio).

Cordialmente

Luisa Lorini

P.S. Per non farla troppo lunga ho analizzato solo in parte il suo scritto, egregio signor V.A., ma anche le altre parti riguardanti lo stesso argomento si prestano allo stesso tipo di sottolineatura.

Come esempio aggiungo che non ricordo di avere letto sviolinate del genere di quella di Annarosa (pagina 52 dello stesso numero di luglio-agosto) quando divenne sindaco Cassamagnaghi. Eppure non lo conoscevate e poteva essere il migliore del mondo!

 

 

 

Risposta della Redazione di “Voce Amica”

V.A. sta per Voce Amica e, quindi, quello che è stato scritto è responsabilità di tutta la Redazione.

Quelle espresse dal dottor Monti e da noi commentate sono opinioni legittime, condivisibili o meno, ma pronunciate nel momento sbagliato. Quando le ha lette, all’insediamento del nuovo consiglio comunale, lui aveva un ruolo istituzionale - presidente della seduta inaugurale, in quanto consigliere più votato - e quindi era chiamato a tenersi sopra le parti. Il rispetto delle istituzioni viene prima di qualsiasi altra cosa!

Sulla presunta ingerenza della Chiesa locale nelle recenti elezioni amministrative, osserviamo solamente che questa ipotesi ha iniziato a farsi strada solo quando il centrodestra ha capito che ormai i Cernuschesi avevano deciso voltargli le spalle. È troppo comodo scaricare su altri responsabilità che vanno, invece, ricercate solo all’interno del proprio schieramento.

Che si smetta poi, una volta per tutte, di dire che i componenti della  Redazione di Voce Amica sono di area DS o Margherita: nessuno di noi è mai stato iscritto ad un partito o ad una lista civica di quelle attualmente esistenti. Su molti temi, anche su quelli di carattere politico, in Redazione, abbiamo idee diverse che assicurano un proficuo confronto.

Voce Amica - come indicato nella sua linea editoriale - ha delle pagine dedicate a “la città” perchè intende essere strumento di riflessione e di giudizio sulla realtà locale, attenta a sollecitare l’assunzione di responsabilità nel campo sociale e politico per il bene della comunità.    

Voce Amica è un mensile cattolico non per il semplice fatto che la testata appartiene alle parrocchie, ma perché coloro che vi collaborano, animati di speranza cristiana e dei valori del Vangelo, partecipi del cammino della Chiesa e di tutta la società, vivono in loro stessi la gioia della novità di Cristo e la comunicano, condividendola con i loro lettori. Una gioia che si fa passione per l’uomo, la sua storia e la sua terra; che si fa promotrice di una cultura ispirata ai valori del Vangelo, della dignità umana e della solidarietà.

Augurarsi che “Voce Amica sia di nuovo e finalmente un magnifico, condivisibile, semplice bollettino parrocchiale” senza le pagine de “la città” è come sostenere - con le debite proporzioni - che l’Osservatore Romano non si deve occupare di tutto ciò che accade a Roma, in Italia e nel mondo.   

L’invito a sopprimere le pagine de “la città” è un invito a voler far tacere una voce libera, che non si può condizionare. È questo che probabilmente da più fastidio.

La Redazione di “Voce Amica”


 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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