Mi sembra eccessivo l' entusiasmo, da parte dell'editorialista di C.I. e dall'amministrazione, nel presentare il recupero della cascina Torriana come quello delle origini contadine di Cernusco, perchè recuperato l'immobile, e va bene, ma la sua storia?

La sua storia fatta di terra, sudore, lavoro nei campi si recupera solo ristrutturando un'immobile?

Ma per favore!  Ma l'avete vista cos'è diventata la zona circostante?

Un' enorme buco a cielo aperto che implacabilmente divora giorno per giorno il terreno circostante, e tutto questo grazie alla magnanimità della sua proprietà che, guarda caso, si fa carico anche del recupero di questa antica residenza (e di cui i futuri  occupanti potranno godere del polveroso panorama fatto del via vai ininterotto dei camion...).

Un vero recupero avrebbe potuto prevedere anche una zona abitativa agricola o agrituristica (non vanno forse alla grande? ) e non l'ennesima riconversione ad uso solo residenziale di un'area da riqualificare (ma si può ben immaginare il perchè....)
 

Scusate se queste considerazioni possono sembrare forse "datate" o nostalgiche, ma vorrei comunque aggiungere ancora una domanda: cacciato il contadino, tra l'altro ultimo allevatore inserito e raggiungibile facilmente dal paese, chi curerà i pochi campi rimasti attorno da lui accuditi?

Saranno forse destinati all'incuria sì che alla fine ci sia la scusa per poterli cambiare di destinazione d'uso?

O la Torriana rischierà di diventare una nuova Torriana Guerina? (o se preferite un nuovo Mont Saint Michel, circondato dalle acque, con vista sul buco ...)



Angelo Barlassina

 

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