CernuscoInsieme

Condividi il contenuto di questa pagina con i tuoi amici:

Torna alla pagina precedente

comunità pastorale

voce amica agorà oasi cVillage

piazzetta

dalla città

CernuscoInsieme.it - Il Portale della tua Città

Stai navigando in
HOME > La Città > Piazzetta di CernuscoInsieme > Comunicato

Non temiamo il confronto!


 

Un saluto a tutti coloro che leggono e si confrontano sulle pagine della Piazzetta.

Mi permetto di intervenire brevemente su quanto scritto finora a proposito della lettera di Paolo Frigerio e della moglie Paola.

Premetto che mi rallegro con loro per la nascita di Ranieri Matteo e che rispetto la loro posizione. Reputo anche che la loro testimonianza rappresenti un contributo importante su un tema molto delicato, in merito al quale il dibattito è aperto. Le numerose lettere giunte confermano proprio questo: mi pare che l’intento di Paolo e Paola fosse condividere un’esperienza importantissima per aprire il confronto ed è proprio ciò che è avvenuto.

Per quanto riguarda il merito della questione, con estrema umiltà, mi sento di dire che condivido le posizioni della Chiesa, perché le reputo figlie della logica dell’amore gratuito che sta al cuore del messaggio di Cristo. Parlo però di umiltà perché non sono ancora sposato e non ho potuto sperimentare in prima persona le difficoltà di chi non può avere figli. Tuttavia, ascoltando diverse testimonianze, credo che la via maestra per chi cerca di essere discepolo di Cristo sia quella dell’adozione o di altre forme, quali l’affido (forma che conosco molto bene per vicende familiari). Forme che permettono di vivere una paternità autentica anche se non biologica, una paternità fatta di dono gratuito di sé nell’accettazione dei propri limiti.

Questa è la mia posizione, ma non voglio imporla agli altri né credo che gli altri vadano messi a tacere.

Sulla questione del metodo comunicativo (pubblicare o non pubblicare) non condivido assolutamente l’idea di chi vorrebbe una piazzetta con il filtro.

Condivido invece quanto fatto da don Luigi nei confronti della famiglia Frigerio. Il parroco, secondo quanto raccontano Paolo e Paola, è stato un vero pastore, che accompagna le persone e non le abbandona solo perché hanno scelto altro. Non credo che don Luigi abbia dimenticato l’adozione e l’affido e non credo nemmeno che abbia consigliato ai Frigerio di percorrere la strada che hanno scelto. Però ha rispettato la loro libertà e li ha accompagnati.

Anche Gesù non è stato chiuso in casa con i dodici, ma è andato a cercare le persone lontane, spesso incontrando anche il rifiuto, ma continuando ad amarle.

Ricordiamoci anche che Gesù accettava il confronto, pubblico e privato, e sosteneva apertamente le sue tesi. Le tesi di Paolo e Paola, da me non condivise, sono per me in quanto cristiano uno stimolo al confronto e all’approfondimento della fede, che è sempre salutare.

Quando sono usciti libri orrendi come Il codice da Vinci di Dan Brown e Inchiesta su Gesù di Corrado Augias, libri faziosi e falsi, alcuni preti hanno detto di non leggerli, come se fossero scritti dal demonio, che bisognava starsene alla larga. Altri preti li hanno letti e si sono confrontati con chi li aveva letti, traendone spunto per riscoprire la storicità e l’unicità del Dio fatto uomo, spiegandola e ancorandola ad una fede matura. Chi chiude gli occhi è la pecora di un gregge, chi accetta il confronto e si lascia da esso stimolare per trovare, alla luce del Vangelo, risposte interiorizzate e adulte, è un uomo capace di discernimento.

Concordo dunque con la linea scelta dal sito: libertà di opinione che non intimorisce le persone che hanno idee chiare e che stimola chi ragiona in modo acritico a diventare più critico. Mi pare tra l’altro che don Luigi e la parrocchia si siano già espressi più volte a chiare lettere sulla fecondazione assistita. Queste posizioni sono note a tutti e non si può certo tacciare nessuno di ambiguità.

Per quanto riguarda il piccolo Ranieri Matteo in sé, lasciamolo stare: la sua nascita, per la mia fede, è un dono grande, come dono di Dio è ogni nuova vita che sboccia.

Marco Erba

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

Sito continuativamente attivo dal 1 gennaio '01  -  Best View:  800x600 - IE 6