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Paola e Paolo ringraziano


Pochi mesi fa,con grande sofferenza, avevamo scritto un articolo esortando ad andare a votare a favore del referendum per cambiare parte della legge sulla procreazione assistita.
Lo abbiamo fatto cercando di raccontare la nostra poco felice esperienza italiana in questa materia . Una racconto non facile da esternare ma che ci siamo sentiti di condividere con tutti..
Lo abbiamo fatto attraverso Cernuscoinsieme, grazie alla non comune intelligenza e pluralità di pensiero di Don Luigi Caldera.
Il nostro parroco che pur non condividendo per gran parte il nostro appello, ha comunque inteso dare credito alla nostra pratica esperienza e ha pubblicato il nostro intervento, garantendo pluralità di espressione e una finestra aperta per il futuro.

Il referendum (snobbato a nostro avviso dai più per palese “non conoscenza “del problema che per reale “meditazione politica”), finì male per mancanza di “quorum” (probabilmente se si fosse parlato di tasse o di calciopoli il quorum si sarebbe raggiunto!!) con grande delusione per le coppie (assolutamente minoritarie come numero nel paese) che come noi avevano investito in quel passaggio politico desideri e speranze di vita.

Molti come noi, con problemi di procreazione sono dunque volati all’estero, Barcellona,Bruxelles, Lugano, Madrid, NY .
Lo chiamano ormai tristemente il “turismo della provetta” ma vi assicuriamo che di turistico in questi viaggi vi è davvero il nulla. Viaggi non fatti certo per aggirare complessi problemi di eugenetica ma solo per avere statistiche e procedure più favorevoli che l’attuale legislazione italiana impedisce di fatto di avere e che per molti casi sono la vera chiave del successo della procreazione assistita.

Nessuna pratica da stregone, nessuna manipolazione cellulare,ma solo metodologie che garantiscono maggiori speranze di procreazione con risultati oggettivamente e statisticamente stramigliori delle risultanze italiane.

Il 28 agosto, giorno di S Agostino, nasce Ranieri Matteo nostro agognato figlio, “concepito” a Bruxelles pochi giorni prima di Natale con immani sofferenze psicologiche e costi non da tutti sopportabili. In questi giorni una coppia conosciuta nel nostro lungo peregrinare (che con la legge attuale ha più volte tentato la via italiana ) ci ha chiamato con gioia annunciando il futuro felice evento grazie a pratiche catalane.

Crediamo che al nostro caso e a quello di molte altre coppie con problemi di procreazione la politica,giustamente preoccupata della natalità nel nostro paese, dovrebbe saper dare risposte e correggere una legge in alcuni aspetti rivelatasi palesemente e inutilmente restrittiva oltrechè fallimentare nei risultati concreti (basta confrontare i risultati di successo delle cliniche straniere con.quelle italiane)

A volte, occorre dirlo con molta chiarezza, non basta il triste assegno di 1000 euro per tentare di aumentare le nascite di un paese, ma occorrono capacità politiche mature per scostare un assolutismo ideologico nei fatti infruttuoso per consentire di mettere in discussione, almeno in parte, norme che impediscono il raggiungimento di un fine ,che penso tutti riconoscono come positivo : una nuova vita- Ranieri, lo dobbiamo dire è nato per miracolo e grazie allo stato Belga e alla lungimiranza dei suoi legislatori. E’indubbio che oltre al Padreterno io e mia moglie dovremo dire grazie al Belgio(!) ogni volta che guarderemo nostro figlio.

Avremmo voluto chiamarlo Baldovino, ma forse in noi vi è ancora la speranza che l’Italia maturi e progredisca da una contrapposizione finto- ideologica a una nazione che sappia intraprendere la via di un progresso finalmente solido e completo .

Cogliamo l’occasione :
- per ringraziare Don Luigi Caldera e tutti gli amici che ci sono vicini con mille aiuti e ci hanno spronato a proseguire
- per metterci a disposizione della nostra comunità aiutando nel limite delle nostre possibilità chi vuole mettere a frutto la nostra esperienza, interpellandoci.
- per spronare le autorità locali a supportare con informazioni strutturate e aiuti concreti le coppie che oggi sono costrette ad emigrare per vedersi riconosciuto un diritto universalmente riconosciuto.

Oggi ci firmiamo con il nostro nome completo per un solo motivo:.
chi ha bisogno di informazioni in questo campo la nostra casa è sempre aperta.

Paola Malcangio - Paolo Frigerio

 


 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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