CernuscoInsieme

Condividi il contenuto di questa pagina con i tuoi amici:

Torna alla pagina precedente

comunità pastorale

voce amica agorà oasi cVillage

piazzetta

dalla città

CernuscoInsieme.it - Il Portale della tua Città

Stai navigando in
HOME > Papa Francesco > 23 Febbraio 2015

FRANCESCO: FERMIAMOCI UN PO’
E LASCIAMOCI RICONCILIARE CON DIO”

L’imposizione delle ceneri ci ricorda che “siamo creature limitate, peccatori sempre bisognosi di penitenza e di conversione.” “È importante accogliere tale richiamo in questo nostro tempo.”

 

“Ritornare al Signore con tutto il cuore significa intraprendere il cammino di una conversione non superficiale e transitoria, bensì un itinerario spirituale che riguarda il luogo più intimo della nostra persona”. Lo ha detto il Papa, che nell’omelia della Messa del Mercoledì delle ceneri nella basilica di Santa Sabina a Roma, riferendosi al profeta Gioele (Gl 2,12-18), ha ricordato che “il cuore è la sede dei nostri sentimenti, il centro in cui maturano le nostre scelte, i nostri atteggiamenti”. “Quel ‘ritornate a me con tutto il cuore’ non coinvolge solamente i singoli, ma si estende all’intera comunità, è una convocazione rivolta a tutti”, ha spiegato il Papa.

Elemosina, preghiera e digiuno - Francesco ha poi citato il Vangelo odierno  (Mt 6,1-6.16-18) per sottolineare che “nel brano di Matteo, Gesù rilegge le tre opere di pietà previste dalla legge mosaica: l’elemosina, la preghiera e il digiuno, distingue il fatto esterno dal fatto intero”. “Nel corso del tempo, queste prescrizioni erano state intaccate dalla ruggine del formalismo esteriore, o addirittura si erano mutate in un segno di superiorità sociale”, ha detto il Papa, secondo il quale “Gesù mette in evidenza una tentazione comune in queste tre opere, che si può riassumere proprio nell’ipocrisia”, che “nomina per ben tre volte”.  http://piwik1.glauco.it/piwik.php?idsite=9

“Quando si compie qualcosa di buono, quasi istintivamente nasce in noi il desiderio di essere stimati e ammirati per questa buona azione, per ricavarne una soddisfazione”, ha ammonito il Papa. Gesù, invece – ha proseguito Francesco - “ci invita a compiere queste opere senza alcuna ostentazione, e a confidare unicamente nella ricompensa del Padre che vede nel segreto”.

“Il Signore non si stanca mai di avere misericordia di noi, e vuole offrirci ancora una volta il suo perdono, invitandoci a tornare a Lui con un cuore nuovo, purificato dal male, purificato dalle lacrime, per prendere parte alla sua gioia”. Nella parte finale dell’omelia, il Papa si è chiesto: “Come accogliere questo invito?”. “Ce lo suggerisce san Paolo nella seconda Lettura odierna (2Cor 5,20 - 6,2)”, la risposta: “Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio”. “Questo sforzo di conversione non è soltanto un’opera umana”, ha spiegato Francesco: “È lasciarci riconciliare”, ha aggiunto. “La riconciliazione tra noi e Dio - ha ricordato - è possibile grazie alla misericordia del Padre che, per amore verso di noi, non ha esitato a sacrificare il suo Figlio unigenito. Infatti il Cristo, che era giusto e senza peccato, per noi ‘fu fatto peccato’ quando sulla croce fu caricato dei nostri peccati, e così ci ha riscattati e giustificati davanti a Dio. In Lui noi possiamo diventare giusti, in Lui possiamo cambiare, se accogliamo la grazia di Dio e non lasciamo passare invano il ‘momento favorevole’”.

“Per favore, fermiamoci un po’ e lasciamoci riconciliare con Dio”, l’invito di Papa Francesco per la Quaresima: “Con questa consapevolezza, iniziamo fiduciosi e gioiosi l’itinerario quaresimale. Maria Immacolata sostenga il nostro combattimento spirituale contro il peccato, ci accompagni in questo momento favorevole, perché possiamo giungere a cantare insieme l’esultanza della vittoria il giorno di Pasqua”. “E come segno di voler lasciarci riconciliare con Dio - ha proseguito il Papa a braccio - tranne le lacrime, che rimangono nel nascosto, in pubblico compiremo il gesto dell’imposizione delle ceneri sul capo”. “Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai”, oppure “Convertitevi e credete al Vangelo”, le parole pronunciate dal celebrante. “Entrambe le formule”, per il Santo Padre, “costituiscono un richiamo alla verità dell’esistenza umana: siamo creature limitate, peccatori sempre bisognosi di penitenza e di conversione”. “Quanto è importante ascoltare ed accogliere tale richiamo in questo nostro tempo!”, ha esclamato Francesco: “L’invito alla conversione è allora una spinta a tornare, come fece il figlio della parabola, tra le braccia di Dio, Padre tenero e misericordioso, a piangere in quell’abbraccio, a fidarsi di Lui e ad affidarsi a Lui”. http://piwik1.glauco.it/piwik.php?idsite=9

Cernusco sul Naviglio, 23 febbraio 2015

Sito continuativamente attivo dal 1 gennaio '01    Best View:  800x600  IE 6