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HOME > Papa Francesco > 21 Luglio 2014

FRANCESCO: “RIPORTARE L’UOMO AL CENTRO DELLA VITA”

«Quando l’uomo perde la sua umanità, che cosa ci aspetta? Avviene quello che a me viene di dire in un linguaggio comune: una politica, una sociologia, un atteggiamento “dello scarto”»

 

I partecipanti al seminario internazionale sulla proposta di Papa Francesco, contenuta nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium, "per un'economia sempre più inclusiva", sono stati ricevuti in Vaticano lo scorso 12 luglio. Con il loro, il Papa si è soffermato a parlare del “riduzionismo antropologico”. Per Francesco, quello che sTiamo vivendo è “il tempo più forte del riduzionismo antropologico.”

Per il Papa, in questo nostro tempo, “succede all’uomo quello che succede al vino quando diventa grappa: passa per un alambicco organizzativo. Non è più vino, è un’altra cosa: più utile forse, più qualificata, ma non è vino! Per l’uomo è lo stesso: l’uomo passa per questo alambicco e finisce - e questo lo dico sul serio! - per perdere l’umanità e diventa uno strumento del sistema, sistema sociale, economico, sistema dove spadroneggiano gli squilibri. Quando l’uomo perde la sua umanità, che cosa ci aspetta? Avviene quello che a me viene di dire in un linguaggio comune: una politica, una sociologia, un atteggiamento “dello scarto”: si scarta quello che non serve, perché l’uomo non è al centro. E quando l’uomo non è al centro, c’è un’altra cosa al centro e l’uomo è al servizio di quest’altra cosa.”

Francesco ha quindi rivolto l’invito a «salvare l’uomo, nel senso che torni al centro: al centro della società, al centro dei pensieri, al centro della riflessione. Portare l’uomo, un’altra volta, al centro. E questo è un bel lavoro, e voi lo fate. Vi ringrazio per questo lavoro. Voi studiate, fate riflessioni, fate questi convegni per questo, perché l’uomo non sia scartato. Si scartano i bambini, perché il livello di natalità – almeno qui in Europa – tutti lo conosciamo; si scartano gli anziani, perché non servono. E adesso? Si scarta tutta una generazione di giovani, e questo è gravissimo! Ho visto una cifra: 75 milioni di giovani, sotto i 25 anni, senza lavoro. I giovani “né - né”: né studiano, né lavorano. Non studiano perché non hanno possibilità, non lavorano perché non c’è lavoro. E’ un altro scarto! Quale sarà il prossimo scarto? Fermiamoci in tempo, per favore!»

In conclusione dell’incontro, il Papa ha invitato i presenti a “ricuperare questa situazione squilibrata e per recuperare l’uomo e riportarlo al centro della riflessione e al centro della vita. E’ il re dell’universo! E questa non è teologia, non è filosofia - è realtà umana. Con questo andremo avanti.”

Cernusco sul Naviglio 21 luglio 2014

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