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HOME > Papa Francesco > 30 Giugno 2014

FRANCESCO: DIO HA BISOGNO
DELLA NOSTRA PICCOLEZZA”

Papa Francesco ha spiegato che “ci sono due tratti dell’amore. Primo, l’amore è più nel dare che nel ricevere. Il secondo tratto: l’amore è più nelle opere che nelle parole.

 

Per comunicare il suo tenero amore di Padre all’uomo, Dio ha bisogno che l’uomo si faccia piccolo. È il pensiero che Papa Francesco ha sviluppato all’omelia della Messa del mattino, presieduta a Casa Santa Marta, nel giorno in cui la Chiesa ha celebrato il Sacro Cuore di Gesù, lo scorso venerdì 27 giugno. Come ha riferito Radio Vaticana, Papa Francesco ha spiegato che “ci sono due tratti dell’amore. Primo, l’amore è più nel dare che nel ricevere. Il secondo tratto: l’amore è più nelle opere che nelle parole. Quando diciamo che è più nel dare che nel ricevere, è che l’amore si comunica: sempre, comunica. E viene ricevuto dall’amato. E quando diciamo che è più nelle opere che nelle parole, l’amore sempre dà vita, fa crescere”.

“La  piccolezza di cuore” - Ma per “capire l’amore di Dio”, l’uomo ha bisogno di ricercare una dimensione inversamente proporzionale all’immensità: è la piccolezza, dice il Papa, “la piccolezza di cuore”. Gesù nel Vangelo loda il Padre “perché ha nascosto le cose divine ai dotti e le ha rivelate ai piccoli”. Dunque, ha osservato Papa Francesco, quel che Dio cerca con l’uomo è un “rapporto di papà-bambino”, lo “accarezza”, gli dice: “Io sono con te”. “Questa è la tenerezza del Signore, nel suo amore; questo è quello che Lui ci comunica e ci dà la forza alla nostra tenerezza”.

“Dio ci ha amati per “primo” - Altro segno particolare dell’amore di Dio è che ci ha amati per “primo”. Lui è sempre “prima di noi”, “Lui ci aspetta”, ha assicurato Papa Francesco, che ha terminato chiedendo a Dio la grazia “di entrare in questo mondo così misterioso, di stupirci e di avere pace con questo amore che si comunica, che ci dà la gioia e ci porta nella strada della vita come un bambino, per mano”: “Quando noi arriviamo, Lui c’è. Quando noi lo cerchiamo, Lui ci ha cercato prima. Lui è sempre avanti a noi, ci aspetta per riceverci nel suo cuore, nel suo amore. E queste due cose possono aiutarci a capire questo mistero dell’amore di Dio con noi. Per esprimersi ha bisogno della nostra piccolezza, del nostro abbassarci. E, anche, ha bisogno del nostro stupore quando lo cerchiamo e lo troviamo lì, aspettandoci.”

 

Cernusco sul Naviglio, 30 giugno 2014

 

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