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HOME > Papa Francesco > 5 Maggio 2014

FRANCESCO: IN OGNI COMUNITÀ,
“ARMONIA, TESTIMONIANZA, POVERTÀ”
 

Ogni comunità cristiana dovrebbe confrontare la propria vita con quella che animava la prima Chiesa e verificare la propria capacità di vivere in “armonia”, di dare testimonianza della Risurrezione di Cristo, di assistere i poveri. Lo ha affermato Papa Francesco nell’omelia della Messa presieduta lo scorso 29 aprile nella Casa Santa Marta in Vaticano.

 

Papa Francesco si è soffermato sui tre tratti distintivi della prima comunità cristiana così come descritta dagli Atti degli Apostoli. Una comunità capace di piena concordia al suo interno, di dare testimonianza di Cristo al di fuori, di impedire che nessuno dei suoi membri patisse la miseria. L’omelia del Papa si è sviluppata a partire da ciò che per tutta la settimana di Pasqua la Chiesa ha messo in luce: il “rinascere dall’Alto”, dallo Spirito, che dà vita – ha affermato – al primo nucleo dei “nuovi cristiani”, quando “ancora non si chiamavano così”.

«‘Aveva un solo cuore e un’anima sola’. La pace. Una comunità in pace. Questo significa – ha spiegato Papa Francesco - che in quella comunità non c’era posto per le chiacchiere, per le invidie, per le calunnie, per le diffamazioni. Pace. Il perdono: ‘L’amore copriva tutto’. Per qualificare una comunità cristiana su questo, dobbiamo domandarci com’è l’atteggiamento dei cristiani. Sono miti, umili? In quella comunità ci sono liti fra loro per il potere? Liti d’invidia? Ci sono chiacchiere? Non sono sulla strada di Gesù Cristo. Questa peculiarità è tanto importante, tanto importante, perché il demonio cerca di dividerci sempre. E’ il padre della divisione.»

Non che mancassero i problemi anche in quella prima comunità. Papa Francesco ha ricordato “le lotte interne, le lotte dottrinali, le lotte di potere” che pure sopraggiunsero più avanti. Per esempio, ha detto, quando le vedove si lamentarono di non essere assistite bene e gli Apostoli “dovettero fare i diaconi”. Tuttavia, quel “momento forte” dell’inizio fissa per sempre l’essenza della comunità nata dallo Spirito. Una comunità concorde e, secondo, una comunità di testimoni della fede, sulla quale Papa Francesco ha invitato a confrontare ogni comunità di oggi.

“È una comunità che dà testimonianza della risurrezione di Gesù Cristo? Questa parrocchia, questa comunità, questa diocesi crede davvero che Gesù Cristo è risorto?”. Papa Francesco ha invitato a “dare testimonianza che Gesù è vivo, è fra noi” perché è così che “si può verificare come va una comunità”.

È una comunità povera? - Terzo tratto su cui misurare la vita di una comunità cristiana sono “i poveri”. E qui, Papa Francesco ha distinto il metro di verifica in due punti. “Primo: com’è il tuo atteggiamento o l’atteggiamento di questa comunità con i poveri? Secondo: questa comunità è povera? Povera di cuore, povera di spirito? O mette la sua fiducia nelle ricchezze? Nel potere? Armonia, testimonianza, povertà e avere cura dei poveri. E questo è quello che Gesù spiegava a Nicodemo: questo nascere dall’Alto. Perché l’unico che può fare questo è lo Spirito. Questa è opera dello Spirito. La Chiesa la fa lo Spirito. Lo Spirito fa l’unità. Lo Spirito ti spinge verso la testimonianza. Lo Spirito ti fa povero, perché Lui è la ricchezza e fa che tu abbia cura dei poveri”.

 

Cernusco sul Naviglio, 5 maggio 2014

 

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