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HOME > Papa Francesco > 21 Aprile 2014

FRANCESCO: “NELLA CROCE VEDIAMO
L’IMMENSITÀ DELLA MISERICORDIA DI DIO”

Venerdì Santo – “Nella Croce vediamo la mostruosità dell’uomo, quando si lascia guidare dal male; ma vediamo anche l’immensità della misericordia di Dio che non ci tratta secondo i nostri peccati, ma secondo la sua misericordia”: è quanto ha affermato Papa Francesco, nel Venerdì Santo, al termine della Via Crucis al Colosseo. http://piwik1.glauco.it/piwik.php?idsite=9

 

“Dio ha messo sulla Croce di Gesù tutto il peso dei nostri peccati, tutte le ingiustizie perpetrate da ogni Caino contro suo fratello, tutta l’amarezza del tradimento di Giuda e di Pietro, tutta la vanità dei prepotenti, tutta l’arroganza dei falsi amici”. Lo ha detto Papa Francesco, in una breve meditazione al termine della Via Crucis al Colosseo nel Venerdì Santo. “Era - ha spiegato il Pontefice - una Croce pesante, come la notte delle persone abbandonate, pesante come la morte delle persone care, pesante perché riassume tutta la bruttura del male”. “Tuttavia - ha proseguito - è anche una Croce gloriosa come l’alba di una notte lunga, perché raffigura in tutto l’amore di Dio che è più grande delle nostre iniquità e dei nostri tradimenti”. Nella Croce, ha osservato il Santo Padre, “vediamo la mostruosità dell’uomo, quando si lascia guidare dal male; ma vediamo anche l’immensità della misericordia di Dio che non ci tratta secondo i nostri peccati, ma secondo la sua misericordia”. http://piwik1.glauco.it/piwik.php?idsite=9

 “Di fronte alla Croce di Gesù - ha affermato Francesco - vediamo quasi fino a toccare con le mani quanto siamo amati eternamente; di fronte alla Croce ci sentiamo figli e non cose o oggetti, come affermava San Gregorio Nazianzeno rivolgendosi a Cristo con questa preghiera: Se non fossi Tu, o mio Cristo, mi sentirei creatura finita. Sono nato e mi sento dissolvere. Mangio, dormo, riposo e cammino, mi ammalo e guarisco. Mi assalgono senza numero brame e tormenti, godo del sole e di quanto la terra fruttifica. Poi, io muoio e la carne diventa polvere come quella degli animali, che non hanno peccati. Ma io, cosa ho di più di loro? Nulla, se non Dio. Se non fossi Tu, o Cristo mio, mi sentirei creatura finita”. “O nostro Gesù - ha aggiunto il Papa - guidaci dalla Croce alla Resurrezione e insegnaci che il male non avrà l’ultima parola, ma l’amore, la misericordia e il perdono. O Cristo, aiutaci a esclamare nuovamente: ieri ero crocifisso con Cristo; oggi sono glorificato con Lui. Ieri ero morto con Lui, oggi sono vivo con Lui. Ieri ero sepolto con Lui, oggi sono risuscitato con Lui”.

Cernusco sul Naviglio, 21 aprile 2014

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