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HOME > Papa Francesco > 31 Marzo 2014

“CERCARE CON I MEDIA VERITÀ, BONTÀ E BELLEZZA”

Incontrando i rappresentanti delle radio e televisioni locali, Papa Francesco ha detto che “occorre cercare la verità con i media, ma non solo, verità, bontà e bellezza, tutte e tre insieme” e ha messo in guardia dai peccati dei medi: “la disinformazione, la calunnia e la diffamazione”.

 

Papa Francesco ha incontrato lo scorso 22 marzo i membri dell’associazione “Corallo”, che rappresenta imprese radiofoniche e televisive locali, analogiche e digitali, satellitari, via internet, nonché agenzie d’informazione radiotelevisiva e concessionarie pubblicitarie radiotelevisive. Papa Francesco, parlando a braccio, secondo quanto riferisce Radio Vaticana, ha detto che occorre “cercare la verità con i media, ma non solo la verità - ha detto -, verità, bontà e bellezza, tutte e tre insieme. Il vostro lavoro deve svolgersi su queste tre strade: la strada della verità, la strada della bontà e la strada della bellezza”. “Nel cammino della verità, nelle tre strade - ha detto - possiamo trovare sbagli, anche trappole”. Si può cercare la verità ma bisogna stare attenti a “non diventare un intellettuale senza intelligenza”. Si può cercare la bontà, ma bisogna stare attenti a “non diventare un eticista senza bontà”. Può piacere la bellezza, ma bisogna stare attenti a “non fare quello che si fa tanto, truccare la bellezza, cercare i cosmetici per fare una bellezza artificiale che non esiste. La verità, la bontà e la bellezza vengono da Dio e sono nell’uomo. E questo è il lavoro dei media: è il vostro”. http://piwik1.glauco.it/piwik.php?idsite=9

“Ci sono i media grandi, i piccoli... ma se noi leggiamo” la lettera di san Paolo ai Corinzi – ha affermato Papa Bergoglio - “vediamo che nella Chiesa non c’è né grande, né piccolo: ognuno ha la sua funzione”. “La mano non può esistere senza la testa”, ha proseguito, e così, anche i media che siano grandi o piccoli “sono membri armonizzati per la vocazione di servizio nella Chiesa. Nessuno deve sentirsi piccolo, troppo piccolo a confronto con un altro troppo grande. Tutti piccoli davanti a Dio nell’umiltà cristiana, ma tutti abbiamo una funzione, tutti! Tutti! Come nella Chiesa”. E qui ha fatto una domanda: “Chi è più importante nella Chiesa? Il Papa o quella vecchietta che tutti i giorni prega il Rosario per la Chiesa? Che lo dica Dio; io non posso dirlo!”. Ognuno è importante in questa armonia.

I peccati dei media: disinformazione, calunnia e diffamazione - Papa Francesco ha poi accennato ai “peccati dei media. Mi permetto di parlare un po’ di questo. Per me, i peccati dei media, i più grossi, sono quelli che vanno sulla strada della bugia, della menzogna, e sono tre: la disinformazione, la calunnia e la diffamazione. Queste due ultime sono gravi! Ma non tanto pericolose come la prima”. Infatti, ha detto, “la calunnia è peccato mortale, ma si può chiarire e arrivare a conoscere che quella è una calunnia. La diffamazione è peccato mortale, ma si può arrivare a dire: ‘ma, questa è un’ingiustizia perché questa persona ha fatto quello in quel tempo, poi si è pentita, ha cambiato vita’. Ma la disinformazione è dire la metà delle cose, quelle che sono per me più convenienti, e non dire l’altra metà. E così, quello che vede la tv o quello che sente la radio non può farsi un giudizio perfetto perché non ha gli elementi e non glieli danno. Da questi tre peccati, per favore, fuggite.”

Cernusco sul Naviglio, 31 marzo 2014

 

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