CernuscoInsieme

Condividi il contenuto di questa pagina con i tuoi amici:

Torna alla pagina precedente

comunità pastorale

voce amica agorà oasi cVillage

piazzetta

dalla città

CernuscoInsieme.it - Il Portale della tua Città

Stai navigando in
HOME > La Nota della Settimana > N° 5/2015

“24 ORE DI IDEE PER LO SPORT”: SCOMMESSA VINTA!

 

Non ne dubitavamo, come abbiamo scritto la scorsa settimana, ma qualche apprensione l’avevamo comunque. Perché si trattava di una “prima volta”: la formula scelta è stata assolutamente nuova e benché si sia trattato di un’«edizione sperimentale» ha mostrato tutta la sua validità; certo che se si dovesse ripetere – come è già stato annunciato - qualche aggiustamento sarà senz’altro necessario. Perché i contenuti erano ambiziosi: i dibattiti che abbiamo seguito hanno offerto molti spunti interessanti e il ritmo incalzante della “24 ore” non ha certamente annoiato; straordinario, per esempio, anche nel suo linguaggio colorito, è stato don Antonio Mazzi, la cui passione educativa è emersa in tutta la sua ampiezza e profondità. Perché erano attesi molti dirigenti e campioni del passato e di oggi di diverse discipline sportive: la maggior parte dei quali è intervenuta, cosa non del tutto scontata; le uniche assenze sono state dovute a motivi istituzionali (esponenti politici impegnati nelle votazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica) o a mal di stagione (influenza). Perché la macchina organizzativa dell’ASO e della Sacer è stata messa a dura prova: i ripetuti ringraziamenti del presidente del Centro Sportivo Italiano (CSI), Massimo Achini, hanno dimostrato che la sfida è stata superata. Perché un ruolo importante lo hanno avuto i giovani delle società di base nello stimolare il confronto e nel suggerire proposte concrete per dare un rinnovato e forte impulso all’attività sportiva nel nostro Paese: le dieci proposte, presentate a conclusione della “24 ore”, ne sono state una tangibile dimostrazione.

 

Dieci le proposte illustrate, ma oltre centosessanta quelle elaborate. Dall’idea più coraggiosa: invitare ogni società sportiva ad adottare un giovane carcerato; all’idea che potrebbe creare più posti di lavoro: istituire un servizio civile sportivo; dall’idea più nuova: un canale televisivo CSI (via web) per dare visibilità a tutto quello che di bello c’è nello sport; all’idea per l’integrazione: prevedere gare degli atleti paraolimpici insieme a quelle degli atleti normodotati; dall’idea per abbattere la sedentarietà: introdurre visite mediche obbligatorie e aprire le palestre delle scuole in orari extrascolastici; all’idea più internazionale: istituire un Erasmus sportivo e favorire i gemellaggi sportivo tra società di diversi Paesi; dall’idea per le società sportive: creare un bollino di qualità, con valutazioni da parte dei giovani; all’idea per l’attività giovanile: chiedere ai professionisti dei diversi settori di creare lezioni multimediali accessibili a tutti; dall’idea dell’educazione: nella scuola trasformare l’educazione motoria in educazione allo sport; all’idea più forte per i deboli: costituire un fondo monetario per sostenere i ragazzi che non hanno la possibilità di accedere alla pratica sportiva.

 

Il significato complessivo di questa “24 ore” lo ha ben riassunto il presidente del CSI chiudendo la manifestazione. È indubbio che per aiutare lo sport a dare il meglio di se stesso servono delle idee concrete, ma nel nostro Paese troppo spesso dopo i tanti convegni che si fanno non cambia assolutamente nulla: con la “24Ore” si è cercato invece di mettere subito in campo idee concrete. Atleti e dirigenti delle società sportive di base sono stati i veri protagonisti dei tavoli di lavoro, rimasti aperti per oltre 26 ore; mentre sovente si invoca il protagonismo dei giovani ma poi si fa ben poco per dare a loro la possibilità di esprimersi. E ancora, è importante ricordarsi che nello sport sono tutti uguali – federazioni, enti di promozione sportiva, dirigenti di società, allenatori e atleti – ed è necessario mettersi tutti insieme per offrire in umiltà qualcosa che poi può diventare patrimonio comune: a partire dall’aiuto che ognuno può dare per far sì che lo sport possa esprimere pienamente le sue potenzialità educative. Non bisogna inoltre dimenticare che lo sport è nato in Oratorio. Oggi occorre ripartire dall’Oratorio per renderlo nuovamente bello. L’Oratorio è luogo aperto a tutti e patrimonio di tutti. Infine, nello sport serve anche un po’ di follia, avere il gusto del sogno e dell’utopia.

 

«Alla vigilia il rischio di fallire era alto – ha concluso Massimo Achini, instancabile nel suo ruolo di presidente e di presentatore e animatore della “24 Ore” – oggi invece siamo orgogliosi dell’impegno quotidiano delle nostre società sportive e dell’impegno messo in questa “24 Ore”. Che dimostra come la partita di educare attraverso lo sport si può vincere davvero.»

 

Le proposte emerse durante la “24 Ore” saranno ora presentate dal CSI alle massime autorità sportive ed istituzionali del nostro Paese. Ci auguriamo vivamente che non rimangano lettera morta, ma possano trovare presto attuazione. A noi piace ancora sottolineare come siano state tante le sollecitazioni emerse dal dibattito: a partire dall’importanza della scuola nella diffusione di una sana pratica sportiva, dal ruolo fondamentale della famiglia nell’educare i ragazzi a un corretto agonismo, al grande apprezzamento,  espresso da parte di tutti gli interventi, per l’Oratorio, luogo di educazione alla fede e alla vita. Un posto in cui si ritorna sempre molto volentieri.

 

«Assolutamente felici di aver ospitato questa “pazzia” – ha detto Alessandro Raimondi, presidente dell’ASO Cernusco, a conclusione dell’evento – come l’abbiamo definita quando Achini mi ha chiamato per dirmi che aveva bisogno di un teatro per una mezza giornata e poi guardate cosa n’è venuto fuori! Noi lo abbiamo seguito, perché crediamo che le cose impossibili ogni tanto si realizzano. Grazie al CSI e grazie alla nostra Comunità.» Poi ha aggiunto: «Achini ha sempre detto che questa edizione era la “numero zero”, era sperimentale. Allora noi ci candidiamo subito all’edizione “numero uno”: speriamo che questo evento si possa ripetere, perché fa bene allo sport e a noi, e possa diventare una grande occasione di educazione: che è poi quello che per noi è più importante.»

 

Da parte nostra un grande grazie all’ASO Cernusco - definita dal presidente Achini il più grande gruppo sportivo italiano con i suoi 1378 atleti – perché ci ha dato la possibilità di vivere una “24 ore” straordinaria.

Buona settimana!

 

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 2 febbraio 2015

Sito continuativamente attivo dal 1 gennaio '01    Best View:  800x600  IE 6