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HOME > La Nota della Settimana > N° 3B/2015

“IN FAMIGLIA E’ TANTO IMPORTANTE SOGNARE”

 

«A me piace molto il sogno in una famiglia. Tutte le mamme e tutti i papà hanno sognato il loro figlio per nove mesi. E’ vero o no? Sognare come sarà questo figlio … Non è possibile una famiglia senza il sogno. Quando in una famiglia si perde la capacità di sognare, i bambini non crescono e l’amore non cresce, la vita si affievolisce e si spegne. Per questo vi raccomando che la sera, quando fate l’esame di coscienza, ci sia anche questa domanda: oggi ho sognato il futuro dei miei figli? Oggi ho sognato l’amore del mio sposo, della mia sposa? Oggi ho sognato i miei genitori, i miei nonni che hanno portato avanti la storia fino a me. E’ tanto importante sognare. Prima di tutto, sognare in una famiglia. Non perdete questa capacità di sognare!». È la raccomandazione che Papa Francesco ha rivolto alle famiglie filippine, negli scorsi giorni, durante il suo viaggio nel continente asiatico, ma che può essere d’aiuto anche a noi nel preparaci alla prossima festa patronale della nostra Comunità pastorale “Famiglia di Nazaret”, che coincide con la Festa della famiglia. Per il rito ambrosiano questa celebrazione cadrà la prossima domenica, 25 gennaio.  

Non smettete mai di essere fidanzati! - Subito dopo la raccomandazione, Papa Francesco ha aggiunto: «E quante difficoltà nella vita dei coniugi si risolvono se noi conserviamo uno spazio per il sogno, se ci fermiamo a pensare al coniuge, e sogniamo la bontà che hanno le cose buone. Per questo è molto importante recuperare l’amore attraverso il ‘progetto’ di tutti i giorni. Non smettete mai di essere fidanzati!» Il Santo Padre ha poi invitato a considerare tre aspetti importanti per la vita di una famiglia: «Primo: riposare nel Signore. Secondo: alzarsi con Gesù e Maria. Terzo: essere voce profetica

«Riposare nel Signore. Il riposo è necessario per la salute della nostra mente e del nostro corpo, eppure è spesso così difficile da raggiungere, a causa alle numerose esigenze che pesano su di noi. Il riposo è anche essenziale per la nostra salute spirituale, affinché possiamo ascoltare la voce di Dio e comprendere quello che ci chiede.» Quindi ha proseguito: «Per ascoltare e accogliere la chiamata di Dio, e preparare una casa per Gesù, dovete essere capaci di riposare nel Signore. Dovete trovare il tempo ogni giorno per riposare nel Signore, per pregare. Pregare è riposare nel Signore.» Anticipando le obiezioni che possiamo sollevare, il Pontefice ha detto: «Ma voi potreste dirmi: Santo Padre, lo sappiamo; io vorrei pregare, ma c’è tanto lavoro da fare! Devo prendermi cura dei miei figli; ho i doveri di casa; sono troppo stanco perfino per dormire bene. E’ giusto. Questo potrebbe essere vero, ma se noi non preghiamo non conosceremo mai la cosa più importante di tutte: la volontà di Dio per noi.» Papa Francesco ha ricordato che «quando la famiglia prega insieme, rimane insieme. Questo è importante. Lì arriviamo a conoscere Dio, a crescere come uomini e donne di fede, a sentirci membri della più grande famiglia di Dio, la Chiesa. Nella famiglia impariamo ad amare, a perdonare, ad essere generosi e aperti e non chiusi ed egoisti. Impariamo ad andare al di là dei nostri bisogni, ad incontrare gli altri e a condividere la nostra vita con loro. Ecco perché è così importante pregare in famiglia!»

«Alzarsi con Gesù e Maria. Questi preziosi momenti di riposo, di pausa con il Signore in preghiera, sono momenti che vorremmo forse poter prolungare. Ma come san Giuseppe, una volta ascoltata la voce di Dio, dobbiamo scuoterci dal nostro sonno; dobbiamo alzarci e agire. In famiglia, dobbiamo alzarci e agire! La fede non ci toglie dal mondo, ma ci inserisce più profondamente in esso. Questo è molto importante! Dobbiamo andare in profondità nel mondo, ma con la forza della preghiera. Ognuno di noi, infatti, svolge un ruolo speciale nella preparazione della venuta del Regno di Dio nel mondo.» Francesco ha quindi aggiunto che «nel nostro tempo, Dio ci chiama a riconoscere i pericoli che minacciano le nostre famiglie e a proteggerle dal male. Stiamo attenti alle nuove colonizzazioni ideologiche. Esistono colonizzazioni ideologiche che cercano di distruggere la famiglia. Non nascono dal sogno, dalla preghiera, dall’incontro con Dio, dalla missione che Dio ci dà, vengono da fuori e per questo dico che sono colonizzazioni.» «Come famiglie dobbiamo essere molto molto sagaci, molto abili, molto forti, per dire “no” a qualsiasi tentativo di colonizzazione ideologica della famiglia» Il Papa ha quindi parlato dei «pesi che gravano sulla vita della famiglia»:  situazione economica, problemi finanziari, il materialismo e gli stili di vita che annullano la vita familiare e le più fondamentali esigenze della morale cristiana, oltre ai «crescenti tentativi da parte di alcuni per ridefinire la stessa istituzione del matrimonio mediante il relativismo, la cultura dell’effimero, una mancanza di apertura alla vita.» Francesco ha esortato a custodire e proteggere le famiglie e a essere «santuari di rispetto per la vita, proclamando la sacralità di ogni vita umana dal concepimento fino alla morte naturale. Che grande dono sarebbe per la società se ogni famiglia cristiana vivesse pienamente la sua nobile vocazione!»

«Voci profetiche in mezzo alle nostre comunità» a questo sono chiamate le famiglie cristiane. «Quando le famiglie mettono al mondo i bambini, li educano alla fede e ai sani valori e insegnano loro a contribuire al bene della società, diventano una benedizione per il mondo. L’amore di Dio diventa presente e attivo attraverso il modo con cui noi amiamo e le buone opere che compiamo. Così diffondiamo il Regno di Cristo nel mondo.» Francesco ha quindi invitato ad andare oltre i confini delle proprie case e a prendersi cura dei fratelli e delle sorelle più bisognosi, specialmente di coloro che non hanno una famiglia propria, in particolare degli anziani e dei bambini orfani: «non lasciateli mai sentire isolati, soli e abbandonati, ma aiutateli a sentire che Dio non li ha dimenticati.»

Non nascondete la vostra fede - L’infine, ultima riflessione: «Potreste essere voi stessi poveri in senso materiale, ma avete un’abbondanza di doni da offrire quando offrite Cristo e la comunità della sua Chiesa. Non nascondete la vostra fede, non nascondete Gesù, ma portatelo nel mondo e offrite la testimonianza della vostra vita familiare!»

Icona familiare semplice – La riflessione di Papa Francesco ci aiuti a cogliere nella Famiglia di Nazaret un’icona familiare semplice, capace di suscitare quell’amore che unisce le persone - vincendo ogni diffidenza, ogni isolamento, ogni lontananza - che lega le generazioni, giovani e anziani, in un cammino di crescita, decisivo per ogni comunità, civile ed ecclesiale.

Buona settimana!

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 19 gennaio 2015

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