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HOME > Le Interviste > 10 Gennaio 2015

Non solo “Villa Alari” nelle iniziative del FAI

Abbiamo girato a Stefano Barlassina, Coordinatore del Gruppo FAI Martesana, alcune domande per meglio far conoscere il prezioso impegno didattico e culturale che i volontari del gruppo esercitano nella nostra zona.

 

Da quanti anni siete presenti sul territorio?
Da circa quattro anni, cioè da quando il FAI - Fondo Ambiente Italiano - per rispondere ad una esigenza di sussidiarietà ha favorito la nascita dei Gruppi. Si tratta di gruppi di volontari che riconoscono nel patrimonio storico, artistico e ambientale del proprio territorio un valore da difendere e da far conoscere. Il nostro motto è  “chi conosce ama e chi ama difende”. Ecco il nostro compito: tutelare, valorizzare e far conoscere il patrimonio materiale e immateriale della Martesana.

Dove avete la sede?
Nel Punto FAI di Cernusco sul Naviglio che si trova presso la Biblioteca Civica “Lino Penati”.

Cos’è un “punto FAI?”
È uno spazio aperto al pubblico con materiale informativo sulle attività del FAI. Nel Punto FAI, il sabato dalle ore 15 alle 18, è presente un volontario per dare informazioni o raccogliere  iscrizioni.

Grande successo hanno riscontrato anche a Cernusco le iniziative del FAI degli scorsi anni…
Cernusco ci ha sempre dato grandi soddisfazioni, sia per la ricchezza del suo patrimonio culturale che per il calore con cui i Cernuschesi hanno sempre sostenuto le nostre attività. Tra le iniziative di maggior successo ricordiamo le aperture del Tempio della Notte e della Villa Alari durante le Giornate FAI di Primavera che hanno richiamato migliaia di visitatori. Oppure l’apertura della storica Cascina Castellana, avita residenza del Beato Luigi Biraghi, o della sede della Curia Provinciale del Fatebenefratelli, uno dei più antichi edifici di Cernusco che custodisce una prestigiosa pinacoteca, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio nel 2013.

Avete spesso lavorato in sinergia con associazioni ed enti pubblici. Siete soddisfatti di queste collaborazioni?
Assolutamente sì, abbiamo sempre avuto delle esperienze bellissime. Siamo convinti che attorno ad un obiettivo valido e condiviso, come è la tutela del nostro patrimonio culturale e ambientale, è utile, anzi necessario, sviluppare collaborazioni e sinergie con enti e associazioni, ma anche con le realtà economiche del territorio perché ricordiamo che la cultura è anche sviluppo e lavoro. Grande soddisfazione ci ha dato la collaborazione con gli studenti a cui abbiamo affidato il ruolo di ambasciatori del bello. Infatti questi giovani nella veste di “ciceroni” ci hanno aiutato a far scoprire ed apprezzare le bellezze del nostro territorio a migliaia di visitatori.

Ultima fatica: la raccolta firme per far votare la nostra Villa Alari come “luogo del cuore”. Come è andata?
Benissimo! Oltre 28.000 persone hanno firmato per Villa Alari che risulta essere tra i beni più votati d’Italia. Il merito di questo successo è del Comitato Martesana per Villa Alari, composto da diverse associazioni e patrocinato dal Comune. Entro la fine di Gennaio il FAI comunicherà i risultati finali del concorso nazionale. Speriamo che un buon piazzamento nella classifica ci consenta di ottenere anche un contributo da utilizzare per un progetto di riapertura della Villa.

Un ringraziamento a tanti che hanno firmato per Villa Alari sembra dunque doveroso?
Assolutamente sì, un grazie di cuore! Il comitato sta aspettando l’esito del concorso “I luoghi del cuore” con la consapevolezza di dover dare una “risposta” alle migliaia di cittadini che hanno firmato per Villa Alari. La speranza è di poter riaprire almeno parzialmente la Villa generando anche opportunità di lavoro legate alla sua gestione. Creare lavoro attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale in Italia si può e si deve fare. Questo sarebbe il più grande grazie a tutti quelli che hanno firmato per Villa Alari e un segnale per il Paese.

Da quanti anni è Coordinatore?
Dal 2011, anno in cui si è costituito il Gruppo FAI Martesana. Io sono solo il coordinatore, ma l’anima e la forza del Gruppo sono i Volontari. Tutte le decisioni vengono prese collegialmente e mi piace pensare che, prima che un Gruppo FAI, siamo un Gruppo di Amici. 

Come mai si è appassionato a questa associazione?
La mia prima iscrizione al FAI risale al 1994. Per diversi anni ho seguito attentamente il lavoro della Fondazione apprezzandone capacità ed efficienza nel recupero e nella gestione del patrimonio storico e artistico. In un panorama di degrado, incuria e inefficienza il FAI rappresenta un riferimento, un esempio di buona gestione. Basta visitare uno dei tanti beni del FAI per rendersi conto della qualità degli interventi e della amorevole cura dei beni che gli sono stati affidati. Mi sono quindi sempre più avvicinato, prima come volontario durante le iniziative e poi con un impegno più costante come Delegato e Coordinatore del Gruppo Martesana.
Ma la motivazione più grande me la danno gli amici-volontari del Gruppo FAI con cui condivido passione, impegno e speranze.

Progetti per il futuro?
Stiamo già lavorando alla prossima edizione delle Giornate FAI di Primavera del 21 e 22 marzo 2015, si tratta di una sorpresa e non posso ancora dire di cosa si tratta, dico solo che qui “l’arte si fonde con il lavoro”…

Un altro appuntamento importante sarà la Via Lattea (www.faivialattea.it) il 31 maggio. Il titolo sarà “Stelle e stalle lungo la Martesana” in quanto il percorso inizierà dall’Osservatorio Astronomico di Cernusco (le stelle) e si concluderà in una azienda agricola nel Parco Sud (le stalle). In bicicletta vi accompagneremo alla scoperta di un itinerario tra scienza, cultura, natura e buon cibo lungo la Martesana.

Vuole fare un appello per nuove adesioni come “volontari FAI”?
I volontari sono la nostra più importante risorsa, e sono sempre benvenuti. Chi desidera dare la sua disponibilità può scrivere a
gruppofainordest@gmail.com oppure venire il sabato al Punto FAI in biblioteca… lo accoglieremo a braccia aperte!

a cura di Maurilio Frigerio

 

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